Yolo Economy e Great Resignation si aggiungono ai temi della nuova indagine dell’osservatorio italiano della felicità
Dopo aver fotografato, attraverso la survey condotta nel 2021, un’Italia in cui il 44% delle donne non sono appagate dalle opportunità di carriera, evidenziato una mancanza generale di allineamento valoriale tra lavoratori e imprese, l’assenza di orientamento al futuro, un Paese e come la presunta correlazione tra felicità e produttività non sia stabile nelle regioni italiane del nord-est, l’osservatorio italiano sulla felicità, si prepara a comunicare i dati della seconda indagine che analizzerà anche i fenomeni globali della Yolo Economy e la Great Resignation che si stanno oggi diffondendo anche in Italia.
“Lavorando nelle aziende ci rendiamo conto che questi due anni di pandemia hanno messo a dura prova il benessere delle persone e hanno sicuramente influito negativamente sulle emozioni e sulla loro visione del futuro. La Survey 2022, come la precedente, ha l’obiettivo di fornire dei dati da cui partire per farci le giuste domande su come agire per far evolvere il benessere della società attraverso il miglioramento sui luoghi di lavoro. Partendo da misurazioni oggettive, vogliamo aprire un dialogo con organizzazioni, aziende, istituzioni, scuole ed enti educativi e media. Lo scopo è innanzitutto quello di rilevare un orientamento culturale all’interno del movimento Wellbeing & Happiness in continua crescita in Italia e nel mondo” afferma Elisabetta Dallavalle, Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità.
Le domande saranno pressoché le stesse dell’anno scorso così da monitorare l’evoluzione sugli stessi parametri. Alla misurazione dell’isolamento delle persone, quest’anno si è preferito orientarsi su due fenomeni che stanno interessando il panorama internazionale: YOLO Economy e la Great Resignation.
“Il fenomeno statunitense della Great Resignation sta approdando anche in Italia, anche se in maniera fortunatamente meno aggressiva. A oggi sono pochi i dati disponibili per analizzare questo argomento che, si prevede, diventerà centrale anche nel nostro Paese, soprattutto a seguito della pandemia. Per tal motivo abbiamo deciso di inserire domande che indaghino il fenomeno anche nel tessuto lavorativo italiano.” afferma Sandro Formica, VicePresidente e Direttore scientifico dell’Associazione Ricerca Felicità
Un’altra novità del 2022 è il coinvolgimento degli imprenditori, dopo dipendenti e freelance, come categoria lavorativa. Il campione composto da oltre 1000 partecipanti lavorativi, sempre divisi a seconda di età (Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z), sesso e appartenenza territoriale (nord ovest, nord est, centro e sud) vedrà quindi anche chi guida le aziende.
“Abbiamo voluto inserire all’interno della survey 2022 una nuova categoria, quella degli imprenditori perché riteniamo fondamentale misurare anche il grado di felicità di chi crea e guida le imprese. Conosco molto bene quali sono le emozioni di chi fa impresa e come queste impattano sulle scelte. Sappiamo quanto sia importante l’allineamento di tutti i sistemi al fine di stimolare e promuovere benessere e felicità nelle organizzazioni. Indagare questa dimensione e comprendere, dai dati che emergeranno, la fotografia oggettiva con perimetri più chiari, diventa quindi molto importante per comprendere quali azioni poter promuovere per alimentare sistemi positivi a tutto tondo” afferma Elga Corricelli co-founder dell’Associazione Ricerca Felicità.
I dati saranno resi disponibili nel mese di febbraio.