Vendite al dettaglio: crescita in valore, marcata flessione dei volumi
A novembre 2022 l’Istat stima un aumento congiunturale per le vendite al dettaglio (+0,8% in valore e +0,4% in volume). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,6%) e restano stazionarie in volume mentre quelle dei beni non alimentari registrano una variazione positiva in valore e in volume (rispettivamente +1,0% e +0,7%).
Nel trimestre settembre-novembre 2022, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore (+0,8%) e calano in volume (-1,4%). Le vendite dei beni alimentari sono in aumento in valore (+1,0%) e diminuiscono in volume (-2,3%) così come quelle dei beni non alimentari (+0,7% in valore e -0,5% in volume).
Su base tendenziale, a novembre 2022, le vendite al dettaglio aumentano del 4,4% in valore e registrano un calo in volume (-3,6%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+6,6%) e diminuiscono in volume (-6,3%). Anche per le vendite dei beni non alimentari si registra un aumento in valore e una diminuzione in volume (rispettivamente +2,9% e -1,8%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-2,3%). L’aumento maggiore riguarda Prodotti di profumeria, cura della persona (+7,6%).
Rispetto a novembre 2021, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita, seppure in maniera differenziata, per tutte le forme di vendita: la grande distribuzione (+7,0%) le imprese operanti su piccole superfici (+1,8%), le vendite al di fuori dei negozi (+1,2%) e il commercio elettronico (+4,7%).
Il commento
A novembre, rispetto al mese precedente, si registra una crescita delle vendite al dettaglio sia in valore sia in volume.
Su base tendenziale, invece, continua a manifestarsi la dinamica già evidenziata nei cinque mesi precedenti: a una crescita ancora sostenuta delle vendite in valore si contrappone una marcata flessione dei volumi, dovuta soprattutto all’andamento delle vendite dei beni alimentari.
Tutte le forme distributive registrano variazioni positive, in particolar modo la grande distribuzione e il commercio elettronico.