Salari: la crescita rallenta ma rimane elevata in gran parte dell’Europa

 Salari: la crescita rallenta ma rimane elevata in gran parte dell’Europa

I dati di giugno dell’Indeed Wage Tracker, lo strumento proprietario di Indeed – portale numero uno al mondo per chi cerca e offre lavoro – che analizza la crescita delle retribuzioni pubblicizzate negli annunci riportati sul portale, suggeriscono che la crescita salariale su base annuale negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’area dell’euro si sia stabilizzata, ma a livelli diversi e con implicazioni molto differenti per le rispettive economie.

LA CRESCITA SALARIALE SEMBRA VOLGERE VERSO LA STABILIZZAZIONE PIUTTOSTO CHE CONTINUARE A DIMINUIRE

La crescita salariale annuale negli Stati Uniti a giugno è stata del 3,1% per il terzo mese consecutivo, mostrando segni di stabilizzazione al livello pre-pandemia. Se questa stabilizzazione continuerà nei prossimi mesi, sarà un segno che il mercato del lavoro statunitense si è riequilibrato con successo.

Nel Regno Unito, la crescita salariale annuale a giugno è salita al 7,0% dal 6,9% di maggio, appena al di sotto del picco del 7,1% nel 2023. Sebbene l’inflazione complessiva del Regno Unito sia in linea con l’obiettivo della Banca d’Inghilterra per la prima volta in tre anni, il tasso elevato di crescita salariale continua a preoccupare alcuni responsabili della politica monetaria, che temono sia indicatore di pressioni inflazionistiche interne sostenute.

Secondo l’Indeed Wage Tracker, la crescita salariale annuale nell’area dell’euro si è attestata al 3,7% a giugno, in calo rispetto al picco post-pandemia del 5,4%, ma in leggero aumento rispetto al 3,5% di marzo, aprile e maggio e ancora ben al di sopra del range pre-pandemia del 2% – 2,5%. La tendenza generale, ma non uniforme, al ribasso nell’area dell’euro riflette la natura scaglionata dell’adeguamento dei salari reali derivante dalla contrattazione collettiva in Europa. Questo in parte spiega anche perché la crescita salariale annuale nell’area dell’euro è stata sostanzialmente “piatta” dall’inizio del 2024, muovendosi in un intervallo ristretto tra il 3,4% e il 3,8%.

La stima di Indeed della crescita salariale nell’area dell’euro è una media ponderata per l’occupazione di sei Paesi – Germania, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Spagna – che insieme rappresentano circa l’80% dell’occupazione nell’area dell’euro. I trend recenti evidenziano differenze tra questi Paesi. La crescita salariale è stata stabile o in calo in Francia, Germania e Irlanda, ed è già a livelli pre-pandemia o vicino a tali livelli in questi paesi. In Italia, Paesi Bassi e Spagna, la crescita salariale è aumentata e rimane elevata rispetto alle medie pre-pandemia.

Per il secondo trimestre, sulla base dei dati mensili dell’Indeed Wage Tracker, disponibili poco dopo la fine di ogni mese, le proiezioni nell’area dell’euro variano tra il 4,3% e il 5,0%, a seconda che i dati sui salari negoziati siano inclusi o meno nel modello.

Pawel Adrjan, Director, Economic Research, Hiring Lab EMEA di Indeed commenta: “L’Indeed Wage Tracker mostra un graduale allentamento della crescita salariale nel corso del 2023 negli Stati Uniti e nell’area euro, seguito da una ripresa nel Regno Unito e da un certo appiattimento nell’area euro e negli Stati Uniti nel secondo trimestre del 2024.

Le nostre proiezioni, basate sui salari pubblicizzati rilevati dal nostro tracker e su informazioni aggiuntive relative agli accordi di contrattazione collettiva, suggeriscono che la crescita su base annua della retribuzione per dipendente nei cinque grandi paesi dell’area euro monitorati sarà del 5,0% nel secondo trimestre, al di sotto del picco post-pandemia del 5,1% nel 2023, ma ancora elevata rispetto alla media del 2,2% del 2019. La nostra previsione attuale supporta quindi le aspettative della BCE secondo cui la crescita della retribuzione per dipendente per l’area euro nel suo complesso sarà in media del 4,8% durante il 2024, un valore piuttosto elevato”.

Immagine di freepik

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