Startup innovative: ecco le regioni dove intercettare contributi a fondo perduto
L’Italia non è ancora una “startup nation“, ed è ancora troppo lontana dal diventarlo, fortunatamente però ci sono alcune regione della penisola che hanno introdotto dei meccanismi finanziari incentivanti, per coloro i quali decidono di realizzare e lanciare sul mercato una startup innovativa.
Prima di tutto cerchiamo di capire cosa è una startup innovativa.
Le startup innovative sono società di capitali (anche in forma di cooperative) che hanno come fine lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico (art. 25 D.L. 179/2012).
Spesso mi viene chiesto in cosa consiste la definizione di “alto valore tecnologico” che confonde o scoraggia il cliente. È bene comprendere che in tale definizione non rientrano solo gli aspetti digitali (app, siti internet, ecommerce, ecc.), ma qualunque aspetto economico/produttivo che si caratterizza per un elevato livello di innovazione.
Quali sono i requisiti obbligatori per essere una startup innovativa
- le azioni o le quote del capitale sociale non devono essere quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione;
- essere di “nuova costituzione”, ovvero non svolga la sua attività da più di 5 anni;
- residenza in Italia ovvero, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia, in uno Stato UE o in uno aderente all’Accordo sullo spazio economico europeo;
- il valore della produzione, dal secondo esercizio in poi e per tutta la durata del regime di favore, non deve superare i 5 milioni di euro;
- gli utili devono essere reinvestiti in azienda e devono altresì fungere da garanzia (in caso di perdite future) nei confronti dei creditori e dei terzi;
- non essere costituita a seguito di operazioni di “riorganizzazione aziendale” (fusione o scissione).
Requisiti sostanziali (Obbligatorio 1 dei 3)
Affianco ai requisiti obbligatori, il legislatore ha previsto che le società di nuova costituzione, per definirsi startup innovative, devono possedere altri requisiti “sostanziali”, senza i quali non acquisiscono tale appellativo:
- le spese in R&S => 15% del maggior valore fra costo della produzione e valore della produzione;
- impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, rispetto al totale, = > (in alternativa)
- 1/3 personale in possesso di un
- titolo di dottorato di ricerca, oppure
- che sta svolgendo un dottorato di ricerca, oppure
- in possesso di laurea e che abbia svolto da almeno tre anni, attività di ricerca certificata,
- 2/3 personale in possesso di laurea magistrale;
- 1/3 personale in possesso di un
- sia titolare o depositaria di una privativa industriale (brevetto).
Definiti gli aspetti per essere una startup innovativa, vediamo quali regioni in questo momento sono sensibili al sostegno e supporto delle giovani imprese innovative italiane.
In questo articolo vi esponiamo una serie di bandi regionali avviati o in procinto di partire, finalizzati allo sviluppo delle start up innovative e a promuovere l’innovazione nelle microimprese.
REGIONE UMBRIA – BANDO SMART UP
La Regione Umbria ha stanziato 1,6 milioni di euro aumentabili a 2 milioni secondo le disponibilità del bilancio regionale per sostenere lo sviluppo di start up innovative (bando “Smart-up”).
Possono beneficiarne le medie e piccole medie imprese costituite sotto forma di società di capitali, comprese le Srl unipersonali, le Srl semplificate e le imprese cooperative.
L’avviso intende sostenere la creazione di start up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca ai fini della valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o dello sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi ad alto contenuto innovativo negli ambiti di specializzazione dove maggiore appare il potenziale competitivo identificati nell’ambito della Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente (RIS3). La Strategia mira ad attivare le potenzialità locali facendo leva su asset regionali, talenti, attraverso l’accesso ai risultati della ricerca e la promozione della nuova imprenditorialità.
In particolare, in linea con la leva n. 3 della RIS3 “Promuovere e sostenere nuova imprenditorialità basata sulla conoscenza orientata ai mercati internazionali”, l’avviso intende contribuire a favorire l’aumento di una cultura imprenditoriale, con particolare riguardo ai settori knowledge intensive ed a conferire una maggiore attrattività a talenti e professionalità qualificate.
L’aiuto consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% o 50% della spesa ammissibile.
La compilazione delle domande di ammissione al contributo potrà essere effettuata a partire dalle ore 10.00 del 01/09/2021 e fino alle ore 12:00 del 31/12/2021 utilizzando esclusivamente il servizio on line raggiungibile all’indirizzo https://serviziinrete.regione.umbria.it/e quindi “SMARTup – Avviso a sostegno alle Start_up innovative 2021”.
L’invio delle domande di ammissione potrà essere effettuato dalle ore 10.00 del 15/09/2021 e fino alle ore 12:00 del 31/12/2021 esclusivamente accedendo all’indirizzo http://trasmissione.bandi.regione.umbria.it indicato nella ricevuta di avvenuto completamento della fase di compilazione.
La Regione Piemonte ha aperto un bando per la concessione di contributi per l’innovazione nelle microimprese denominato “Innometro”; il bando resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse finanziare.
Il bando Innometro è un programma della Città Metropolitana di Torino che si pone l’obiettivo di favorire il trasferimento tecnologico dal mondo dell’innovazione e della ricerca, verso le micro imprese del territorio.
Per raggiungere l’obiettivo, verrà predisposto un sistema di percorsi di affiancamento con partner esperti e un successivo sostegno finanziario composto da finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per l’attuazione dei programmi di innovazione.
In particolare, gli aiuti consistono in un contributo:
- in conto interessi, che viene erogato a seguito dell’erogazione di finanziamento, mediante corresponsione degli interessi calcolati sul finanziamento stesso e attualizzati al momento dell’erogazione.
- a fondo perduto pari al massimo al 50% del valore dell’intervento ritenuto ammissibile e fino a 25.000 euro. Le due componenti della misura di agevolazione possono essere fruite separatamente.
REGIONE VALLE D’AOSTA – CONTRIBUTI STARTUP INNOVATIVE A SUPPORTO POST COVID
La Regione Valle d’Aosta ha previsto la concessione di un aiuto una tantum alle attività di impresa, arte o professione o che producono reddito agrario, che maggiormente sono state penalizzate dalla pandemia. L’aiuto rientra nel quadro della legge regionale sulle misure di sostegno all’economia in conseguenza del protrarsi dell’emergenza da Covid-19 (Articolo 9 “Bonus ai titolari di partita IVA” legge regionale 16 giugno 2021, n. 15).
La fonte di finanziamento, infatti, è costituita:
- in parte da risorse regionali;
- in parte dai fondi assegnati dallo Stato alla Regione.
Una parte dello stanziamento è riservata alle imprese turistiche.
I beneficiari dell’aiuto devono avere sede, unità locale o residenza in Regione; inoltre devono aver registrato una riduzione del fatturato pari ad almeno il 30% per i mesi da ottobre 2020 a marzo 2021, rapportata al fatturato del medesimo semestre 2019-2020. Si tratta di un bonus – nella forma di un contributo una tantum a fondo perduto – a favore dei soggetti titolari di partita Iva, in conseguenza delle perdite di reddito derivanti dalla riduzione o dalla limitazione delle attività a causa dell’emergenza epidemiologica. L’importo del bonus dipende dal fatturato di riferimento conseguito nel 2019 (che non deve essere inferiore a 10.000 € o superiore a 10.000.000 €), e varia da 2.000 € a 25.000 €. Il contributo è concesso in misura fissa agli operatori che hanno avviato l’attività nel 2021 (entro il 23.03.2021), a prescindere dal fatturato o dalla sua riduzione: in misura pari a 2.000 euro. Se la riduzione è superiore al 50% sono previste delle maggiorazioni del 50% o dell’80%.
Un’agevolazione in conto impianti (cioè somme erogate con lo scopo di realizzare costruzioni, ampliamento o ammodernamento di impianti industriali o comunque di beni strumentali ammortizzabili) pari all’80% degli investimenti (quindi massimo fino a 200mila euro). L’agevolazione si divide in:
– una sovvenzione pari al 40% del totale degli investimenti ammissibili;
– un prestito rimborsabile pari al 40% del totale degli investimenti ammissibili.
Un’agevolazione in conto esercizio, pari all’80% delle spese di funzionamento ammissibili (quindi fino ad un massimo di 80 mila euro).
La Regione Lazio lancia la Terza call di BOOST YOUR IDEAS chiedendo ad innovatori, team e startup, soluzioni innovative per affrontare il futuro dopo l’emergenza Covid-19.
Le 45 soluzioni innovative selezionate potranno:
- accedere a un percorso di mentorship di 5 settimane tenuto da esperti e mentor di livello internazionale
- entrare in contatto diretto con i prestigiosi partner dell’iniziativa (fondi venture, player di mercato e stakeholder) con cui sviluppare opportunità di business e networking
- partecipare alla selezione finale che prevede l’attribuzione di 11 premialità in denaro al termine del percorso
Per consultare chi sono i partner dell’iniziativa puoi consultare questa pagina: https://boostyourideas.lazioinnova.it/partner
È possibile candidarsi entro il 15 settembre 2021
Resto al Sud è più un bando per startup che per imprese innovative, tuttavia è anche possibile sfruttarlo per progetti d’imprese a contenuto Tecnologico. Resto al Sud nasce per favorire l’avvio di nuove attività imprenditoriali nelle Regioni del Mezzogiorno. La legge di bilancio 2020 ha esteso la platea dei destinatari anche agli under 46 e ai liberi professionisti. I beneficiari sono i giovani tra i 18 e i 45 anni residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda.Invitalia è il gestore dell’incentivo, che ad oggi registra circa il 40% di domande accolte.
L’incentivo consente, a chi ne possiede i requisiti, di ricevere fino a 50mila euro, se singoli, e fino a 200 mila euro se l’incentivo viene chiesto da una società di 4 o più persone. Ti ricordiamo, inoltre, che il finanziamento startup è volto a coprire il 100% delle spese ammissibili.
Questi sono i settori coinvolti:
- La produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- La fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- Il turismo
Le domande devono essere inviate attraverso la piattaforma dedicata, accessibile dal sito Invitalia.it e non ha scadenza ma è semplicemente a sportello.
Dottore commercialista e revisore legale. Giornalista pubblicista. Esperto in finanza innovativa e startup.
www.mauriziomaraglino.it