Sbocciare nel caos: l’antifragilità come chiave per il successo delle PMI
Durante il lockdown ci siamo resi conto che per non essere fragili di fronte agli shock imprevisti non basta saper resistere, occorre uscirne più forti, solidi e consapevoli. Essere “antifragili”. È la forma più avanzata di saper reagire alle crisi e alzare il livello della nostra leadership, secondo Nasser Nicholas Taleb, economista e investitore. Vale in ogni settore del business, dell’economia, della finanza, della vita.
Nelle nostre PMI ci sono diverse azioni “antifragili” che un imprenditore può decidere e mettere in pratica, per ottenere un successo a lungo termine.
- Anticipa il mercato con Innovazione costante: innovare costantemente non solo per rispondere ma per anticipare le esigenze del mercato. Fai diventare le nuove tecnologie il perno del pensiero strategico e dell’azione di sviluppo di prodotti e servizi, senza attendere che vengano dai clienti richieste di soluzioni innovative. Amava dire Henry Ford, lanciando le prime auto sul mercato: “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, avrebbero risposto cavalli più veloci”.
- Diversifica prodotti e settori di attività: per rendere la tua impresa meno vulnerabile a shock nel tuo settore investi in diverse linee di prodotti e differenti mercati. È difficile, ma può contribuire a mitigare il rischio per la tua impresa. Vale anche diversificare gli asset e i canali di investimento, dagli immobili alle operazioni finanziarie, per ottenere fonti di reddito differenti.
- Utilizza veramente i feedback, soprattutto quelli che non ti piacciono: nessuno ama ricevere da un cliente un commento negativo. Ma, se sappiamo superare il fastidio immediato, ne possiamo ricavare preziose indicazioni per correggere il tiro. Anche Bill Gates sosteneva: “Il tuo cliente più insoddisfatto è la tua maggior fonte di apprendimento.” Non solo. Un imprenditore antifragile è raccoglie il feedback dei clienti e cambia quello che serve. Ascolta e valuta con attenzione le proposte che vengono dai dipendenti, i più vicini all’azione, che possono dare suggerimenti pratici per migliorare il modo con cui prodotti e servizi vengono realizzati e venduti.
- Crea una riserva di risorse: mantenere riserve finanziarie e un polmone di denaro, ad esempio per comprare materiali necessari alla produzione in un momento favorevole di mercato può aiutarti ad affrontare periodi di incertezza o difficoltà.
- Apprendi dalle crisi: essere antifragili significa trarre insegnamenti da situazioni di stress o shock, soprattutto quelle imprevedibili, come è stato per la pandemia e il lockdown, che Taleb chiama “Cigni neri”. Saper adottare rapide misure correttive di fronte ad un imprevisto funziona nel breve e nel medio termine, soprattutto se è condiviso con i tuoi soci, con i tuoi diretti collaboratori, con i tuoi team di lavoro.
- Favorisci autonomia e flessibilità organizzativa: crea una cultura aziendale che promuova l’autonomia e la flessibilità di tutti coloro che lavorano nell’impresa, precisando qual è il perimetro di decisione. Se chi lavora con te sa che può avere spazi di autonomia sarà in grado di reagire rapidamente a un imprevisto e maturerà una forma mentis più flessibile nell’affrontare le situazioni mutevoli e i cambiamenti del mercato.
- Costruisci collaborazioni e partnership: collabora con altre imprese, fornitori o competitor, per potenziare la catena del valore e aumentare le opportunità di crescita e resilienza, per accedere a risorse e competenze complementari e realizzare maggior valore per il cliente.
- Sperimenta in modo controllato: sperimentare nuove idee, introdurre tecnologie digitali, realizzare nuovi prodotti e servizi è vincente nel mondo dinamico in cui operiamo. Meglio se lo fai in modo controllato e graduale, per valutare i risultati passo dopo passo e apportare miglioramenti progressivi senza produrre traumi nell’intera attività.
- Promuovi cultura della responsabilità: una cultura di responsabilità all’interno dell’organizzazione incoraggiare i dipendenti a identificare problemi e suggerire soluzioni, contribuendo a un ambiente aziendale più reattivo e flessibile.
- Allenati a gestire il cambiamento: riguarda i vertici e tutte le persone ad ogni livello dell’organizzazione. Perché non sia solo una dichiarazione di principio significa il supporto di una formazione costante, dedicata all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. E scegliere il “problem solving” come unico atteggiamento accettabile. Il contrario del lamentarsi perché le cose non vanno, perché il carico di lavoro è eccessivo, perché il cliente non capisce, perché il capo è esigente, perché c’è troppo da cambiare…
In sintesi, le parole chiave della ripresa di settembre saranno: flessibilità costante, innovazione tecnologica, cambiamento come valore, apprendimento continuo.
Questo significa diventare “antifragili”. Riguarda noi stessi e le persone che lavorano con noi. Saper trarre il massimo vantaggio dalle sfide della complessità del mondo in cui viviamo, considerandole non minacce ma grandi opportunità.
La frase di oggi
“Qualunque cosa o persona tragga più vantaggi che svantaggi da uno shock, è antifragile. In caso contrario, è fragile”
Nassim Nicholas Taleb