Temporary Management per le PMI di filiera: il caso Enel
Enel ha recentemente presentato un’iniziativa unica per ora nel suo genere e che i mercati hanno particolarmente apprezzato: il Supplier Development Program (SDP), un programma, nato ben prima dell’emergenza COVID 19, per supportare il percorso di crescita dei suoi fornitori e, allo stesso tempo, garantire il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo.
Il cuore operativo del programma, dedicato ad una popolazione potenziale di circa 400 PMI fornitrici di Enel e operanti in settori ritenuti strategici, consiste nella possibilità di accedere ad una serie di servizi a condizioni contrattuali di particolare favore preventivamente negoziate da Enel con una rete di partner selezionati: istituzioni finanziarie, business school, società di formazione tecnica, società di consulenza e di advisory, società di temporary management.
Obiettivo: favorire la crescita finanziaria e manageriale, attraverso efficienza dei costi, miglioramento dei processi di innovazione e di sostenibilità, capacità di espandere le attività all’estero e su nuove aree merceologiche.
Abbiamo chiesto a Enel di raccontare brevemente il percorso del suo SPD.
Come nasce il progetto SDP: dall’intuizione originaria alla messa a terra del progetto?
Il progetto nasce dalla relazione che Enel vuole sviluppare con i propri fornitori basata sulla condivisione di purpose, valori e obiettivi; tale relazione va oltre una pura relazione contrattuale di cliente-fornitore. In questo contesto il Programma offre un ecosistema di opportunità aprendo l’accesso a servizi finanziari, di training e di advisory a condizioni vantaggiose, ma l’idea è quella di avere un catalogo vivo che si arricchirà mano a mano di nuovi servizi a seconda delle esigenze del mercato. Tali servizi saranno erogati da aziende leader di settore a condizioni favorevoli rispetto a quelle di mercato. Enel potrà contribuire alla copertura dei costi dei servizi e metterà a disposizione la propria expertise in particolare sui servizi di advisory e di training.
Quali sono le aziende target dell’iniziativa?
Il Programma è rivolto ai fornitori medio piccoli, con fatturato fino a 250 milioni di euro, operanti in settori di particolare interesse per Enel e con alte performance su tematiche come la sicurezza, l’attenzione all’ambiente, la capacità di innovare e il rispetto dei diritti umani. Il possesso dei requisiti di accesso al Programma verrà verificato ogni 6 mesi e nuovi Fornitori potranno essere selezionati se li rispetteranno. Allo stesso modo, potrà uscire dal Programma chi perderà i requisiti. I settori di interesse, denominati “target”, sono strategici per Enel e sono riconducibili a forniture, lavori e servizi negli ambiti delle attività di Enel X, Global Infrastructure & Network e Global Power Generation.
E gli specifici criteri di eleggibilità?
Il programma è rivolto ai fornitori medio piccoli e performanti. I criteri utilizzati per la selezione dei Fornitori sono oggettivi e chiari e disponibili all’interno del Regolamento pubblicato sul Portale del GP di Enel.
Quali sono le principali aspettative di Enel dal programma?
Lo scopo principale del progetto è ottenere una Supply Chain più solida, competente e sostenibile. L’iniziativa ci consentirà di attirare nuovi fornitori e di contribuire a una maggiore competitività del sistema. Per le imprese che partecipano esiste l’opportunità reale di ottenere un salto di competenze rendendo l’industria italiana ancora una volta altamente qualificata, competitiva ed innovativa.
Cosa vi aspettate in particolare dal temporary management a beneficio dei vostri fornitori?
Il servizio di Temporary Management è perfettamente in linea con gli obiettivi del Programma, infatti è considerato uno strumento efficace al fine di impostare e supportare le aziende che ne usufruiscono verso la crescita e la differenziazione su nuovi mercati favorendo ed accelerando lo sviluppo di una imprenditorialità tipica di realtà più grandi.
Il tema delle competenze e della strutturale sottomanagerializzazione delle PMI è riemerso con grande enfasi in tutte le analisi della crisi post COVID 19: in quest’ottica, il temporary management, anche in modalità part time per aziende molto piccole, è uno strumento quasi ottimale per portare nelle PMI competenze di alto livello, immediatamente operative e in tempi molto brevi, e con la capacità di operare in un contesto straordinario come l’ attuale.
Sviluppi attesi/già pianificati per il prossimo futuro.
Sicuramente dopo l’avvio italiano, l’obiettivo è quello di estendere il perimetro all’estero, siamo in fase di pianificazione dell’avvio del programma sulle altre country.
Secondo Enel, esiste all’estero un grande mercato aggredibile dalle PMI italiane a condizione di avere sufficienti “competenze e coraggio”; potersi presentare con un player globale come Enel può facilitare l’ingresso di aziende che molto probabilmente da sole non ce la farebbero o dovrebbero lavorare su tempi molto lunghi. Replicando il modello francese di internazionalizzazione che troppo spesso invidiamo e poco virtuosamente imitiamo.
Dopo una carriera manageriale in gruppi internazionali (Olivetti, Manuli Rubber e Kone Elevators) e in consulenza (McKinsey), è oggi Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors, tra le società italiane più note nel settore. È uno dei quattro partner fondatori del gruppo SMW Senior Management Worldwide, che opera a livello internazionale nel temporary management con diciannove partner nel mondo, dagli USA all’Australia.
Guida in Italia il Chapter di IIM – Institute of Interim Management, associazione inglese dei temporary manager, con cui realizza eventi informativi per associazioni manageriali, imprenditoriali e università.
Ha creato www.temporary-management.com, primo e più gettonato sito istituzionale italiano.
Giornalista pubblicista, anche Consigliere della Stampa Estera di Milano, scrive sulle principali testate di management. Ha pubblicato diversi libri sul temporary management per Franco Angeli e per EGEA.