Studio Visa: più di 7 PMI su 10 in Italia hanno accettato pagamenti con carta nell’ultimo anno. Tra i principali benefici dichiarati semplicità, sicurezza e aumento di fatturato fino al 15%
In Italia, tre PMI su quattro (il 74%) hanno dichiarato di avere accettato pagamenti con carta nell’ultimo anno. Un dato in linea con quello dello scorso anno per il nostro Paese, dove il grado di accettazione è più alto nei settori del food & beverage, salute e benessere e vendita al dettaglio. Le maggiori opportunità di crescita per i pagamenti con carta si rilevano nell’area dei servizi professionali, dell’agricoltura e del manifatturiero, oltre che nell’education, nei servizi al consumatore e nel travel & transportation. A sostenerne lo sviluppo sono i benefici portati dalle carte ed evidenziati dalle stesse aziende intervistate in termini di semplicità di utilizzo, sicurezza delle transazioni e crescita del fatturato. In questo scenario, la maggior parte delle piccole e medie imprese (il 55%) si affida a più fornitori di soluzioni di pagamento, cui chiede un alto grado di personalizzazione (72%), di innovazione (64%) e soluzioni di digitalizzazione capaci di offrire servizi a valore aggiunto in modalità “one stop shop” – senza aggiungere complessità – a supporto della gestione aziendale (63%). È quanto emerge dallo studio Visa sulle PMI, condotto in 8 Paesi europei, tra cui l’Italia, per meglio comprendere abitudini e aspettative delle piccole e medie imprese nel contesto dei pagamenti[1].
“Le PMI rappresentano in Europa il 99% delle realtà produttive, creano più del 61% dei posti di lavoro e contribuiscono per oltre il 35% del prodotto interno lordo” – commenta Bea Larregle, Regional Managing Director Southern Europe, Visa. “Si tratta di una componente fondamentale dell’economia europea che Visa è impegnata a supportare: negli ultimi 3 anni, abbiamo accelerato la digitalizzazione di 13,5 milioni di PMI in Europa e oltre un milione in Italia, offrendo loro accesso a una rete di pagamento globale, veloce e sicura, una vera porta aperta verso l’internazionalizzazione del business”.
Lo studio Visa mette in luce come i pagamenti con carta stiano avendo un impatto positivo sul business delle PMI in Italia: a seguito della loro accettazione, circa la metà delle imprese intervistate (49%) ha percepito una crescita nelle vendite e nel fatturato, con un incremento che nel 41% dei casi si è attestato tra il 6 e il 15%. Tra i principali benefici, il 64% ritiene che le carte costituiscano il metodo di accettazione dei pagamenti più semplice da utilizzare, mentre il 68% il più sicuro. Il 67%, inoltre, è concorde che i pagamenti con carta consentano di essere pagati più velocemente e che riducano il rischio di non essere pagati (69%).
“La nostra rete aiuta le piccole imprese a crescere facendo evolvere le loro capacità digitali e collegandole alla nostra rete di pagamenti, così da ricevere pagamenti digitali e attrarre una base di clienti più ampia: tutti componenti importanti per aiutarle a prosperare e crescere. Per le piccole e microimprese è estremamente dispendioso in termini di tempi e costi focalizzarsi sulla scelta e implementazione di soluzioni digitali per la propria attività. Un player come Visa, insieme a una qualificata rete di partner, fornisce tutte le soluzioni con un approccio one stop shop e può fare la differenza, grazie anche all’affidabilità e forza del brand”, aggiunge Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia.
Le carte di pagamento in risposta alle attuali sfide
Aumento dei costi d’impresa (42%) e difficoltà connesse al ritardo nei pagamenti da parte dei clienti (27%) sono le principali sfide che le PMI stanno affrontando in Italia. In questo scenario, il totale delle piccole e medie realtà intervistate che accettano i pagamenti con carta si è dichiarato propenso a utilizzare servizi collegati alle carte virtuali a sostegno del business. Di rilievo, per il 60% delle imprese, risultano le opzioni finanziarie integrate quali i prestiti e, per il 56%, i servizi di dilazione delle spese. Il 52%, inoltre, ritiene importante disporre di una carta virtuale che offra la possibilità di effettuare transazioni a livello internazionale garantendo un’ottima conversione valutaria.
I driver per una maggiore accettazione
Tra le caratteristiche che le PMI invece cercano in un’offerta di pagamento e che ne favorirebbero la scelta, la riconciliazione in giornata e gli strumenti di sicurezza contro le frodi sono le principali, insieme alla possibilità di accettare transazioni senza la necessità di installare ulteriore hardware. Una caratteristica, quest’ultima, che rappresenta anche il primo driver (26%) che spingerebbe le piccole e medie imprese italiane che ancora non accettano i pagamenti con carta, a farlo. Altri fattori che potrebbero incentivarne l’adozione sono la possibilità di evitare frodi e ritardi nei pagamenti (21%), oltre che una maggiore propensione dei clienti a non usare i contanti (19%).
Nella scelta di soluzioni di pagamento, le piccole e medie imprese in Italia riconoscono nella banca il primo punto di riferimento cui rivolgersi, ma accanto ad essa ricoprono un ruolo importante anche altri canali. Tra questi, le opinioni dei professionisti (18%), l’utilizzo dei motori di ricerca (18%), le informazioni fornite dai provider di servizi online (10%), dalle piattaforme di e-commerce (9%) e dai marketplace (7%), oltre che i consigli di altri utenti di servizi di pagamento che in Italia continuano a essere rilevanti per quasi una PMI su cinque (19%).
Le aspettative delle PMI
La gestione delle PMI è sempre più digitale, anche oltre l’ambito dei pagamenti: cresce il numero di aziende che decidono di affidarsi a specifici software capaci di supportarle nelle loro attività quotidiane, in un percorso di digitalizzazione che abbraccia differenti strumenti a supporto del business. Tra i più diffusi, sul fronte dei pagamenti, le app bancarie, mobile (32%) e online (31%), mentre per la gestione aziendale ricoprono sempre più un ruolo di primo piano per le imprese i software di contabilità (26%), di inventory management (21%), oltre che i sistemi di monitoraggio delle vendite (21%) e i CRM (20%).
Dallo studio Visa, infatti, emerge che il 72% delle imprese si aspetta di poter personalizzare i servizi sulla base dei propri bisogni, il 63% è alla ricerca di soluzioni che forniscano un valore aggiunto alla loro attività, e il 64% vorrebbe servizi realmente innovativi.
[1] Studio Visa realizzato in collaborazione con Dynata, condotto a febbraio 2024 in 8 Paesi europei su un campione di 3.500 decisori aziendali di PMI con meno di 50 dipendenti e un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro. In Italia la ricerca ha coinvolto 572 persone.