Premio GammaDonna 2022: Claudia Persico, Persico Group, è l’imprenditrice più innovativa dell’anno
Sempre più innovative e disposte ad investire nel digitale e nella sostenibilità. Sono le imprenditrici salite sul palco dell’Italian Tech Week alle OGR Torino, in occasione del Premio GammaDonna che dal 2004 valorizza i talenti dell’imprenditoria femminile. Confermando quanto indicato nel V Rapporto Unioncamere sull’imprenditoria femminile, secondo cui durante la ripresa post pandemia sono state proprio le imprese al femminile a spingere di più sugli investimenti nel digitale (+14%) e nel green (+12%), il Premio ha voluto riconoscere la visione e il coraggio delle donne che guidano imprese che investono sul futuro.
La 14a edizione ha incoronato Claudia Persico, CEO & Rotational Director della multinazionale Persico Group, per aver contribuito a orientare le strategie di crescita del Gruppo verso un deciso salto produttivo improntato alla neutralità tecnologica, alla sostenibilità ambientale ed all’economia economia circolare, investendo ulteriormente in processi per la drastica riduzione dei consumi e l’utilizzo di fonti rinnovabili in settori come l’automotive, l’aerospazio, la nautica, l’urban mobility e l’ingegneria biomedica.
Insieme a Claudia Persico, sul palco dell’Italian Tech Week sono state premiate anche Danila De Stefano (Unobravo) che si è aggiudicata il “Giuliana Bertin Communication Award“, Chiara Petrioli (WSense) che ha vinto il “Women Startup Award” powered by Intesa Sanpaolo Innovation e Martina Capriotti (Mirta) a cui è andata la prima edizione dell’“Assist Digital Award”.
“Mai come in questo momento c’è bisogno di sostenere e valorizzare il coraggio e la visione delle donne imprenditrici – ha commentato Valentina Parenti, Presidente GammaDonna. – Le storie delle 50 imprese selezionate, e ancor più delle sette finaliste, confermano il potenziale e il talento che le donne possono mettere in campo per un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, portando in dote competenze sempre più tecniche e scientifiche.”
CHI È LA VINCITRICE
Neutralità tecnologica, sostenibilità ambientale, economia circolare: le sfide dell’imprenditrice della multinazionale bergamasca dove è nata Luna Rossa. Claudia Persico è CEO & Rotational Director di Persico Group, nata come piccola modelleria in una cantina e diventata in poco tempo una rinomata multinazionale italiana con quartier generale a Nembro (Bergamo) e sedi in tutto il mondo. L’azienda di famiglia nasce nel 1976 e realizza stampi, presse, impianti e soluzioni completamente automatizzate per diversi settori ad alta tecnologia. L’ultima sfida di Claudia riguarda il green. La forte attenzione alla neutralità tecnologica e alla sostenibilità ha portato Persico a ridurre drasticamente i consumi e utilizzare fonti rinnovabili: un esempio ne è SMART H2 – macchinario a riscaldamento elettrico in grado di realizzare, attraverso il processo rotazionale, la struttura interna dei serbatoi per lo stoccaggio dell’idrogeno – che Claudia sta lavorando per rendere completamente automatizzato, in collaborazione con colossi del mondo automotive. Dopo la consacrazione nel settore nautico a seguito della realizzazione delle imbarcazioni in carbonio di Luna Rossa per l’ultima Coppa America, tra gli obiettivi futuri c’è il posizionamento nei settori aerospace e urban mobility. E un ulteriore passo avanti nella sostenibilità attraverso il riciclo delle materie prime di scarto, sulla scia della business unit Marine che già utilizza gli scarti del composito per realizzare protesi sanitarie.
IL PREMIO GAMMADONNA
“Aver ottenuto questo riconoscimento è come trovarsi sulla vetta di una montagna. – ha dichiarato Claudia Persico – Una vittoria che fortifica il mio credo nella leadership gentile, capace di guidare l’impresa nel cambiamento attraverso l’innovazione. Ma non dobbiamo mai dimenticare quanto allenamento, sforzo e tempo sono serviti per raggiungerla. Per le imprenditrici che hanno visione, che credono in un nuovo modello di sviluppo e puntano fortemente su questo, c’è sempre una nuova montagna da scalare. Oggi sono qui perché non ho mai voluto mollare: bisogna sempre trovare il modo per raggiungere i propri obiettivi e immaginarsi nuove vette, perché assaporiamo meglio le conquiste se hanno richiesto impegno e dedizione.”
WOMEN STARTUP AWARD powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center
Vince il riconoscimento di Intesa Sanpaolo Innovation Center assegnato alla startupper più innovativa Chiara Petrioli – partner & CTO WSense – eccellenza internazionale nella frontiera dell’Internet of Underwater Things (IoUT), che sviluppa tecnologie per connettere e monitorare il mondo sottomarino per uno sviluppo sostenibile della blue economy. “Il Premio GammaDonna offre un punto di vista privilegiato sull’imprenditoria femminile innovativa del nostro Paese e le tendenze che la caratterizzano – ha affermato Vincenzo Antonetti, Head of Network Development of Innovation, Intesa Sanpaolo Innovation Center – Le ultime edizioni, in particolare, hanno evidenziato una significativa crescita in settori come l’ICT e il deep-tech, grazie al maggior numero di donne che nelle università, nei centri di ricerca e nelle imprese scelgono di intraprendere percorsi formativi e lavorativi legati alle materie STEM”.
GIULIANA BERTIN COMMUNICATION AWARD
Vince lo speciale riconoscimento di Valentina Communication (ideatrice del Premio) istituito in memoria della sua fondatrice e assegnato all’imprenditrice che si è distinta nel campo della comunicazione online e offline, Danila De Stefano – founder & CEO Unobravo – la startup che ha “normalizzato” il tema della salute mentale e diffuso consapevolezza sull’importanza del benessere psicologico, traghettando la psicoterapia nel mondo digitale. Per Marco Parenti CEO di Valentina Communication “abbiamo voluto premiare lo stile di comunicazione di Unobravo: un mix autorevole di scienza, ironia e “buzzing”, grazie al quale ha superato lo stigma che circonda il ricorso alla psicoterapia, consentendo a oltre 50mila persone di prendersi cura della propria salute mentale”.
ASSIST DIGITAL AWARD
Vince l’Award per il “Digital with purpose”, Martina Capriotti – cofounder Mirta – che, con l’obiettivo di rivoluzionare il settore moda, ha creato la showroom digitale dedicata alle boutique e alle piccole realtà artigiane locali che creano prodotti di alta qualità, unici e sostenibili. Come sottolinea Francesca Gabrielli, CEO di Assist Digital “In pochissimi anni, Martina Capriotti ha reinventato il proprio modello di business portando immediato valore economico, assumendo oltre 60 persone dall’inizio del suo percorso e portando valore agli artigiani locali. L’evoluzione del business, messa in atto con il digitale, riflette la scommessa dell’imprenditrice su un futuro in cui, nel mondo della moda, saranno protagoniste le piccole realtà artigiane locali; ed è per questo sguardo al futuro e agli immediati benefici per le comunità locali che abbiamo voluto premiare Mirta”.
L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN ITALIA
Secondo il V Rapporto Unioncamere sull’imprenditoria femminile (dati Osservatorio sull’Imprenditoria femminile di Unioncamere – giugno 2022), il mondo delle imprese femminili conta 1 milione e 345mila attività, il 22,2% del totale delle imprese italiane, con una forte diffusione nel Mezzogiorno (il 36,8% delle imprese guidate da donne opera in queste regioni). Il confronto con lo scorso anno mostra un incremento soprattutto nell’industria (+0,3%) e nei servizi (+0,4%), tra le società di capitali (+2,9%), nel Mezzogiorno (+0,6%), tra le imprese straniere (+2,6%). Più giovani donne scelgono la via dell’impresa: le imprese giovanili femminili under 35 sono il 10,5% del totale delle aziende condotte da donne (141.360) contro il 7,6% sull’insieme delle imprese maschili. Nel primo trimestre 2022 le donne hanno dato vita a 1.840 startup innovative (12,6% del totale): è sul fronte dell’innovazione e del green che l’imprenditoria femminile dà il meglio di sè. Come indicato nel rapporto “la ripresa post pandemia ha convinto un ulteriore 14% di imprese femminili ad iniziare ad investire nel digitale (a fronte dell’11% delle aziende maschili) e un 12% a investire nel green (contro il 9%). A queste si aggiunge, in misura equivalente alle imprese non femminili, un 31% di aziende che ha aumentato o mantenuto costante gli investimenti in tecnologie digitali in questi anni, e il 22% che ha fatto altrettanto nella sostenibilità ambientale (contro il 23% delle altre imprese). Le donne d’impresa, quindi, si sono lanciate nella duplice transizione che le politiche europee sostengono con forza e che rappresenta il core del PNRR italiano. Ma non senza difficoltà. La metà delle imprese femminili, infatti, ha interrotto gli investimenti o addirittura esclude di volerli avviare nel prossimo futuro”.
CHI SONO LE VINCITRICI DEGLI AWARD
WOMEN STARTUP AWARD powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center
L’INTERNET DEGLI ABISSI
Chiara Petrioli – WSense [Roma]
La sfida dell’internet degli abissi: utilizzare i big data subacquei per conservare gli ecosistemi e ottimizzare i processi produttivi per uno sviluppo sostenibile della blue economy.
Ingegnera informatica e ricercatrice, dopo anni trascorsi all’estero, Chiara Petrioli rientra in Italia dove dà vita a WSense, spinoff della Sapienza di Roma che sviluppa tecnologie per connettere e monitorare il mondo sottomarino, e che diventa in breve eccellenza internazionale nella frontiera dell’Internet of Underwater Things (IoUT). Con un gruppo di giovani talenti Chiara individua nuove modalità per costruire reti wireless subacquee attraverso onde acustiche e reti di sensori che consentono di connettere gli oceani, scambiare informazioni tra i due mondi, ricevere dati dalle profondità marine in tempo reale: in poche parole, l’internet degli abissi! Un’idea brevettata che ha portato al kick-off di WSense nel 2017 che oggi conta circa 40 addetti tra Italia e Norvegia e opera nei settori: energia, monitoraggio ambientale, acquacoltura sostenibile, monitoraggio delle infrastrutture critiche. Prorettrice dell’ateneo romano con delega all’incubazione di impresa, le sue innovazioni sono state raccontate anche dalla CNN, dal National Geographic e dalla BBC, e le sono valse un posto nella lista “top 2% world scientists” della Stanford University.
GIULIANA BERTIN COMMUNICATION AWARD
PSICOTERAPIA PER TUTTI ON LINE
Danila De Stefano – Unobravo [Napoli]
La startup che ha “normalizzato” il tema della salute mentale e diffuso consapevolezza sull’importanza del benessere psicologico, traghettando la psicoterapia nel mondo digitale.
Nel 2019, a soli 26 anni, Danila De Stefano ha l’intuizione di creare Unobravo: ideata inizialmente per sostenere gli expat italiani residenti all’estero, la startup diventa presto un punto di riferimento per la terapia online in lingua italiana. L’idea di business si sviluppa a partire dal desiderio di sfruttare l’innovazione tecnologica per abbattere lo stigma sui temi di salute mentale e rendere la psicoterapia accessibile a tutti, offrendo un servizio di estrema qualità ad un costo calmierato. Per due anni Danila lavora come psicologa online, raccogliendo informazioni e dettagli sulle reali esigenze dei pazienti e sulle peculiarità della terapia online lato professionista. Con Unobravo, attraverso la creazione di un algoritmo di matching, riesce a risolvere un altro problema: fornire il professionista più adatto a ciascun paziente. Oggi i professionisti accreditati che lavorano all’interno della piattaforma sono oltre 2.000 e i pazienti oltre 50.000. Nel futuro Danila punta al rafforzamento della presenza sui mercati europei e all’ottimizzazione del prodotto tecnologico.
ASSIST DIGITAL AWARD
SHOOWROOM MONDIALE PER IL FASHION LOCALE
Martina Capriotti – Mirta [Milano]
La scommessa su un futuro in cui i protagonisti del mondo della moda siano le boutique e le piccole realtà artigiane locali che creano prodotti di alta qualità, unici e sostenibili.
Dopo anni trascorsi nella consulenza in Asia, nel 2019 la romagnola Martina Capriotti decide di fare il salto e fonda con il socio Ciro Di Lanno la showroom digitale Mirta, con l’obiettivo di rivoluzionare il settore moda, facendo sì che artigiani esperti e proprietari di boutique riescano a globalizzarsi pur mantenendo la propria natura locale, e digitalizzando un mercato che vale 450B a livello globale e di cui meno del 10% è digital. Con un team di 60 persone, di cui il 75% donne, oggi Mirta conta più di 400 brand che raggiungono oltre 20.000 clienti in 60 Paesi. Il futuro che Martina si immagina è un’azienda in continua evoluzione e all’avanguardia, ma sempre fedele alla mission originaria: quella di contribuire a preservare la diversità che da sempre caratterizza il mondo della moda, garantita da comunità locali che tramandano di generazione in generazione tradizioni e prodotti, invece che produrre in serie per grandi marchi. Un mondo più sostenibile, che produce solo il necessario e lo fa senza sprechi.