Porsche Consulting: la digitalizzazione può aiutare a diminuire le emissioni globali del 15%
Quaranta leader d’impresa riuniti al MADE 4.0, Competence Centre Industria 4.0, per discutere di sostenibilità in un evento promosso da AICEO, l’Associazione Italiana CEO in collaborazione con Porsche Consulting, che presiede il tavolo di lavoro dedicato alla sostenibilità ambientale.
Un momento di confronto e analisi a distanza di un anno dalla presentazione dei risultati della ricerca condotta dalla società di consulenza di Stoccarda sulla rilevanza strategica della sostenibilità ambientale. Lo studio aveva evidenziato che solo il 29% dei CEO aveva una visione forte sul ruolo della sostenibilità nel futuro aziendale, mentre il 71% era focalizzato sulla performance corrente. Cosa è cambiato?
“È ormai evidente e supportato anche dai mercati finanziari che la sostenibilità ambientale insieme a quella sociale sono conditio sine qua non per lo sviluppo futuro delle imprese – ha affermato in apertura Paola Corna Pellegrini, presidente dell’associazione AICEO – È altrettanto vero – continua Corna Pellegrini – che la trasformazione digitale e tecnologica saranno sempre più potenti acceleratori di una crescita sostenibile, per questo come AICEO ci siamo impegnati ad accrescere la consapevolezza attraverso 6 tavoli di lavoro ispirati agli SDGs dell’agenda universale 2030”.
“La digitalizzazione può aiutare a diminuire le emissioni globali del 15%. – Ha dichiarato Josef Nierling AD Porsche Consulting in Italia nello speech di apertura – Attraverso tre elementi chiave, simulazione, connettività e data analytics, si può contemporaneamente ottenere una performance aziendale superiore e minor consumo di risorse, garantendo una crescita prospera e sostenibile delle nostre imprese”.
La scelta di MADE 4.0 come location dell’evento non è casuale: vuole sottolineare il ruolo chiave delle tecnologie a supporto della crescita sostenibile e il sostegno che il Competence Center offre alle imprese italiane sulle tematiche della trasformazione digitale. Ad oggi 3,3 milioni di euro è la cifra investita per la realizzazione di 97 progetti a cura del centro di competenza e 148 il numero dei corsi di training a cui hanno partecipato più di 1000 imprese.
Marco Taisch, presidente di MADE ha aggiunto: “Il nesso tra digitalizzazione e sostenibilità è sempre più evidente e dimostrato. Oggi grazie all’evento di AICEO abbiamo potuto approfondire questa tematica con i CEO delle aziende partner dell’associazione, ma soprattutto abbiamo dato una prova concreta di come il Competence Center sia attivo e strutturato per dare supporto alle imprese nel percorso di trasformazione digitale. Il dialogo tra MADE 4.0 e le associazioni fa sì che queste tematiche rimangano in cima alla lista delle priorità delle imprese italiane”
Al fine di contribuire allo spirito di scambio e condivisione di esperienze per generare idee, innovazione e visioni sul futuro si è aperta poi una tavola rotonda moderata da Daniele Napoleoni, Associate Partner Porsche Consulting che ha presentato Aeroporti Bologna, PraxiConsulting, Estendo e Best Western Italia.
“Negli ultimi anni l’attenzione alla sostenibilità è cambiata, soprattutto per quanto riguarda il tema energia. Non si tratta solo di rispettare gli obiettivi ESG, ma anche di fornire un’autovalutazione coerente con la propria produzione. Il consumo delle risorse idriche e il risparmio energetico sono parte integrante degli hotel di nuova generazione” – ha ricordato la Presidente di Best Western Italia, Sara Digiesi.
“Nel settore B2C sono già state applicate delle strategie sostenibili, ma nel mercato B2B c’è ancora molto lavoro da fare. Non basta lasciare tutto in mano all’area marketing e comunicazione delle imprese, bisogna applicare queste competenze anche alla realtà della produzione, rispettando tutti i parametri della misurabilità” – ha integrato Andrea Vivi, esperto di certificazioni di sostenibilità e CEO di PraxiConsulting.
Una prospettiva interessante arriva poi dal talk dedicato alle start-up presieduto Davide Buccheri, Innovation Manager Director CDILabs, in cui sono stati presentati i casi delle italiane J4energy e EnergyDome.
“Ci siamo resi conto che il mondo della decarbonizzazione dell’ambito energetico e dell’ottimizzazione dei costi utilizzava un approccio tradizionale. – ha proseguito Filippo Lazzarin, CEO di J4energy – Abbiamo così definito un sistema che sia in grado di includere l’incertezza in maniera intrinseca. Il nostro obiettivo è fornire alle aziende delle indicazioni ad hoc al fine di ridurre i costi e ottenere una sicurezza energetica.”
Ha concluso il talk Claudio Spadacini, socio fondatore e CEO di EnergyDome: “La nostra realtà sta affrontando una fase importante del suo progetto di crescita grazie al sostegno del mercato dei capitali, oggi più che in passato attento ad iniziative che permettano non solo lo sviluppo di tecnologie scalabili ma anche un ritorno dell’investimento più tangibile e definito”.