S&P Global PMI: grazie alle più forti condizioni della domanda, l’attività del settore terziario registra il più rapido tasso di espansione da novembre
Dai dati PMI® raccolti durante l’indagine di aprile si evince che il settore terziario italiano ha registrato una nuova forte prestazione. L’attività e il flusso di ordini hanno entrambi indicato un aumento complessivamente elevato, il più veloce dallo scorso novembre, e hanno inoltre mostrato un rafforzamento della domanda sia nazionale che estera. Le aziende hanno quindi aumentato i ritmi di assunzione al tasso più elevato in quasi 15 anni.
Le pressioni inflazionistiche di aprile sono tuttavia rimaste severe con un tasso di inflazione dei costi solo in leggero rallentamento rispetto al picco di marzo e le tariffe medie imposte dalle aziende terziarie italiane hanno indicato un’impennata record.
L’Indice destagionalizzato S&P Global PMI® dell’Attività Terziaria in Italia ha registrato ad aprile 55.7, in rialzo da 52.1 di marzo. Il valore di aprile ha segnato il terzo mese consecutivo di crescita della produzione terziaria, indicando il più rapido tasso di crescita da novembre 2021, e generalmente elevato.
A fornire spinta all’accelerazione di aprile è stata principalmente la nuova espansione dei nuovi ordini ricevuti dalle aziende terziarie italiane, con dati che hanno riportato una migliore condizione della domanda. Oltretutto il tasso di crescita di nuovi ordini totali ha toccato il valore più alto in cinque mesi ed è stato complessivamente forte, mentre la domanda estera è migliorata rispetto alla generale stagnazione di marzo. Tuttavia, il ritmo di espansione di aprile degli ordini esteri è stato solo marginale.
Dai dati raccolti, le forti condizioni della domanda e la crescita dei nuovi ordini hanno di nuovo incoraggiato le aziende ad assumere di nuovo personale aggiuntivo nel mese di aprile, prolungando l’attuale sequenza di creazione di posti lavoro a un anno. In particolare, il tasso di incremento dell’occupazione è stato elevato ed il più rapido da luglio 2007.
Ne è conseguito un calo dell’accumulo delle commesse terziarie inevase presso le aziende italiane nel mese di aprile. I dati raccolti dal campione monitorato hanno mostrato che l’aumento degli organici ha consentito di ridurre l’accumulo di commesse inevase, diminuite però solo marginalmente.
Ad inizio secondo trimestre, notizie meno positive provengono dai parametri dell’indagine riferiti ai prezzi. I costi affrontati dal settore terziario in Italia hanno continuato a salire a ritmo elevato nel mese di aprile, con un tasso di incremento più lento rispetto al picco di marzo, ma che comunque è rimasto il secondo più veloce in assoluto. I dati raccolti hanno mostrato che, oltre alla guerra in Ucraina, altri fattori hanno causato l’ultima ondata di inflazione quali l’aumento del costo del carburante, del personale e dell’energia.
In risposta a tali aumenti, ad aprile le aziende hanno di nuovo incrementato i prezzi di vendita, estendendo l’attuale sequenza di rialzo dei prezzi a sette mesi. Le aziende monitorate hanno collegato l’aumento delle tariffe al tentativo di trasferire i costi maggiori ai loro clienti finali. il tasso di inflazione dei prezzi di vendita è stato peraltro il più veloce dal 1998, ovvero dalla data di inizio dell’indagine.
Concludendo, le aziende hanno mantenuto ad aprile previsioni ottimistiche sull’attività nei prossimi dodici mesi. L’Indice sull’Attività Futura è lievemente aumentato dai minimi in 16 mesi registrati a marzo restando generalmente in linea con la media a lungo termine. La fiducia è stata collegata dalle aziende alle più forti condizioni della domanda, alla speranza di un rilancio del turismo e ad una ripresa economica sostenuta. Alcune delle aziende monitorate hanno, però, espresso preoccupazioni sulla guerra in Ucraina, sull’andamento del Covid-19 e sulle pressioni inflazionistiche.
S&P Global PMI® Italia – Indice Composito
La più rapida espansione della produzione del settore privato dallo scorso dicembre
L’Indice S&P Global PMI della Produzione Composita in Italia* è salito a 54.5 ad aprile da 52.1 di marzo, segnalando il quindicesimo mese consecutivo di incremento della produzione del settore privato e la più rapida da inizio anno. La crescita più forte di aprile è stata guidata dal settore terziario, che ha indicato il rialzo più veloce della produzione in cinque mesi, mentre la crescita della produzione industriale è rallentata ai minimi in 22 mesi a causa dei severi ostacoli imposti alla fornitura.
I dati di aprile hanno registrato un accelerato incremento dei nuovi ordini ricevuto dalle aziende italiane, indicando con aprile la più veloce espansione del 2022 e generalmente elevata, malgrado la diffusa stagnazione della domanda estera. In altri ambiti, il tasso di creazione occupazionale è accelerato al valore più alto degli ultimi cinque mesi, mentre la pressione sulla capacità operativa ha indicato il valore minore in un anno.
Le aziende italiane hanno indicato ad aprile una nuova impennata di costi. Il tasso di inflazione è rallentato solo leggermente dal picco di marzo. Di conseguenza, i prezzi di vendita imposti dalle aziende del settore privato sono saliti al record di serie.
Infine, la fiducia è leggermente aumentata rispetto ai minimi in 16 mesi registrati a marzo, restando generalmente in linea con la media di serie.
Commento
Lewis Cooper, Economist presso S&P Global, ha dichiarato: “Il settore terziario italiano ha registrato un’altra forte prestazione nel mese di aprile, indicando tassi di espansione dell’attività economica e dei nuovi ordini accelerati al valore più alto in cinque mesi, causati dal miglioramento delle condizioni della domanda, espresso peraltro dalla ripresa dei nuovi ordini provenienti dall’estero. Malgrado la leggera contrazione degli ordini inevasi, la crescita più forte ha incoraggiato un’altra ondata di assunzioni, indicando il maggiore aumento di posti di lavoro da luglio 2007. I costi, tuttavia, hanno continuato a salire vertiginosamente, con le aziende che lo hanno collegato all’incremento delle spese energetiche, del lavoro e del carburante, ma anche alla guerra in Ucraina. I prezzi di vendita del settore terziario hanno di conseguenza registrato un tasso di aumento record. La forte prestazione terziaria è avvenuta in concomitanza con l’attenuato rialzo del settore manifatturiero, che ha continuato a districarsi tra carenze diffuse di materiale e ostacoli sulla fornitura. Ciononostante, con l’ulteriore miglioramento della domanda,la crescita del settore privato ha segnato il valore più alto di crescita in quattro mesi iniziando in modo positivo il secondo trimestre dell’anno. Ad aprile, la fiducia è aumentata, restando tuttavia moderata rispetto ai valori del 2021, con le aziende del settore privato preoccupate principalmente delle difficolta di rifornimento, delle pressioni inflazionistiche e della guerra in Ucraina. Muovendoci in questo secondo trimestre 2022, la maggiore resilienza del settore terziario, mostrata dai dati PMI, ha tuttavia permesso all’economia di restare salda su un terreno di crescita.”