Solidarietà su LinkedIn per la onlus VAMP: raccolta fondi per la lotta al Parkinson
Lavoratori di tutta Italia, uniamoci per la lotta contro il Parkinson. È questo l’appello che il talk New Normal Live, condotto da Filippo Poletti e Monica Bormetti, ha lanciato su Linkedin con mirroring su Facebook a Capodanno: ospiti i fondatori della onlus VAMP, rispettivamente Fabrizio Pisano, medico specialista in neurologia, direttore della riabilitazione neurologica del Policlinico San Marco di Zingonia (Gruppo San Donato), presso cui è stato creato da qualche mese un Centro multispecialistico per la diagnosi e la cura della malattia di Parkinson, e Roberto Miglio, insegnante di educazione fisica presso la scuola Maria Ausiliatrice di San Donato Milanese.
Nata nel 2021, la onlus VAMP (acronimo di “Valutazione e Assistenza Multispecialistica Parkinson”) ha sede a San Donato Milanese e si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la ricerca contro il Parkinson, malattia neurodegenerativa cronica progressiva, caratterizzata da un quadro clinico motorio e non. Tra i progetti sostenuti da tale iniziativa, in particolare c’è l’integrazione dell’approccio HEPAS (dall’inglese Healthy Eating education, Physical Activity programs, and Sleep hygiene promotion, cioè alimentazione sana, attività fisica e igiene del sonno) nelle cure primarie dei pazienti con Parkinson, valutando gli effetti clinici e gestionali e l’accettazione da parte dei pazienti e degli operatori sanitari.
L’età media di esordio della malattia di Parkinson – sottolinea il dottor Pisano – è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5% dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni. Prima dei 20 anni è estremamente rara. Sopra i 60 anni colpisce 1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l’età è superiore agli 85.
«L’organizzazione dei servizi specialistici – racconta Miglio, 53 anni, colpito da Parkinson – è caratterizzata da una certa eterogeneità. La diagnosi e la terapia della malattia di Parkinson e delle sindromi parkinsoniane costituiscono due momenti di elevata specializzazione clinica. Il primo approccio compete al medico di medicina generale, che in fase iniziale formula un’ipotesi diagnostica e negli stadi successivi effettua il monitoraggio clinico/farmacologico della malattia, in collaborazione con i livelli specialistici». Dai dati della letteratura internazionale risulta, tuttavia, che almeno il 20% dei pazienti non riceva una diagnosi corretta.
«Mai come quest’anno occorre unirsi per aiutarsi vicendevolmente – spiegano Poletti e Bormetti, rispettivamente giornalista e psicologa –. LinkedIn, community dei lavoratori, può fare tanto per chi deve affrontare il Parkinson. Per questa ragione nel corso della puntata di New Normal Live abbiamo chiesto alla rete di fare un versamento alla onlus VAMP sul conto corrente IT96R0323901600100000449064 intestato a “TRUST V.A.M.P. – ETS”. Da internet abbiamo voluto dire, ancora una volta, che l’unione fa la forza».