Qual è il percorso che le imprese devono seguire per massimizzare il valore aggiunto dell’Intelligenza Artificiale
Grazie all’improvvisa popolarità dell’AI generativa e del fenomeno GPT, i membri dei consigli di amministrazione delle aziende stanno acquisendo sempre più consapevolezza sul potenziale di trasformazione che questa tecnologia rappresenta oggi, indipendentemente dal fatto che ne comprendano o meno le diverse sfumature e complessità. Agli amministratori delegati, infatti, viene chiesto non se stanno agendo, ma cosa stanno facendo per trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale e quanto velocemente possono intervenire per migliorare e ampliare gli obiettivi aziendali.
Mentre i leadership team si affannano per delineare posizioni a livello aziendale che coprano sia la strategia che l’esecuzione, a molti non è ancora chiaro in che modo l’Intelligenza Artificiale possa portare valore all’interno dell’azienda o come possa avere un impatto diretto sugli obiettivi di business. Tuttavia, per alcune organizzazioni, l’AI sta rapidamente diventando un aspetto integrante della strategia aziendale, sostenuta da visione, opportunità e gestione del rischio.
Per calmare il caos attuale e impostare una rotta corretta per l’integrazione dell’AI, le organizzazioni che intendono capitalizzare l’opportunità di business devono seguire alcune raccomandazioni.
Valutare la predisposizione dei dati per l’AI
In poche parole, l’AI non può essere un successo senza dei dati validi. Infatti, l’Intelligenza Artificiale inizia e finisce con dati affidabili, governati e accurati. Raggiungere questo “stato di nirvana dei dati” è una sfida enorme per le organizzazioni. Per questo raccomando sempre alle aziende di valutare innanzitutto quanto i dati che hanno a disposizione siano adatti per essere inseriti nei modelli di AI. Se non sono pronti, bisogna considerare di investire in pratiche e protocolli per garantire che i dati possano essere predisposti a questa tecnologia. Una revisione periodica delle pratiche di raccolta dei dati è una buona prassi quando si parla di AI: ciò può garantire che l’integrità dei dati migliori e si espanda nel tempo.
La verifica della predisposizione dei dati all’intelligenza artificiale può riguardare ogni aspetto, a partire da dove si trovano fino a come vengono utilizzati e quali sono i processi per raccoglierli, archiviarli e analizzarli. Occorre inoltre considerare chi ha accesso, a quale livello e come vengono gestiti durante il loro intero ciclo di vita. Una volta compresa la loro gestione, è necessario esaminare anche gli ultimi fattori, probabilmente i più importanti: qualità, privacy, sicurezza e conformità normativa.
Identificare le aree in cui impiegare l’AI in modo strategico
La natura rivoluzionaria e il potenziale innovativo che l’AI sta portando a livello aziendale impongono alle organizzazioni un approccio accurato e ponderato nei confronti di questa tecnologia. L’Intelligenza artificiale, infatti, rappresenta un enorme potenziale per aumentare i ricavi, ridurre i costi e migliorare la produttività, aiutando al contempo le aziende a gestire i rischi in modo più efficace.
Le aree identificate come adatte all’impiego dell’intelligenza artificiale devono tenere conto, e in molti casi guidare, quelli che sono i pilastri della strategia aziendale. L’ideale è che esistano dati affidabili e accurati a supporto di questi casi d’uso, perché è proprio in questi casi che si può realizzare il massimo valore. Ecco altre domande di partenza che i leader aziendali devono porsi e a cui devono rispondere quando identificano le aree in cui impiegare l’AI in modo strategico: qual è l’opportunità di business più fruttuosa che abbiamo al momento? Abbiamo le risorse, le capacità e le infrastrutture per sfruttarla e mantenerla? Quale rischio competitivo presenta questa opportunità? Come si misurerà il successo?
Crescente consapevolezza da parte di tutta l’organizzazione
Consentire ai dipendenti di partecipare al viaggio verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale di un’azienda è un ottimo modo per creare sostenitori e abbattere le barriere alla sua adozione. Ciò deve essere innanzitutto radicato in una cultura che valorizzi la crescita e la sperimentazione senza ripercussioni in caso di fallimento, concentrandosi sui guadagni di produttività che l’AI può apportare, invece di alimentare la paura che questa possa sostituire la forza lavoro.
Una volta che i piani sono stati messi in atto ed è stata messa a terra una strategia, spetta ai leader aziendali comunicare il cambiamento e spiegarne le opportunità e le possibilità di trasformazione che l’implementazione dell’AI può presentare. Un approccio efficace che ho visto adottare da alcune aziende è la creazione di un team AI inter-funzionale. In questo modo, i componenti del team possono diventare i leader del cambiamento all’interno dei propri reparti. Potrebbe essere necessario apportare alcune modifiche strutturali, ma la collaborazione tra colleghi spesso stimola il desiderio di cambiamento nei dipendenti.
Riorientare il business per aumentare il valore
L’intelligenza artificiale è diventata una delle più importanti opportunità di crescita per le imprese moderne. Sta ridisegnando l’azienda del presente e del futuro e sta interessando praticamente tutti i settori. Le aziende di tutti i tipi e dimensioni devono prendere subito provvedimenti per avviare la loro strada verso l’AI, sia che l’implementazione vera e propria sia un obiettivo a breve o a lungo termine. Le trasformazioni dell’AI non avvengono da un giorno all’altro e ogni azienda deve adottare oggi le misure necessarie per assicurarsi di avere la possibilità di massimizzarne il potenziale in futuro.
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Head of AI di Qlik