Secondo una nuova ricerca di Amazon, gli investitori attribuiscono alle startup un premio di valutazione del 18% per la sostenibilità

 Secondo una nuova ricerca di Amazon, gli investitori attribuiscono alle startup un premio di valutazione del 18% per la sostenibilità

Secondo una nuova ricerca indipendente di FTI Consulting, commissionata da Amazon, chi investe in startup nella fase Early-stage premia quelle con solide credenziali di sostenibilità. Gli investitori italiani di venture capital e private equity intervistati affermano che a queste aziende viene attribuito un premio di valutazione del 18%, a dimostrazione dell’opportunità che si presenta agli imprenditori che stanno puntando su prodotti e aziende più sostenibili. Le startup con una scarsa esperienza nell’ambito della sostenibilità, invece, potrebbero vedere la loro valutazione ridursi fino al 9%.[1]

Negli ultimi 12 mesi, due terzi degli investitori (69%) hanno richiesto maggiori dettagli sulle credenziali di sostenibilità delle startup in cui stanno investendo, citando i valori personali e gli impegni ESG (Environmental, Sustainability and Governance) della propria organizzazione come fattori trainanti.

A livello europeo, oltre la metà (52%) degli investitori sostiene di aver rifiutato un’opportunità di investimento in una startup negli ultimi 12 mesi a causa di preoccupazioni rispetto alle credenziali di sostenibilità dell’azienda. Alla domanda su cosa mancasse alle startup, gli investitori hanno citato le rassicurazioni sulla sostenibilità della logistica lungo tutta la catena di fornitura e sui processi di gestione responsabile dei rifiuti.

Sette investitori europei su 10 affermano che la mole di normative ESG attuali e future può costituire un deterrente per gli investimenti in startup focalizzate sulla sostenibilità. Per fare il passo successivo, la stragrande maggioranza degli investitori (84%) afferma che le startup hanno bisogno di un sostegno migliore per incorporare pratiche sostenibili dal punto di vista ambientale e l’81% sostiene che oltre la metà delle startup che conosce manca della tecnologia e del know-how giusti per operare in modo più sostenibile.

Questa ricerca arriva proprio quando Amazon e EIT Climate-KIC, l’hub per l’innovazione in materia di clima più importante in Europa, e WRAP, una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico, annunciano le 16 startup che, a fronte delle 1.500 domande ricevute, sono state selezionate per la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator.

I due moduli di Accelerator comprendono startup che stanno creando prodotti di consumo più sostenibili e, per la prima volta quest’anno, startup che sviluppano tecnologie per aiutare le imprese a riciclare i prodotti in modo più efficace ed efficiente. Sono state selezionate da una giuria di esperti del settore del venture capital e della sostenibilità e comprendono:

Tecnologie di riciclo

  • Descycle  (Regno Unito) – Società tecnologica per il trattamento dei metalli che sviluppa soluzioni innovative e a basso impatto utilizzando la chimica in modo rivoluzionario
  • Induo (Francia) – Un’azienda tecnologica per il riciclo tessile che trasforma i tessuti usati in capi d’abbigliamento nuovi di zecca
  • Matoha (Regno Unito) – Dispositivi di identificazione dei materiali che aiutano a differenziare i rifiuti in modo efficiente
  • Polyperception (Belgio) – Una piattaforma che fornisce un monitoraggio in tempo reale del flusso dei rifiuti end-to-end verso gli impianti di recupero dei materiali e della plastica
  • Sorted (Regno Unito) – Soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per aiutare le aziende di gestione dei rifiuti a smistare i loro materiali riciclabili
  • Terrawaste (Olanda) – Una tecnologia di riciclo chimico che trasforma i rifiuti plastici secchi, umidi e misti non riciclabili in materiali pregiati e a impatto zero
Prodotti di consumo
  • Bo (Regno Unito) – Un’azienda di e-scooter per la città con una tecnologia di guida all’avanguardia, che costruisce veicoli efficienti per i pendolari
  • FUNQ  (Spagna) – Una bevanda analcolica a base di sciroppo che consente a chiunque di trasformare l’acqua del rubinetto in un drink gustoso
  • Infinite Athletica (Spagna) – Un’azienda circolare di abbigliamento sportivo che trasforma i rifiuti in indumenti per lo stesso sport
  • Nimbi (Regno Unito) – Un rasoio compostabile che utilizza biomateriali rivoluzionari
  • Milky Plant (Regno Unito) – Un dispositivo che consente di creare il proprio latte vegetale in casa, riducendo la necessità di spedire cartoni
  • Open Funk (Germania) – Un frullatore da cucina sostenibile, ad alte prestazioni e compatto pensato per integrarsi con i barattoli in vetro
  • Papair (Germania) – Pluriball in carta riciclata che offre un’alternativa di imballaggio sostenibile
  • Seep (Regno Unito) – Spugne, panni e altri prodotti per la casa senza plastica
  • Tangle (Regno Unito) – Prodotti sostenibili per cani come collari, guinzagli e giocattoli
  • We Do Solar (Germania) – Un kit fotovoltaico smart che può essere installato sui balconi
Dott.ssa Kirsten Dunlop, CEO di EIT Climate-KIC: “Gli investitori prendono sempre più spesso decisioni basate sui dati di impatto e questo è un segnale importante per le aziende, che devono assumere un ruolo attivo nella trasformazione della società. Dotando le startup emergenti degli strumenti per misurare il loro potenziale di mitigazione del clima e sostenendo la loro capacità di pensare in modo sistemico, possiamo promuovere un cambiamento culturale critico nella mentalità aziendale, aiutando al contempo a costruire i dati solidi che possono indirizzare gli investimenti verso soluzioni climatiche trasformative e scalabili. All’EIT Climate-KIC siamo entusiasti di espandere l’Amazon Sustainability Accelerator, aiutando un numero crescente di imprenditori a raggiungere il loro massimo potenziale di impatto sul clima”.Harriet Lamb, CEO di WRAP: “Siamo orgogliosi di sostenere questi innovatori della sostenibilità nelle fasi iniziali della loro attività. Abbiamo bisogno di un approccio pionieristico allo sviluppo dei prodotti e delle infrastrutture per il riciclo. WRAP è entusiasta di far parte di questo acceleratore che mira ad aumentare gli investimenti nella tecnologia del riciclo e nei prodotti del futuro, contribuendo a guidare i progressi nel settore del riciclo, scoprendo e sostenendo soluzioni all’avanguardia”.

Amazon Sustainability Accelerator è un programma su misura di 12 settimane, studiato per aiutare i fondatori di startup ad affrontare le sfide associate all’avvio e all’ampliamento di un business sostenibile. Il programma prevede workshop virtuali e in presenza condotti da esperti, mentorship specializzata, un programma personalizzato e l’accesso a una rete di altri fondatori di startup a loro affini. Amazon e l’EIT Climate-KIC lavoreranno insieme per guidare i partecipanti ad Accelerator attraverso una Climate Impact Forecast, che contribuirà a valutare il potenziale impatto sul clima delle loro aziende e a studiare strategie per aiutarle a diventare ancora più rispettose dell’ambiente.

Inoltre, i partecipanti riceveranno una spinta dal punto di vista finanziario grazie a un contributo equity-free di €12.000 e all’assegnazione di Crediti AWS Activate dal valore pari a $25.000, che li aiuteranno ad accedere ai servizi di cloud computing, a incontrare e lavorare con i leader di Amazon e ad accedere a spazi lavorativi gratuiti presso le sedi di Amazon a Londra e Berlino. I partecipanti al programma Consumer Products riceveranno anche l’accesso gratuito ad Amazon Launchpad per un anno.

Dopo il programma Accelerator, tutte le startup avranno l’opportunità di presentare la loro attività a un pubblico di investitori esperti per ricevere aiuto a creare connessioni e a raccogliere ulteriori finanziamenti. Le startup che hanno preso parte all’Accelerator nella scorsa edizione hanno raccolto più di €5 milioni e hanno aumentato in media le vendite, su Amazon e attraverso altri canali, di oltre il 250% dopo la loro partecipazione al programma.


[1] FTI Consulting, società di consulenza e ricerca globale, ha condotto un sondaggio su n=509 intervistati che investono in startup come investitori professionali o a titolo personale, tra il 5 e il 10 aprile 2023, con più di 100 intervistati in ciascuna dei seguenti paesi: Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna. Chi investe a titolo personale dispone in media di 6,2 milioni di euro di patrimonio investibile, mentre chi investe a titolo professionale dispone in media di 2 miliardi di euro di patrimonio gestito dalla propria organizzazione.

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