S&P Global PMI®: attività edile ancora in contrazione in Italia, ma ad un tasso più lento
Secondo gli ultimi dati PMI® di S&P Global, a settembre il settore edile italiano è rimasto in zona contrazione. L’attività edile totale è diminuita a causa del nuovo crollo dei nuovi ordini. Detto ciò, il tasso di declino è diminuito notevolmente in entrambi i casi.
Più positivamente, nell’ultimo mese del terzo trimestre, le imprese edili italiane hanno registrato una nuova ondata di ottimismo rispetto all’attività dei prossimi dodici mesi, che le aziende campione hanno collegato alla speranza di proroga del superbonus.
L’Indice S&P Global PMI® sul Settore Edilizio Italiano – che misura le variazioni su base mensile della produzione totale del settore – a settembre ha registrato 46.7 in salita da 41.2 di agosto, indicando la terza riduzione mensile consecutiva dell’attività edile in Italia ad un tasso che in generale è risultato elevato. Ciò detto, l’ultimo valore è stato il maggiore dell’attuale sequenza di declino ed indicativo di un tasso di contrazione più lento.
A livello settoriale, arrivano notizie positive dall’attività edile non residenziale. Il sottosettore, infatti, è ritornato a crescere, dopo i precedenti due mesi di contrazione. Il tasso di calo dell’edilizia residenziale è invece rallentato ad un tasso frazionale, mentre l’attività dell’ingegneria civile è crollata ancora di più, con l’ultima variazione di settembre che è stata tra le maggiori nella storia dell’indagine.
I dati di settembre hanno messo in evidenza una nuova debolezza delle condizioni della domanda, con l’afflusso dei nuovi ordini ricevuti in contrazione per il quarto mese consecutivo. Le aziende campione hanno riportato problemi legati al superbonus e alla debolezza della domanda. In ogni caso, il tasso di riduzione è diminuito notevolmente da agosto ed in generale è stato leggero.
Un debole afflusso di nuovi ordini ha permesso alle imprese edili italiane di ridurre a settembre i loro acquisti, estendendo quindi l’attuale sequenza di riduzione a tre mesi. L’ultimo calo è stato in generale moderato e il più lento della sopracitata sequenza.
La minore domanda di beni di fine del terzo trimestre ha moderato ben poco i problemi sulla fornitura. I tempi medi di consegna di beni si sono allungati al livello massimo da maggio, con i ritardi attribuiti dalle aziende campione alla carenza di materiale.
A settembre, le aziende aderenti all’indagine hanno allo stesso tempo ridotto il loro livello di personale. Il tasso di taglio occupazionale è accelerato da agosto rimanendo tuttavia modesto. Le aziende edili hanno nel frattempo registrato a settembre una forte riduzione dell’utilizzo dei subappaltatori.
Passando ai costi, i dati di settembre hanno mostrato una nuova accelerazione del tasso di inflazione dei costi di acquisto. Il tasso di aumento è stato il più veloce in tre mesi e tra i maggiori dell’indagine. Le aziende campione hanno riportato come cause principali dell’ultimo aumento dei costi l’aumento dei costi energetici, di materiale e del carburante.
Guardando avanti, l’Indice delle Previsioni Future di settembre ha registrato un valore superiore alla soglia neutra di non cambiamento di 50.0 per la prima volta da giugno, segnalando un ottimismo generale per l’attività dell’anno prossimo tra le aziende edili italiane. I dati raccolti hanno collegato l’ottimismo alle speranze di un rinvigorimento della domanda e del ripristino del superbonus. Detto ciò, le aziende hanno inoltre citato rischi di recessione e di aumento di prezzi energetici tra le maggiori preoccupazioni per il futuro.
Commento
Lewis Cooper, Economist presso S&P Global Market Intelligence ha dichiarato: “Continua a diminuire a settembre l’attività edile italiana, concludendo il terzo trimestre con la peggiore prestazione dal secondo trimestre del 2020, visti i problemi inerenti al superbonus che pare abbiano pesato duramente sia sulla produzione che sulla domanda. Detto questo, l’ultimo crollo dell’attività edile è stato il più lento dell’attuale sequenza, aiutato in parte dalla riduzione più lenta dei nuovi ordini. A livello settoriale, l’attività dell’ingegneria civile ha continuato a diminuire ad uno dei tassi maggiori mai registrati dall’indagine, anche se qualche notizia positiva arriva dalla contrazione nettamente ridotta dell’attività edile residenziale e dal ritorno alla crescita dell’edilizia non residenziale. Un altro dato favorevole del PMI di settembre arriva dalla previsione delle aziende riguardo all’attività dei prossimi dodici mesi, che per la prima volta da giugno segna un valore ottimistico. Secondo i dati raccolti, tale ottimismo è stato principalmente causato dalla speranza della proroga del superbonus che potrebbe favorire la domanda. Detto ciò, la paura di una recessione e le preoccupazioni connesse agli aumenti dei prezzi energetici hanno continuato a pesare sull’ottimismo”.
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