Tempo di progetti di bilancio, dalle verifiche per gli adempimenti all’individuazione delle opportunità gestionali
Formazione della bozza di bilancio, delibera del Consiglio di Amministrazione, deposito dei documenti presso la sede, relazioni accompagnatorie, approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci.
L’iter formale per la formazione del bilancio dell’esercizio 2022 è di certo già stato avviato. Ma c’è un altro bilancio da fare, di sicuro più importante. È il bilancio per capire se l’assetto dato alla società è quello giusto e questo al di là di quanto stabilito all’art. 2086 del codice civile in materia di adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile.
Parliamo di strategia. Parliamo di assetto strategico e di vision, per verificare se stiamo usando gli istituti adeguati alla gestione dell’attività imprenditoriale.
L’iter di approvazione di bilancio e le insidie della verifica di prevalenza in materia di holding
Già l’iter di formazione ed approvazione del bilancio richiederebbe un approfondimento per evidenziare opportunità e minacce nella realizzazione dei documenti di bilancio e nella fissazione delle date per C.d.A. e Assemblee.
Pensiamo ai contenuti dei documenti di bilancio: nella Nota Integrativa l’informativa sulle operazioni con parti correlate è adeguata? Nasconde insidie? Nella Relazione sulla Gestione l’analisi dei rischi è veritiera ed esauriente? Oppure è carente ed evidenzia lacune dell’organizzazione aziendale?
Eventuali responsabilità in capo all’amministrazione sono dietro l’angolo …
Pensiamo all’iter di approvazione: le date, oltre ad essere rispettose dei termini imposti dal Codice Civile, hanno un qualche impatto in materia di informativa? Vi sono state verifiche fiscali? Esistono particolari posizioni critiche di cui il bilancio doveva tener conto?
Attenzione anche alle minoranze, che potrebbero agire contro l’amministrazione o la società …
Non tutti sanno poi che ogni anno su tutte le società – di persone o di capitali – occorre effettuare il test di prevalenza sull’attivo di bilancio per capire se il valore contabile delle partecipazioni detenute supera il 50% dell’attivo e obbliga quindi alle comunicazioni periodiche all’Anagrafe Tributaria con software dedicati a far data dalla data di approvazione del bilancio per cui anche il nostro studio si appoggia alla nostra fiduciaria di riferimento. In caso contrario si prospettano le sanzioni elevate previste dal nostro legislatore.
Sul tema, infatti, l’art 162-bis, comma 1, lett. c) n. 1-2 del Tuir, chiarisce la definizione di società di partecipazione non finanziaria e assimilati (c.d. “holding industriali”).
La veste giuridica di conduzione dell’attività: le holding
Oltre ad andare avanti “a testa bassa” sugli adempimenti, vale la pena farsi qualche domanda per capire se strategicamente stiamo portando avanti l’attività economica imprenditoriale in modo corretto, considerando ulteriori aspetti tutt’altro che secondari (si pensi alla questione generazionale).
Nello specifico occorre chiedersi: abbiamo presenti i vantaggi che possono derivare dall’impiego di una holding?
Perché l’uso di una holding potrebbe prevenire la “deriva generazionale” per le imprese familiari. Se infatti si trasferiscono le partecipazioni nelle società operative della famiglia ad una holding abbiamo la possibilità di trasferire eventuali conflitti fra soci all’interno della holding, lasciando le società operative in situazioni di piena continuità aziendale.
Altri sono i vantaggi – pensiamo alla gestione del patrimonio immobiliare dei gruppi societari o alla razionalizzazione della gestione finanziaria dei gruppi societari.
La veste giuridica di conduzione dell’attività: le fiduciarie
Perché poi non approfondire lo strumento della fiduciaria che potrebbe tornare utile per la gestione di patti parasociali che possono evitare conflitti futuri fra soci?
Un’eventuale lite fra soci potrebbe infatti portare a situazioni di stallo societario con inevitabili danni sul fronte dell’attività delle società operative.
Senza dimenticare che la fiduciaria può aiutare a gestire i passaggi generazionali all’interno della famiglia, anche con l’uso dei patti di famiglia aventi come oggetto l’assegnazione ai legittimari di partecipazioni amministrate da una fiduciaria che sarebbe in grado di garantire il rispetto di patti parasociali da parte dei reali proprietari delle partecipazioni.
Una conclusione
Per concludere, oltre al bilancio di esercizio da approvare entro aprile (con relativi adempimenti fra cui quello – molte volte trascurato – relativo al test di prevalenza per gli adempimenti holding), facciamo in questa occasione un “bilancio” del modo di conduzione dell’attività imprenditoriale.
Potrebbero nascere delle riflessioni utili alla nostra attività.
Odcec di Vicenza, Consigliere in Confprofessioni Veneto