Smetti di sperare e comincia a fare
Spesso ci lamentiamo che le cose non vanno come vorremmo. Ci limitiamo a desiderare, a sperare in un nuovo risultato, ma non agiamo di conseguenza.
Se solo facessimo qualcosa, scopriremmo di poter raggiungere l’obiettivo.
Cosa serve allora per agire? Forse, di quel flash che trasforma il tuo pensiero da «sarebbe bello» in «è necessario». Funziona per tutto.
Racconta Chad Fowler, noto esperto di programmazione software:
“Ero a Tokyo con un gruppo di amici. Andammo tutti nel quartiere alla moda della città, il quartiere Harajuku. Volevamo comprarci quei favolosi vestiti per i quali il quartiere è famoso. Tra noi c’erano un paio di persone che adorano la moda. Dopo essere entrati e usciti da diversi negozi senza mai pensare seriamente di comprare qualcosa, io e un amico ci arrendemmo e restammo fuori ad aspettare mentre gli altri proseguivano lo shopping.
Così mi ritrovai a dirgli: “A me non importa nemmeno cosa mi metto. Tanto non sto bene comunque”. Credo mi avesse dato ragione.
Non ricordo, ma non è questo il punto. Il punto è che, non appena le ebbi pronunciate, quelle parole restarono sospese nell’aria come quando capita di dire qualcosa di super imbarazzante in una stanza rumorosa e si becca esattamente l’unico istante di silenzio in tutta la serata. Tutti ti guardano come un idiota. Ma stavolta ero io il critico di me stesso. Mi sentii pronunciare quelle parole e mi colpirono non per il contenuto ma per quel loro tono impotente.
L’ho sempre pensata così. È sempre stato questo il mio segreto nel lavoro.
Eppure mi trovavo lì, a parlare della parte probabilmente più importante della mia vita – la salute – come di qualcosa su cui non avevo alcun controllo. Avevo seguito la corrente per anni. Sperando in un risultato e restando ad aspettare che venisse da sé.
Ero l’ego fiacco e impotente che negli altri detesto.
Usa i dati
Dopo questa prima intuizione, il modo che mi consentì di prendere le decisioni giuste fu quella di usare i dati. Scoperto cos’era il tasso di metabolismo basale (BMR), cioè il tasso metabolico a riposo, mi stupì il numero di calorie che avrei dovuto assumere per conservare lo stesso peso. Era enorme.
Renderci conto di fare grossi errori è positivo: significa poter rimediare velocemente.
Fu così che persi 30 kg in 18 mesi.”
Misurare qualcosa è fondamentale.
Quello che si può misurare si può gestire, sosteneva Peter Drucker.
Ancorarci ai dati, da dove partiamo e vedere i progressi nei numeri che cambiano rende affascinante agire e ripetere e genera un circolo virtuoso.
Secondo Tim Ferriss, che descrive l’episodio della rivelazione di Chad Fowler, nel suo libro “4 ore la settimana”
ci sono 4 regole anti-fallimento, che funzionano come un’assicurazione contro le debolezze della natura umana:
1. Sii consapevole di ciò che non va
Spendi qualche minuto a chiederti: questa situazione funziona davvero? La mia impresa, il mio lavoro, il mio reddito, la mia salute, la mia vita personale…Cosa voglio migliorare? Aumentare il mio reddito? la mia reputazione? il mio tempo libero?…
2. Prendila come un gioco
Chiediti cosa succederebbe se…lavorassi due ore di meno ogni giorno? Delegassi di più? Trovassi degli automatismi nel flusso di cassa delle mie entrate economiche, delle mie attività?
3. Prendila come una gara
Se ci riesce Mario o Giovanna, che non sono certamente migliori di me, perché non dovrei farcela io…?
4. Prendila come qualcosa di limitato e momentaneo,
Solo per ora… anche detta “Tecnica del cucciolo”: quando entri in un negozio di animali e vedi un cucciolo meraviglioso…il commesso ti dice, portalo a casa e vedi come va…poi, se non ti piace, puoi riportarlo indietro…Quanti clienti riportano il cucciolo? Pochi, vero?
Quante volte devo ripetere qualcosa perché diventi automatico?
È difficile far leva ogni volta sull’auto disciplina. Funziona quello che diventa un automatismo.
Secondo l’esperienza del sito dei runner di Nike, e quella dei suoi iscritti, più di un milione e duecentomila persone che hanno corso per più di 200 milioni di chilometri, il numero magico è cinque.
Chi carica sul sito un paio di corse, forse sta solo facendo una prova. Ma chi inserisce dati di cinque corse è molto più probabile che continui a correre e a inserire i propri dati di performance. E’ ormai affascinato da quello che le informazioni caricate raccontano di lui o di lei.
I cambiamenti radicali sono difficili.
Spaventano. Eppure, basta un piccolo passo per cominciare. Ci basta fare qualcosa di nuovo cinque volte. Cinque allenamenti, cinque pasti sani, cinque di quello che vogliamo.
Quando sei in dubbio, fallo cinque volte.
La frase di oggi
«Siamo ciò che facciamo continuamente» Aristotele.