STUDI CONFARTIGIANATO – A febbraio 2021 +5,5% fiducia delle imprese. Il trend dell’economia e i riflessi sulle MPI nell’11° report Covid-19
A febbraio 2021 torna a salire la fiducia delle imprese, con l’indice che segna un aumento del 5,5% rispetto a gennaio 2020. Per le imprese manifatturiere e delle costruzioni l’indice di fiducia – che a febbraio 2020 sale rispettivamente del 3,6% e del 2,8% – si colloca in linea con il livello pre-crisi del febbraio 2020, mentre per i servizi, nonostante il marcato aumento di febbraio, i livelli rimangono ancora distanti oltre dieci punti percentuali rispetto a quelli precedenti allo scoppio dell’emergenza sanitaria.
Il miglioramento della fiducia si osserva dopo un anno in cui la pandemia ha generato effetti pesanti sui conti economici delle imprese. Nel dettaglio nel 2020 il fatturato della manifattura è sceso dell’11%, quello delle costruzioni del 7%, mentre nel comparto dei servizi il calo è del 12,1%, con un picco del 42,5% nei settori interessati dalle restrizioni alla mobilità e al calo della domanda turistica.
I dati emergono dall’11° report Covid-19 Confartigianato presentato stamane nel corso di un webinar organizzato dall’Ufficio Studi e dalla Direzione Politiche economiche di Confartigianato, nell’ambito delle sessioni di formazione streaming 2021 della Scuola di Sistema.
Il report propone alcuni elementi di valutazione sull’emergenza sanitaria, con attenzione al grado di restrizione dell’economia, un esame degli indicatori di mobilità e del tasso di vaccinazione. Viene poi proposta, con un confronto internazionale, l’analisi del quadro macroeconomico, delle tendenze degli indicatori congiunturali, del fatturato e produzione di manifattura e costruzioni, con un focus della crisi della moda. Il report esamina la dinamica dei ricavi delle imprese dei servizi, comprendendo settori ad alta vocazione artigiana come autoriparazione, servizi di pulizia e trasporto. In relazione agli andamenti del mercato del lavoro sono esaminati i cluster più colpiti e la crisi del lavoro indipendente. Nell’ambito della manifattura sono esaminate le tendenze delle esportazioni e dei prezzi alla produzione, a cui si associa la spinta inflazionistica delle commodities, con le ultime evidenze che confermano l’alert di Confartigianato sui prezzi dei metalli. Una sezione del report è dedicata a credito e garanzie pubbliche, con i risultati della 4^ edizione dell’Osservatorio Credito Covid-19 basato sulle indicazione di un panel di esperti Confartigianato. Successivamente sono esaminate le prospettive di ripresa alla luce della crisi della finanza pubblica e gli interventi con i fondi europei per il rilancio degli investimenti. L’accelerazione della crescita economica richiede un miglioramento delle condizioni di contesto, tema sul quale l’11° report Covid-19 evidenzia il ritardo dell’Italia su un ampio set di indicatori relativi a emergenza sanitaria, lavoro, finanza pubblica, burocrazia, digitale e prezzi energia; in questo ambito sono proposte alcune evidenze sui tempi di pagamento dei Comuni.
Una sezione del report – predisposta in collaborazione con l’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia – esamina i risultati di una survey condotta su 2.400 imprenditori di MPI e imprese artigiane dal 26 gennaio al 15 febbraio 2021, da cui emergono dinamiche settoriale dei ricavi, livello dell’incertezza, capacità di adattamento, flessibilità e propensione al cambiamento delle micro e piccole imprese. Nell’ambito dell’edilizia viene esaminato il grado di utilizzo del superbonus, i ritardi e le difficoltà applicative a causa dell’elevata burocrazia, mentre nella manifattura si evidenziano le difficoltà e i maggiori costi a seguito della Brexit. L’indagine esamina le ricadute sulle imprese dell’annullamento di fiere ed eventi promozionali e la propensione all’investimento e all’utilizzo delle misure del Piano Transizione 4.0.
Tutti i dati nell’11° report Covid-19 di Confartigianato ‘La strada tortuosa verso la ripresa 2021’. Clicca qui per scaricarlo.