STUDI – La trasmissione dei segnali inflazionistici e gli effetti sui bilanci di famiglie e imprese nel 19° report Confartigianato
Il prolungamento della guerra in Ucraina e una interruzione delle forniture di gas russo amplierebbe gli effetti recessivi sull’economia italiana determinati dall’aumento del prezzo delle materie prime e dalla crisi energetica, fenomeni innescati già dai primi mesi dello scorso anno.
L’analisi dell’evoluzione dei prezzi nelle filiere produttive, la dinamica di domanda e offerta di energia nel contesto delle tensioni commerciali conseguenti al conflitto in corso, le tendenze del quadro macroeconomico e degli indicatori congiunturali sono stati i temi al centro dell’odierno webinar di presentazione del 19° report di Confartigianato ‘#wareconomy – la gelata della primavera e le sfide dell’inflazione’, introdotto da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale e concluso da Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche.
Nella presentazione del report di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, sono stati esaminati i trend dell’economia reale, con le tendenze del commercio internazionale, caratterizzato dalla frenata dell’economia cinese, gli andamenti settoriali della produzione e delle vendite al dettaglio, l’evoluzione degli investimenti, tra cui quelli finanziati con il superbonus. Nel report viene poi esaminato l’andamento del made in Italy, gli start-up di impresa, le più recenti evidenze statistiche su prestiti bancari e gli impulsi alla trasformazione digitale dati dalla pandemia.
La maggiore domanda di competenze green delle MPI e dell’artigianato – Sul mercato del lavoro la ripresa presenta un persistente ritardo per la componente del lavoro indipendente, mentre il report ha messo in luce il maggiore dinamismo della domanda di lavoro delle piccole imprese e dell’artigianato, caratterizzata da una maggiore richiesta di competenze green. Nel 2021, per il 41,1% delle assunzioni nelle imprese artigiane italiane hanno una elevata importanza le competenze su risparmio energetico e sostenibilità ambientale, 3,2 punti superiore alla media. La presenza di competenze green è richiesta nel 43,6% delle entrate nelle microimprese, nel 37,8% delle piccole e nel 32,4% delle medie e grandi.
Al centro della 19a edizione del Rapporto i meccanismi di trasmissione dei segnali inflazionistici e gli effetti sui bilanci di imprese e famiglie, con l’analisi dei prezzi ai differenti livelli: dalle quotazioni sui mercati internazionali, passando per i prezzi all’importazione e alla produzione, fino a quelli al consumo. La bolla dei prezzi dei prodotti energetici non si sgonfierà rapidamente, determinando effetti di lungo periodo: nel 2023 i prezzi delle commodities energetiche sono previsti in aumento del 42,3% rispetto al 2021, un livello più che doppio (+101,2%) rispetto a quello del 2019.
Infine, il capitolo del report dedicato alle sfide della politica economica evidenzia l’evoluzione della politica fiscale delineata nel DEF 2022, sottolineando la pericolosa sincronizzazione di politiche economiche restrittive, mentre per affrontare la grave crisi in corso servirebbe una risposta comune dell’Unione europea, articolata con interventi fiscali espansivi.
Nel focus presentato da Licia Redolfi, dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, sono esaminate le evidenze territoriali. Inizialmente viene delineato il pieno recupero nel 2021, sia rispetto al 2020 che al 2019, del fatturato delle imprese, spinto dalle buone performance dei tre mesi di fine anno. Alla dinamica dei prezzi per regioni e province a marzo 2022 è dedicata una Appendice statistica al 19° report: per scaricarla accedi a ‘Consultare ricerche e studi’.
Sono poi esaminati gli effetti recessivi della maggior spesa per elettricità sostenuta nell’ultimo anno dalle famiglie e i diversi aspetti legati al mondo del lavoro: dall’evoluzione della domanda di lavoro ad aprile 2022, ponendo in evidenza i primi segnali di cedimento della domanda di lavoro per manifatturiero e costruzioni; al trend dei principali tassi del mercato del lavoro, evidenziando situazioni di peggioramento e miglioramento rispetto al 2019 (pre-crisi); alla dinamica 2019-2021 del fenomeno dei NEET che caratterizza la platea giovanile; fino alla costante e crescente difficoltà di reperimento di profili professionali di cui le imprese necessitano. La sezione territoriale si conclude con alcune evidenze sull’artigianato e sulla sua sempre maggior presenza nei settori dei servizi digitali, sulla dinamica delle start up e sul credito concesso alle micro-piccole imprese.
Prezzo delle commodities energetiche 2022-2023
Gennaio 2019-dicembre 2021, previsioni I trimestre 2022-IV trimestre 2023, indice 2016=100 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Fondo monetario internazionale