STUDI CONFARTIGIANATO – Pagamenti PA: 37 miliardi di euro oltre i termini di legge e 1.047 comuni che pagano oltre 60 giorni
L’aumento in corso dei tassi di interesse pagati dalle imprese conseguente alla stretta monetaria della Bce per contenere l’inflazione, come documentato in una recente analisi di Confartigianato, sta generando tensioni sulla finanza d’impresa. La crescita degli oneri finanziari si associa all’aumento dei prestiti per disporre della liquidità necessaria per pagare le bollette: le stime di Confartigianato indicano per il 2022 un maggiore costo per elettricità e gas di 23,9 miliardi di euro per le micro e piccole imprese rispetto all’anno precedente.
In questa fase delicata per la stabilità finanziaria del sistema delle imprese è necessario che lo Stato faccia la sua parte, garantendo pagamenti puntuali delle forniture alla Pubblica amministrazione, recuperando quelle situazioni ancora critiche a dieci anni dall’entrata in vigore della direttiva europea (UE/2011/7) contro i ritardi di pagamento in vigore dal 2013 che sancisce il pagamento entro 30 giorni.
Come documentato nel 17°Rapporto annuale di Confartigianato, il confronto internazionale su dati della Commissione europea, condotto sulla sola parte di spesa corrente comprensiva delle anticipazioni, evidenzia che il debito commerciale della Amministrazioni pubbliche in Italia è pari al 2,9% del PIL; si tratta dell’incidenza più alta in Ue davanti alla Romania (2,3%) e alla Bulgaria (2,0%), superando nettamente l’1,7% della media Ue a 27 e della Germania, l’1,4% Francia e lo 0,9% della Spagna.
L’analisi del monitoraggio al secondo trimestre 2022 sui tempi di pagamento delle amministrazioni pubbliche indica che il tempo medio di pagamento delle fatture emesse nel primo semestre del 2022 si attesta a 40 giorni, con un miglioramento di 3 giorni rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente (43 giorni), e in linea con i 40 giorni registrati nel totale del 2021. Il report del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato indica che “nonostante il miglioramento conseguito, le Amministrazioni dello Stato e gli Enti locali espongono, alla fine del periodo di osservazione, un tempo medio di pagamento ancora significativamente elevato (56 e 41 giorni) rispetto ai requisiti di legge.”
Analizzando i pagamenti delle Amministrazioni pubbliche negli ultimi dodici mesi a giugno 2022, si registrano pagamenti di fatture per 159,7 miliardi di euro, di cui 122,6 miliardi, pari al 76,8%, risultano effettuati entro i termini, mentre rimangono 37 miliardi di euro, pari al 23,2%, che sono realizzati in ritardo. In molti casi si tratta di ritardi leggeri, ma in altri casi, come vedremo più avanti, si delineano situazioni critiche e concentrate territorialmente.