Porsche Consulting: come progettare catene del valore resilienti
Un’industria resiliente, sostenibile e umano-centrica, questo il tema della terza tappa di avvicinamento a SPS Italia, la fiera punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano dell’automazione e del digitale per l’industria. Porsche Consulting apre i lavori all’Ecoarea Better Living di Cerasolo evidenziando gli effetti della carenza di materie prime e della volatilità dei prezzi. A ciò si sovrappongono le tensioni geopolitiche internazionali e il decoupling che, creando via via scenari complessi e inaspettati, producono effetti rilevanti sulle catene del valore globali.
“È necessario progettare la resilienza” – ha affermato dal palco di Rimini Francesco Leoni, partner Porsche Consulting – “Oggi la resilienza delle supply chain si costruisce già a cominciare dal design del prodotto, valutandone tutte le componenti e i rischi, e puntando su potenziali ridondanze di fornitura e flessibilità. Quest’ultimo è quell’elemento essenziale nella catena del valore che garantisce la continuità del business” – conclude Leoni.
La società di consulenza strategica affiliata alla nota casa automobilistica di Stoccarda affronta il fenomeno diffondendo gli strumenti e le soluzioni necessari per superare una delle più grandi crisi di fornitura che il settore abbia mai affrontato, lavorando alla rigenerazione della supply chain per garantire la crescita del business.
Lo studio presentato da Porsche Consulting evidenzia un quadro di riferimento in grado di aiutare le imprese a definire la corretta strategia di gestione delle catene del valore e lo sviluppo tecnologico necessario per affrontare le sfide presenti e future in maniera strutturata. Nello specifico, il modello proposto ha otto campi d’azione e viene spiegato con esempi tangibili tratti dall’ecosistema dei semiconduttori. La trasparenza e la gestione del rischio sono i primi passi per affrontare in modo efficace l’incertezza.
Dallo studio emerge che gli OEMs – Original Equipment Manufacture del settore automobilistico avrebbero potuto ridurre le perdite di produzione collaborando più strettamente con l’industria di semiconduttori. Nel breve termine la risposta è un’accresciuta gestione della complessità in capo agli OEMs, in modo tale da ottenere un maggiore controllo sulla tecnologia e sugli acquisti. La chiave per la sicurezza delle forniture a lungo termine sarà invece l’approvvigionamento diretto dei semiconduttori, che attualmente è praticato da pochissimi.
A un livello successivo si dovrà giungere alla personalizzazione dei semiconduttori, attraverso partnership di sviluppo congiunto con i fornitori per generare maggiori benefici tecnologici ed economici per entrambi. Con questo approccio si passerà dal garantire la sicurezza dell’approvvigionamento del prodotto al semiconduttore come elemento di vantaggio competitivo.
Per approfondimenti è possibile consultare il seguente studio: Strategic semiconductor management – from shortage to competitive advantage.