A ottobre 2024, l’occupazione in Italia segna una crescita significativa, raggiungendo un nuovo record storico. Con un incremento di 47mila occupati rispetto al mese precedente e di 363mila su base annua, il mercato del lavoro continua a espandersi, trainato principalmente dai contratti a tempo indeterminato e dagli over 50 (uomini).
L’aumento degli occupati è infatti interamente attribuibile alla componente maschile, che registra 49mila occupati in più, raggiungendo il livello più alto mai registrato. Al contrario, l’occupazione femminile resta invariata per il quarto mese consecutivo, confermando una stabilità da luglio 2024
Il numero di disoccupati diminuisce di 58mila unità rispetto a settembre, mentre su base annua la contrazione è ancora più marcata, con 519mila disoccupati in meno, avvicinandosi ai valori più bassi mai registrati. Dato che va però necessariamente letto anche alla luce dell’aumento del numero di inattivi, che su base annua cresce di 378mila unità (+28mila sul mese precedente). «Ci sono due aspetti da rilevare: il primo è che il numero degli inattivi nell’ultimo anno cresce più di quello degli occupati; il secondo è che questo trend è particolarmente evidente nella componente femminile, che registra un incremento di inattività di 33mila unità in un mese e di 233mila unità in un anno», spiega Francesco Seghezzi, Presidente ADAPT.
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, è da evidenziare un positivo aumento dei contratti a tempo indeterminato, che aumentano di 85mila unità in un mese, mentre i contratti a termine diminuiscono di 60mila nello stesso periodo. Gli autonomi segnano una ripresa di 21mila unità, tornando a livelli vicini a quelli pre-pandemia.
Resta in difficoltà l’occupazione giovanile. Nella fasce d’età 15-24 anni il calo della disoccupazione si traduce infatti principalmente in un aumento dell’inattività e nella fascia 25-34 anni si osserva una diminuzione degli occupati (-0,2%) accompagnata, anche in questo caso, da un aumento degli inattivi (+0,3%).
Restano invece gli over 50 i principali protagonisti dell’aumento dell’occupazione in Italia. L’incremento occupazionale di ottobre è attribuibile quasi esclusivamente a questa fascia d’età, che registra un aumento di 66mila occupati e un tasso di occupazione in crescita dello 0,5%. Anche depurando i dati dalla componente demografica, il trend conferma una crescita marcata degli occupati over 50, mentre le altre fasce d’età rimangono sostanzialmente stazionarie.
«L’occupazione italiana, pur crescendo significativamente, evidenzia una forte polarizzazione. Il miglioramento è circoscritto ai maschi over 50 con contratti a tempo indeterminato, mentre altre fasce della popolazione, in particolare giovani e donne, mostrano segnali di stagnazione o difficoltà. – commenta Seghezzi – Questo dato potrebbe suggerire un lieve riassorbimento della cassa integrazione, ma i dati aggiornati a settembre 2024 segnalano invece un aumento di questa misura. Questi elementi meritano un’analisi approfondita per orientare politiche che possano favorire una crescita occupazionale più inclusiva e bilanciata».