Rilanciare il SSN con il supporto di Casse, Mutue e CSR: il ruolo essenziale delle PMI per una Sanità sostenibile
Il dibattito sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in Italia si muove tra posizioni opposte, alcune fortemente critiche e altre di difesa, ma tutte giustificabili se lette con attenzione.
Da un lato, molti criticano l’insufficienza dei fondi pubblici per rispondere ai crescenti bisogni della popolazione, sempre più anziana e vulnerabile. Liste di attesa, rinuncia alle cure, personale sanitario in fuga, le evidenze più critiche.
Dall’altro, i sostenitori del sistema attuale sottolineano che i finanziamenti non sono mai stati così elevati in valore assoluto, un dato che dimostrerebbe l’impegno pubblico nella sanità.
I numeri aiutano a comprendere la complessità:
nel 2024, il finanziamento pubblico per la sanità si attesta al 6,4% del PIL, inferiore sia alla media europea del 6,8% sia ai livelli di Francia e Germania, che investono oltre il 10% del PIL.
Inoltre, la spesa pro capite in Italia è di 3.574 dollari, circa 1.000 dollari in meno rispetto alla media dei Paesi dell’Eurozona.
Questa discrepanza evidenzia come, pur con stanziamenti nominali crescenti, il SSN sia ancora lontano dal poter sostenere in modo adeguato la domanda di servizi sanitari, aggravato dall’inflazione e dal costo crescente delle prestazioni.
Secondo Walter Galbiati di La Repubblica Affari & Finanza (28-10-2024) l’apparente paradosso risiede proprio nel divario tra il bisogno reale e i fondi disponibili, che risultano insufficienti quando rapportati al PIL e al costo reale della sanità.
Da qui l’importanza del contributo delle casse assistenziali e mutue, che offrono supporto al SSN e lo alleggeriscono in favore di chi ha maggiore bisogno.
Mediobanca nel suo report sulle cliniche private (5-6-2024) evidenzia come l’aumento delle polizze sanitarie private (crescita annua del 10,6% nel 2023) e l’impegno delle aziende nel welfare possano migliorare l’accesso alla sanità senza gravare ulteriormente sul pubblico.
L’Osservatorio CERGAS Bocconi aggiunge che, mentre Germania e Francia dedicano una quota significativa del loro PIL alla sanità pubblica, l’Italia resta indietro, investendo proporzionalmente meno rispetto alle economie più avanzate. Secondo Cergas, il coinvolgimento attivo del secondo pilastro del welfare, composto da casse e mutue, è indispensabile per sostenere il SSN.
I dati di Istat e Corte dei Conti confermano questo quadro: la spesa pro capite italiana è ancora inferiore rispetto alla media dell’Eurozona, lasciando un ampio margine per un #welfareintegrato che affianchi il sistema pubblico.
Queste fonti convergono sulla necessità di un approccio più inclusivo e integrato, in cui il contributo del secondo pilastro del welfare sia sostenuto dalle nostre Medie Imprese e PMI essenziali per garantire un sistema sanitario equo e sostenibile.
Le casse di assistenza sanitaria e le mutue, insieme a una #CSR responsabilità sociale d’impresa più diffusa, soprattutto nelle #PMI, possono infatti aiutare a riequilibrare il sistema, mantenendo il principio di Benessere Equo e Sostenibile (BES) e preservando la salute come diritto accessibile a tutti.
Player del Secondo Pilastro – come ASSIDIM – mettono a disposizione delle PMI soluzioni al vertice della qualità nel rispetto della sostenibilità economica https://www.assidim.it/sei-una-pmi/
Sviluppo Associativo ASSIDIM