Turismo sicuro: come intercettare fondi per avviare un camping
Realizzare un camping per far ripartire il turismo nella tua regione? Grazie ai finanziamenti a fondo perduto di Resto al sud è possibile.
L’estate 2020 sarà decisiva per il turismo e per le strutture ricettive: i preferiti degli italiani quest’anno saranno i campeggi, sicuri e in grado di offrire un’esperienza unica e indimenticabile, circondati dalla natura!
Che sia al mare o in montagna, l’iter da seguire per avviare tale attività è sempre lo stesso:
- aprire la partita iva
- iscriversi al registro delle Imprese della Camera di Commercio territoriale
- iscriversi all’INPS e all’INAIL
- fare richiesta alle autorità comunali di competenza
I requisiti richiesti però possono variare non solo a livello regionale ma anche provinciale, quindi è sempre bene assicurarsi ciò che il proprio comune richiede per queste attività.
Sarà inoltre necessario effettuare le dovute verifiche sul terreno agricolo, il quale verrà trasformato in un’area adibita per caravan, camper, tende o bungalow. Il Comune di riferimento deve confermare che sul terreno ove vuole costruirsi il campeggio tutto sia a norma.
Quali costi devi sostenere per realizzare un camping?
Una volta compiuta la modifica da terreno agricolo a piazzola di sosta, i costi sono abbastanza sostenuti a dispetto dell’avviamento di altri tipi di strutture alberghiere.
La spesa più grande sarà quella per la realizzazione degli spazi igienici, costruzione di un edificio per i sanitari, docce e impianto fogniario.
Attualmente non vi è una legge ben precisa che regolamenti il numero di servizi igienici da avere in base alla grandezza del camping, dunque dovrà essere l’imprenditore stesso a dover fare i conti in base al numero di ospiti che potrebbe avere.
Risolto il problema della realizzazione dei servizi igienici, ciò che resta da fare sono:
- reception o info point
- area servizi come: bar, mini market, ristorante
- eventuale piscina o sala per intrattenimento
- parco giochi
Gli impianti elettrici e sono solo possono usufruire anche dei vari ecobonus, soprattutto se si realizzano con fonti di energia rinnovabile.
Infine, tra i costi da sostenere, sono da inserire anche i cache dei vari dipendenti: dagli addetti alle pulizie, all’accoglienza fino ad eventuali servizi di intrattenimento per il clou della stagione estiva, come ad esempio animatori o deejay per le serate.
Questa tipologia di attività è finanziabile con bandi a fondo perduto attualmente attivi in Italia, come Resto al Sud di Invitalia.
Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.
Dottore commercialista e revisore legale. Giornalista pubblicista. Esperto in finanza innovativa e startup.
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