Welfare aziendale: e adesso? Un nuovo patto tra impresa e lavoro dopo la pandemia
Il tema del lavoro sarà un grande banco di prova per il post-epidemia. Rispetto alle precedenti crisi, questa volta non si tratterà semplicemente di salvarlo, ma di rilanciarlo come valore individuale e collettivo. È questa una delle “lezioni” che, tra le tante, il Covid-19 ci ha impartito.
Vista da questa prospettiva, la questione chiama fin d’ora in causa anche il tema del Welfare Aziendale, elemento che del lavoro è ormai una componente di non secondaria importanza, spesso figlia di culture organizzative solide e radicate nel tempo, più recentemente frutto di nuove culture dell’HR management improntate alla logica del “valore condiviso”.
In questo quadro, la domanda che pongono gli Autori del volume è al tempo stesso semplice e terribilmente complicata: come sarà il Welfare Aziendale del “dopo-Covid19”? Continuerà a rappresentare un sostegno importante per imprese e lavoratori, anche in una chiave marcatamente anticiclica (come già ha dimostrato nella fase finale della lunga crisi recessiva che ci siamo da poco lasciati alle spalle), oppure si attiverà la tentazione di credere che, in fondo, è un lusso che non ci si può più permettere?
Il testo affronta alcuni dei temi più attuali che caratterizzano il lavoro in Italia ed offre una panoramica delle principali questioni aperte dalla crisi innescata dalla pandemia adottando una prospettiva costruttiva, ma non omettendo di segnalare gli aspetti critici che riguardano lo smart working, la partecipazione organizzativa, i premi di risultato e il mercato degli operatori gestionali (Provider).
L’e-book di Pesenti e Scansani, “Welfare aziendale: e adesso?” – scaricabile gratuitamente dal sito www.vitaepensiero.it/ebook.html – si chiude con alcune proposte per un aggiornamento normativo che possa tenere conto delle necessità dell’oggi e soprattutto di quelle che il lavoro e l’organizzazione d’impresa manifesteranno a breve.