Resto al Sud: nel mese di ottobre boom di progetti
Sono 891 gli aspiranti imprenditori che nel mese di ottobre hanno presentato il loro progetto d’impresa a Invitalia per chiedere le agevolazioni di Resto al Sud. Si tratta di un risultato eccezionale, mai registrato fino ad ora, nemmeno all’avvio dell’incentivo: a gennaio 2018, infatti, a fronte dell’apertura dello sportello per la presentazione delle domande, il numero delle richieste di agevolazione era risultato di poco superiore alle 700 unità.
I risultati complessivi dell’incentivo sono altrettanto soddisfacenti: ad oggi sono stati già approvati 6.519 progetti di startup o di sviluppo d’impresa, per 443 milioni di euro di investimenti attivati e una ricaduta lavorativa pari a quasi 25.000 nuovi occupati. E’ da sottolineare il contributo offerto dagli intermediari creditizi allo strumento agevolativo e alla sua efficacia: i prestiti già concessi dalle banche ammontano a 192 milioni di euro, 132 dei quali già erogati in anticipazione alle imprese Resto al Sud, così da consentire loro di realizzare gli investimenti senza dover contare sulle disponibilità finanziarie delle compagini proponenti.
Le recenti modifiche normative – dall’incremento al 50% del fondo perduto sull’investimento (originariamente pari al 35%), all’istituzione di un ulteriore contributo, anch’esso da non restituire, a copertura del fabbisogno di circolante delle imprese finanziate – hanno sicuramente concorso a determinare un aumento così consistente delle richieste. Già nel bimestre agosto-settembre 2020, si era registrato un incremento dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2019, a conferma della natura anticiclica e anticrisi dello strumento agevolativo.
Negli ultimi mesi, inoltre, si è ulteriormente consolidata la partnership con i soggetti territoriali impegnati ad accompagnare i processi di sviluppo locale e di allargamento della base imprenditoriale delle regioni in ritardo di sviluppo, a partire dal protocollo d’intesa sottoscritto con la Fondazione con il Sud e dalle nuove collaborazioni attivate con gli atenei meridionali. Per quanto riguarda questi ultimi, si segnala in particolare la prossima tappa dell’Hackathon Tour Resto al Sud presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna e l’iniziativa promossa con l’Università di Salerno, che ha portato all’apertura di uno sportello “Crea Impresa” complementare alle attività solitamente svolte dagli uffici placement dell’Ateneo, rivolto ai laureati/laureandi interessati ad avviare percorsi autoimprenditoriali.
Il protocollo d’intesa con la Fondazione con il Sud – e con tutte le fondazioni di comunità e con le principali organizzazioni non profit meridionali – consentirà invece di rapportarsi, in maniera sempre più efficace e attraverso la consulenza gratuita assicurata dagli enti coinvolti nel protocollo, ad un altro target di domanda, costituito da lavoratori irregolari, soggetti espulsi dal mercato del lavoro a seguito della crisi epidemiologica, gruppi di progetto nati nell’ambito di esperienze associative e di privato sociale, migranti, etc.