Trovare scopo e significato nel lavoro: dal job crafting alle relazioni positive
Per molti, il lavoro non è semplicemente un insieme di compiti e responsabilità, ma rappresenta un’opportunità per esprimere passioni, competenze e valori personali. Tuttavia, molte organizzazioni ancora oggi faticano a definire chiaramente uno scopo – o purpose. Uno studio di BCG BrightHouse rivela che, mentre il 70% dei lavoratori in paesi come Svezia, Regno Unito e Germania riconosce un purpose ben definito nella propria azienda, in Italia questa percentuale scende drasticamente al 45%. Questa mancanza di chiarezza non solo indebolisce il legame tra dipendente e azienda, ma compromette anche il coinvolgimento e la motivazione dei lavoratori.
Eppure, lo scopo non è una responsabilità esclusivamente aziendale: è un percorso che ogni individuo deve intraprendere a livello personale. Ed è qui che entra in gioco la curiosità, una qualità fondamentale per trasformare le attività quotidiane in esperienze ricche di significato. La curiosità verso sé stessi, verso il proprio lavoro e verso le persone con cui collaboriamo apre la strada a nuove opportunità, migliorando le performance e creando legami più autentici e profondi. Senza questa spinta, il lavoro rischia di diventare una routine sterile, priva di valore intrinseco.
John Coleman, nel suo libro HBR Guide to Crafting Your Purpose, propone quattro strategie chiave per trovare scopo e soddisfazione nel lavoro: modellare il proprio lavoro, trasformarlo in una vocazione, collegarlo al servizio degli altri e investire nelle relazioni positive. Seguendo queste linee guida, qualsiasi lavoro può diventare una fonte di significato e realizzazione.
1. Modella il tuo lavoro per renderlo più significativo
Uno dei concetti chiave per ottenere maggiore soddisfazione professionale è il job crafting, ovvero la capacità di apportare piccoli ma significativi cambiamenti al proprio lavoro per allinearlo meglio ai propri valori e alle proprie aspirazioni. Questo processo parte da una riflessione personale: cosa ti appassiona davvero? Quali attività ti fanno sentire più appagato? Apportando piccoli aggiustamenti, puoi rendere il tuo lavoro non solo più gratificante, ma anche più coerente con ciò che ti motiva e ispira.
Per avviare questa trasformazione, poniti alcune domande chiave:
- Quali elementi del mio lavoro potrei modificare per renderlo più significativo per me e più utile agli altri?
- Esistono modi alternativi per svolgere le mie mansioni?
- Il mio lavoro, così come è strutturato, sta risolvendo i problemi più importanti – per l’organizzazione e per le persone che serviamo – nel modo migliore?
Queste domande rappresentano un punto di partenza per valutare come il tuo lavoro possa allinearsi meglio a ciò che ti appassiona e al contributo che vuoi apportare agli altri. Un esercizio pratico consiste nel creare una lista delle persone che servi attraverso il tuo lavoro e dei risultati chiave che produci per migliorare il loro benessere. Riflettendo su come migliorare questi aspetti, potresti scoprire nuove modalità per rimodellare il tuo lavoro, rendendolo più significativo per te e più prezioso per gli altri.
2. Rendi il lavoro una vera e propria arte
Un altro modo per dare maggiore significato al proprio lavoro è trattarlo come una forma d’arte da perfezionare. In passato, molti mestieri venivano tramandati di generazione in generazione e affinati nel corso della vita. Questo costante processo di miglioramento ha prodotto risultati straordinari in diversi campi, dimostrando che l’impegno per l’eccellenza può lasciare un segno duraturo in qualsiasi ambito.
Tuttavia, questo approccio non si limita ai mestieri manuali. Ogni tipo di lavoro offre un’opportunità di crescita continua. La sfida consiste nel superare i propri limiti e perfezionare un aspetto specifico del proprio lavoro fino a raggiungere l’eccellenza. Non importa quanto sia semplice o complesso il compito: se ci si dedica con passione, ogni attività può diventare un’opera d’arte personale.
Per orientarti in questo percorso, chiediti:
- Quali sono gli elementi chiave del mio lavoro che richiedono un livello di eccellenza?
- Quali competenze devo sviluppare per svolgere il mio lavoro al massimo delle mie possibilità?
- Su quali aree posso concentrarmi per trasformarle in un’arte, e come posso migliorare costantemente fino a eccellere più di chiunque altro?
Identifica un aspetto del tuo lavoro che ti appassiona e che consideri fondamentale. Rifletti su 5-10 modi per migliorarlo e impegnati ogni giorno per perfezionarlo. Documenta i tuoi progressi e osserva l’evoluzione delle tue competenze: vedrai come il lavoro può diventare una forma d’arte unica e distintiva.
3. Collega il lavoro al servizio degli altri
Il servizio agli altri è una delle esperienze più arricchenti per trovare scopo e significato nel lavoro. Numerosi studi dimostrano che gli atti di servizio generano un impatto positivo immediato sia sul benessere personale che su quello collettivo. Collegare il proprio lavoro al servizio per gli altri – che si tratti di clienti, colleghi o della comunità – non solo crea un impatto positivo tangibile, ma dona anche una profonda soddisfazione personale.
Un approccio basato sulla curiosità ci porta a riflettere su come possiamo essere più utili a chi ci circonda, andando oltre le mansioni quotidiane per apportare un valore che faccia davvero la differenza. Poniti queste domande:
- Chi sono i miei clienti?
- Di cosa hanno bisogno?
- Quali sono i principali ostacoli al loro benessere che sto contribuendo a superare nel mio lavoro, e come posso farlo in modo migliore?
- Quali colleghi necessitano maggiormente del mio supporto?
- Come posso offrire il mio aiuto senza aspettarmi nulla in cambio?
- Quali due o tre persone potrei servire al meglio oggi?
Queste domande, radicate nella curiosità, ti guideranno nel servire meglio gli altri. Scegli due delle aree menzionate, come ad esempio colleghi e clienti, e individua 2-3 persone all’interno di ciascuno di questi gruppi che potresti supportare in modo più efficace. Dedica il prossimo mese a conoscerle più a fondo, comprendendo le loro esigenze e individuando modi concreti per utilizzare il tuo lavoro al fine di aiutarle in modo significativo.
4. Investi nelle relazioni positive
Le relazioni positive sono essenziali per la nostra felicità e per il benessere, sia personale che professionale. Costruire connessioni significative con i colleghi non solo arricchisce l’ambiente di lavoro, ma porta anche a una maggiore produttività e soddisfazione. Il segreto per sviluppare queste relazioni risiede nella curiosità e nell’empatia: dedicare del tempo a conoscere davvero chi lavora con noi, comprendendo le loro preoccupazioni, i loro obiettivi e le loro passioni.
Per iniziare a coltivare queste connessioni, chiediti:
- Chi sono le persone con cui lavoro?
- Cosa conta veramente per loro?
- Quali sono le loro ansie e paure, passioni e scopi personali?
- A cosa sono interessati intellettualmente?
Investire in relazioni positive non solo migliorerà il tuo benessere, ma contribuirà anche a creare un ambiente di lavoro più collaborativo e armonioso. Nei prossimi mesi, concentrati sul conoscere meglio i tuoi colleghi, ponendo più domande di quante risposte offri. Migliorare le relazioni al lavoro non solo ti renderà più felice, ma aumenterà anche la tua produttività, creando un circolo virtuoso di crescita e benessere reciproco.
Conclusione
La curiosità è una forza propulsiva che sostiene la nostra crescita, sia personale che professionale. Coltivando questa qualità, possiamo trasformare ogni attività quotidiana in un’opportunità ricca di significato, creando valore non solo per noi stessi, ma anche per coloro che ci circondano. Esplorare nuove possibilità, perfezionare le nostre competenze e costruire relazioni più profonde rende il percorso lavorativo una fonte continua di soddisfazione e realizzazione.
Immagine di vectorjuice su Freepik
Classe 1993, è Deputy Industrial Director presso Amorim Cork Italia. Certificato Lean Six Sigma Yellow Belt e Green Belt. Dopo gli studi in Ingegneria, ha conseguito un MBA – Master of Business Administration presso la University of Bologna Business School. Ha inoltre completato Executive Programs in Mergers & Acquisitions presso l’Imperial College Business School di Londra e in Strategic Business Management presso l’University of Cape Town. Nel 2023 ha vinto il Positive Leadership Award, selezionato tra 7.399 candidature provenienti da 18 Paesi su 5 continenti, premio che celebra l’eccellenza nella leadership positiva e nell’innovazione gestionale. Tra i suoi contributi, è autore dell’articolo “La felicità come leva strategica: il potere della Positive Organisation“, pubblicato su Harvard Business Review Italia, in cui analizza come il benessere dei dipendenti possa fungere da catalizzatore per migliorare le performance aziendali, favorendo un ambiente lavorativo positivo e incentivando l’innovazione strategica.