S&P Global PMI®: primo incremento dell’attività edile italiana da giugno
A novembre il settore edile italiano è ritornato a crescere. L’attività edile totale è aumentata per la prima volta da giugno e al tasso più rapido in sei mesi a causa dell’ennesima espansione dei nuovi ordini. Le aziende hanno di conseguenza registrato un nuovo aumento dell’ottimismo che ha raggiunto il livello massimo da maggio.
Analizzando gli altri indicatori si evince che i costi di acquisto di novembre sono ancora in aumento ma al tasso di inflazione più debole da gennaio 2021.
L’Indice S&P Global PMI® sul Settore Edilizio Italiano – che misura le variazioni su base mensile della produzione totale del settore – è incrementato da 48.1 di ottobre sino a raggiungere a novembre 52.0, indicativo del primo aumento dell’attività edile da giugno. Il tasso di espansione, inoltre, è stato il più veloce in sei mesi.
A livello settoriale, durante il penultimo mese dell’anno, la crescita è stata generale. La produzione è ritornata a crescere nei sottosettori dell’edilizia non residenziale e dell’ingegneria civile, nel primo caso si è registrato il tasso di crescita maggiore tra i tre sottosettori monitorati. Allo stesso tempo, per il secondo mese consecutivo aumenta l’attività edile residenziale, ad un livello più accelerato e in generale modesto.
La prima espansione del livello dei nuovi ordini da maggio è alla base della nuova crescita dell’attività totale di novembre. Le aziende campione hanno attribuito l’aumento alla migliore domanda da parte dei clienti. Il tasso di espansione delle nuove commesse è stato generalmente moderato.
Allo stesso tempo, a novembre, le aziende edili italiane hanno inoltre registrato il primo aumento dei livelli occupazionali in cinque mesi. Secondo il campione d’indagine, la crescita della forza lavoro è stata la conseguenza delle più forti condizioni della domanda e del maggiore carico di lavoro. Il tasso di creazione occupazione è stato però leggero, e più debole di quello registrato precedentemente durante l’anno.
A novembre, le più forti condizioni della domanda sono state inoltre attribuite al nuovo, modesto e primo incremento da giugno dell’attività di acquisto.
I dati di novembre hanno però segnalato l’attuale pressione sulla catena della fornitura, con i tempi medi di consegna di beni in ulteriore allungamento. Le aziende aderenti all’indagine hanno collegato i ritardi alla carenza di materiale e ai problemi con i trasporti. Detto questo, l’allungamento dei tempi medi di consegna è stato il minore in tre mesi.
Sul fronte dei prezzi, a novembre, i costi affrontati dalle aziende edili hanno continuato ad aumentare, allungando l’attuale sequenza di inflazione a due anni e mezzo. Le ragioni principali dell’inflazione citate dal campione intervistato sono state i maggiori costi energetici e del materiale. Malgrado ancora tra i più veloci della storia dell’indagine, il tasso di rialzo è stato il più lento da gennaio 2021. Anche le tariffe dei subappaltatori pare siano aumentate, con un tasso di crescita mensile in leggero calo ma rimasto tra i maggiori della serie storica.
Guardando avanti, i dati di novembre hanno mostrato un maggiore livello di fiducia tra le imprese edili italiane riguardo l’attività dei prossimi 12 mesi. L’ottimismo è stato collegato alla speranza di migliori condizioni della domanda e ai nuovi progetti edili. In particolare, il livello di ottimismo ha raggiunto il record più alto in sei mesi.
Commento
Lewis Cooper, Economist presso S&P Global Market Intelligence ha dichiarato: “A novembre il settore edile italiano è ritornato a crescere, con l’attività edile totale aumentata per la prima volta in cinque mesi e al tasso più veloce da maggio. L’espansione inoltre è stata generale in tutti i sottosettori monitorati, guidata però da quello dell’edilizia non residenziale. I dati di novembre hanno inoltre evidenziato buone notizie per quanto riguarda la domanda, con l’afflusso dei nuovi ordini in aumento per la prima volta da maggio e ad un livello generale moderato. Le aziende hanno di conseguenza registrato un nuovo incremento dei livelli occupazionali. Anche l’ottimismo delle aziende è migliorato durante il penultimo mese dell’anno, ed è stato attribuito alla speranza di migliori condizioni della domanda e a nuovi progetti edili. Nel dettaglio, l’Indice dell’Attività Futura ha raggiunto il valore massimo in sei mesi attestandosi leggermente al di sopra della media a lungo termine, a riprova di un livello di ottimismo storicamente elevato tra le aziende del settore.”