STUDI CONFARTIGIANATO – Lavoro: ripresa sostenuta da costruzioni, ma ora pesano gli effetti dei crediti nei cassetti fiscali
Si delineano pesanti effetti sull’occupazione qualora i crediti nel cassetto fiscale delle imprese delle costruzioni generati dalla gestione dei bonus edilizi diventassero inesigibili. Su questo fronte si è intensificata l’azione di Confartigianato per liberare le imprese dai crediti incagliati nei cassetti fiscali, non gestibili sul mercato bancario, con la proposta di interventi per sanare la situazione pregressa e di azioni per rimettere in moto il mercato della cessione del credito e far ripartire i cantieri.
Le costruzioni hanno garantito la tenuta dell’occupazione – L’analisi proposta nel 20° report di Confartigianato ‘La calda estate dei prezzi’ evidenzia che il comparto delle costruzioni ha tenuto a galla l’intero mercato del lavoro colpito dalla pandemia: tra il primo trimestre 2020 e il primo trimestre 2022 l’occupazione totale è scesa di 22 mila unità (-0,1%), combinazione di un aumento di 176 mila occupati (+13,3%) nelle costruzioni e la diminuzione di 106 mila unità (-0,7%) nei servizi, di 50 mila unità (-5,7%) nell’agricoltura e di 41 mila unità (-0,9%) nella manifattura.
Il maggiore dinamismo del Mezzogiorno – In chiave territoriale, il 57,8% dell’incremento di occupati nelle costruzioni è nel Mezzogiorno, dove il superbonus ha generato, in termini percentuali, una maggiore attivazione di valore aggiunto del settore. Negli ultimi due anni l‘occupazione delle costruzioni nel Mezzogiorno è salita di 101 mila unità, pari al 27,9% in più, a fronte dei 71 mila occupati in più, pari al +18,6%, del Nord Ovest; effetti più limitati nel Nord Est (+8 mila unità, pari al +2,7%) e Centro (5 mila unità in mano, pari all’1,9%). Anche nelle regioni meridionali le costruzioni hanno garantito la tenuta del mercato del lavoro: l’aumento di 79 mila unità (+1,3%) è stato garantito dai 101 mila occupati in più nelle costruzioni, a fronte dei cali registrati nel manifatturiero (-13 mila unità, pari al -1,7%) e nei servizi (-31 mila unità, pari al -0,7%); in positivo anche l’agricoltura (+22 mila unità, pari al +5,8%).
Il blocco dei crediti – A fronte dei 5.175 milioni di euro presenti nei cassetti fiscali – di cui 71,2% per Superbonus ( 3.684 milioni) e il 28,8% per altri bonus edilizi (1.491 milioni), come indicato dalla risposta del sottosegretario Maria Cecilia Guerra all’interrogazione n. 3-03236 a prima firma del senatore Fenu – la loro inesigibilità valutata in posti di lavoro è stimata in 46.912 addetti in meno nelle micro e piccole imprese; un effetto che ridurrebbe del 40% l’aumento di occupazione del settore nell’ultimo anno, pari a 116 mila unità in più tra il primo trimestre 2022 e il primo trimestre 2021, equivalente al +8,4%, un ritmo di crescita doppio rispetto al totale economia (+4,1%).
Le tendenze sul mercato del lavoro e il focus sul superbonus sono illustrate nel 20° report ‘La calda estate dei prezzi’ presentato lunedì scorso in un webinar introdotto da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale e concluso da Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche. Qui per un abstract e il download del 20° report.