STUDI CONFARTIGIANATO – Costruzioni locomotiva della ripresa: +8,2% vs livelli pre Covid, ma attese su prezzi ai massimi degli ultimi 14 anni
Alle porte dell’estate si infittiscono i segnali congiunturali che pongono l’edilizia e l’installazione di impianti in testa al treno della ripresa successiva alla drammatica recessione causata dalla pandemia da coronavirus, anche grazie agli interventi incentivati dal superbonus. A maggio 2021 sale ulteriormente il clima di fiducia delle imprese mentre le attese sugli ordini registrano il quarto rialzo consecutivo e recuperano i livelli di gennaio 2020, precedenti allo scoppio della pandemia
La locomotiva della ripresa – Come abbiamo in evidenza in una recente analisi, dai conti economici nazionali emerge il ruolo di settore driver della ripresa delle costruzioni, con il valore aggiunto che nel primo trimestre del 2021 balza in avanti del 5% rispetto al trimestre precedente, un ritmo di crescita di gran lunga superiore al +1% del manifatturiero, mentre persistono condizioni di recessione nei servizi (-0,4%). Il settore delle costruzioni da solo spiega il 98% della crescita economia del primo trimestre 2021 (+871 milioni di euro rispetto +886 milioni del valore aggiunto dell’intera economia italiana.
Italia meglio delle altre top economie Ue nel recupero dei livelli pre Covid – Nel confronto internazionale la dinamica del valore aggiunto delle costruzioni in Italia sopravanza la crescita registrata in Francia (+0,5%) ed è in controtendenza rispetto alla flessione rilevata in Germania (-4,9%) e Spagna (-4,2%). Grazie a questo migliore andamento il valore aggiunto delle costruzioni nel primo trimestre 2021 è dell’8,2% superiore al livello pre Covid del quarto trimestre 2019, con una dinamica decisamente superiore al +1,5% della Germania, e in controtendenza rispetto al calo del 2% della media Ue e del pesante ritardo che si registra in Francia (-9,2%) e Spagna (-16,4%).
Pesano le incertezze legate ai costi delle materie prime – A maggio 2021 le attese sui prezzi delle imprese che registrano un saldo di 9,7 che rappresenta il valore più elevato da giugno 2007.
Stimoli alla domanda di lavoro – Il buon andamento delle costruzioni si riverbera sul mercato del lavoro. L’analisi delle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Banca d’Italia evidenzia che nei primi quattro mesi del 2021 le attivazioni nette nel settore delle costruzioni, sono 61 mila, superiori del 50% alle 41 mila dello stesso periodo del 2019, anno pre Covid-19. Secondo gli ultimi dati di Unioncamere-Anpal a giugno 2021 sono previste 57.640 entrate, raddoppiando le 19.380 entrate a giugno 2019, anno pre Covid. La crescita delle entrate è per l’84,8% determinato dagli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, per i quali a giugno sono previste 44.140 entrate, di cui 35,0% di difficile reperimento, quota superiore al 30,7% della media di tutti i settori. Due anni prima gli ingressi erano dimezzati (21.510 ingressi previsti a giugno 2019) e si registrava una minore difficoltà di reperimento (a giugno 2019 era 5,9 punti inferiore, pari al 29,1%).
Traino dell’indotto manifatturiero – Una recente analisi del trend della manifattura evidenzia come la forte domanda di prodotti per l’edilizia, stimolata dagli interventi incentivati dal superbonus, è uno dei fattori di traino della produzione manifatturiera: nei primi quattro mesi del 2021 si osserva un aumento della produzione del 69,8% rispetto allo stesso periodo del 2019 per articoli in plastica per l’edilizia, del 47,8% per prodotti in calcestruzzo per l’edilizia, del 30,0% per calcestruzzo pronto per l’uso, del 23,5% per altri prodotti in calcestruzzo, gesso e cemento, e del 20,5% per coloranti e pigmenti.
Stimolo da superbonus ‘semplificato’ e interventi del PNRR – L’impulso del superbonus potrebbe ricevere una accelerazione ora che il DL Semplificazioni – come richiesto da Confartigianato – ha previsto una norma che semplifica l’accesso all’incentivo fiscale, prevedendo la più agevole CILA. Su questo fronte permane la necessità di una proroga dell’incentivo almeno a tutto il 2023, dato che i ritardi accumulati per eccesso di burocrazia hanno rallentato l’attività dei cantieri, soprattutto nei condomini, e vanno recuperati con un maggior tempo a disposizione per iniziare e completare i lavori.
Il traino del superbonus si inserisce nello stimolo di più lungo periodo sul settore delle costruzioni determinato dagli interventi del PNRR finalizzati all’efficienza energetica degli edifici su cui sono allocate risorse complessive per 22,4 miliardi di euro.