STUDI – Con stretta monetaria -7,6% prestiti a MPI. Il trend per regione nel report Confartigianato
Nella seduta di giovedì scorso il Consiglio direttivo della BCE ha mantenuto invariati i tassi di riferimento, rinviando l’attenuazione del livello di restrizione della politica monetaria. Come evidenziato da una recente analisi di Confartigianato, il perdurare della stretta monetaria pesa sulle condizioni finanziarie delle imprese italiane, maggiormente colpite dal caro tassi.
Le tendenze della politica monetaria, del credito e degli investimenti, asset fondamentale per la sostenibilità delle imprese, sono esaminate nel report dell’Ufficio Studi ‘Il trend del credito alle imprese e alle MPI nella primavera del 2024’ – qui per scaricarlo – presentato nel corso di un webinar in cui sono intervenuti Bruno Panieri, Direttore delle Politiche Economiche, Emanuele Cecala, Responsabile Credito e Finanza, Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi e Licia Redolfi, ricercatrice dell’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia.
L’andamento del credito alle MPI – A dicembre 2023 i prestiti alle piccole imprese fino a 20 addetti diminuiscono del 7,6%, confermando il trend di settembre 2023 ma segnando una peggior performance rispetto ai prestiti al totale imprese che diminuiscono del 4,2%.
Nel focus territoriale, predisposto in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, si osserva una diffusa diminuzione dei prestiti alle imprese. Nelle principali regioni, si rilevano flessioni inferiori alla media per Provincia Autonoma di Bolzano con il -4,4% (meglio rispetto al -5,4% del totale imprese), Sicilia con il -5,7% (vs -1,2% totale imprese), Campania con il -6,0% (vs -0,8% totale imprese), Lazio con il -6,2% (vs -2,6% totale imprese), Puglia con il -6,4% (vs -2,0% totale imprese) e Toscana con il -7,5% (vs -3,8% totale imprese).
All’opposto, i cali superiori alla media sono quelli di: Veneto con il -9,3% (vs -6,1% totale imprese), Marche con il -9,1% (vs -6,5% totale imprese), Lombardia con il -8,8% (vs -3,9% totale imprese), Emilia-Romagna con il -8,0% (vs -4,9% totale imprese) e Piemonte con il -7,8% (vs -5,7% totale imprese). Il set completo dei dati territoriali è disponibile nella Appendice statistica ‘Credito e impatto caro-tassi su MPI nella primavera 2024’. Qui per scaricarla.
In calo i prestiti alle società artigiane – L’analisi dell’andamento dei prestiti per il segmento di riferimento per l’artigianato – pressoché interamente costituito da società di persone artigiane (quasi-società artigiane) – evidenzia una flessione più marcata rispetto a quella dei prestiti alle piccole imprese, pari all’11,9% a dicembre 2023 e che a gennaio 2024 peggiora toccando il -12,6%.
I contenuti del report – Il report fornisce un’analisi dettagliata delle ultime tendenze del mercato del credito alle imprese e alle micro e piccole imprese (MPI). Viene presentata un’ampia serie di dati congiunturali relativi a commercio internazionale, produzione, PIL, occupazione, vendite al dettaglio e investimenti. Vengono esaminate le conseguenze delle decisioni di politica monetaria della BCE e le prospettive riguardanti l’inflazione e i tassi di interesse.
Si analizza le condizioni di accesso al credito per le piccole imprese e la dinamica degli investimenti. In relazione alle finanza d’impresa, vengono esaminate le principali fonti di finanziamento per le imprese, inclusi i prestiti bancari, l’autofinanziamento e altri strumenti finanziari. Per i temi della sostenibilità viene esaminata la diffusione della Rendicontazione non finanziaria e l’analisi delle emissioni di CO2 correlate ai prestiti per le imprese.
Per le prospettive future, si esaminano le previsioni sui tassi di interesse e l’evoluzione della spesa per interessi nel quadro della politica di bilancio di medio-lungo termine tracciata dal DEF 2024.
Dinamica tendenziale dei prestiti bancari a dicembre 2023: piccole imprese e totale imprese per regione
Dicembre 2023. Var. % tendenziali corrette, pallino verde: migliore performance relativa delle piccole imprese – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia