Politiche del lavoro e formazione per l’artigianato al tempo del PNRR
Le politiche del lavoro rappresentano un tema cruciale per la crescita e lo sviluppo economico di un Paese. In Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto l’adozione di provvedimenti specifici per promuovere l’occupazione e ridurre il tasso di disoccupazione, ancora troppo alto.
In particolare, il PNRR prevede investimenti significativi per la formazione e la riqualificazione professionale, con l’obiettivo di migliorare la produttività e l’innovazione delle imprese.
Si punta anche alla promozione di politiche a favore delle start-up e delle imprese innovative, al fine di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore tech e digitale. Questo, insieme all’investimento nelle infrastrutture e nella transizione ecologica, rappresenta una sfida significativa ma necessaria per ridurre il divario con altri paesi europei più avanzati.
Interventi specifici del PNRR in materia di politiche per il lavoro
Le misure del PNRR connesse all’ambito delle politiche per il lavoro sono volte principalmente ad incrementare il tasso di occupazione, anche attraverso il potenziamento della formazione professionale e la previsione di strumenti che facilitino le transizioni occupazionali.
La Componente 1 del Piano – (“Interventi speciali per la coesione territoriale”), che mira a ridurre i divari tra le diverse aree del paese – riguarda principalmente tre aree d’intervento:
- il potenziamento delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale, attraverso l’adozione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (Programma GOL) e del Piano nazionale nuove competenze, nonché il rafforzamento dei Centri per l’impiego;
- la promozione dell’imprenditorialità femminile e l’introduzione della certificazione della parità di genere;
- l’acquisizione di nuove competenze da parte delle nuove generazioni, favorendo l’incontro tra il sistema di istruzione e formazione e il mercato del lavoro mediante il rafforzamento del Sistema duale, dell’apprendistato e del Servizio civile universale.
A Trento un seminario su politiche del lavoro e formazione per l’artigianato
Consci che anche per il mondo dell’artigianato il PNRR rappresenta un’occasione unica di rilancio e che le politiche attive del lavoro e della formazione sono fondamentali per promuovere l’occupazione e la crescita del settore, Agenzia del Lavoro di Trento, TSM-Trentino School of Management, Università degli Studi di Trento e Fondartigianato hanno organizzato, lo scorso 21 Aprile a Trento il seminario Politiche del lavoro e formazione per l’artigianato al tempo del PNRR.
L’evento è stata un’occasione per confrontarsi sugli scenari evolutivi delle politiche del lavoro e della formazione nel settore artigiano nella fase di attuazione del PNRR con la prima messa a terra di Garanzia Occupazione Lavoratori (GOL) e, progressivamente, con la messa a regime dei diversi tasselli del Piano Nuove Competenze.
Da sinistra a Walter Alotti, segretario generale della UIL del Trentino; Stefano Debortoli, vicepresidente dell’Associazione Artigiani; Riccardo Salomone, presidente di Agenzia del Lavoro; Claudio Sala, vicepresidente di Fondartigianato e Stefano Bastianoni, direttore di Fondartigianato.
Attraverso il contributo di relatori universitari e il dialogo tra le Parti Sociali, si sono affrontati temi quali gli attori e i possibili scenari delle politiche per il mercato del lavoro, la formazione continua nel quadro dell’evoluzione dei fabbisogni e della contrattazione collettiva, le politiche attive a sostegno delle imprese artigiane e le criticità legate al ricambio generazionale e alla carenza di professionalità e nuovi ingressi nel mercato del lavoro.
“Il sostegno alle politiche attive e alla formazione per il settore dell’artigianato non può che passare dalla sinergia fra pubblico e privato”. Il presidente di Agenzia del Lavoro, Riccardo Salomone, ha evidenziato come, nella dimensione del PNRR, stiano emergendo nuove opportunità, legate alle sinergie fra pubblico e privato, al ruolo della formazione e degli attori pubblici e agli strumenti relativi alla certificazione delle competenze.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di Fondartigianato, tra gli attori principali di una sinergia che dal 2016 favorisce l’integrazione delle risorse tra fondo e Agenzia del Lavoro di Trento, per l’attuazione di interventi unitari al fine di finanziare e sostenere la formazione continua di una platea di imprese e lavoratori sempre più ampia.
Il Direttore di Fondartigianato Stefano Bastianoni ha sottolineato come il Fondo abbia trovato nel territorio di Trento l’ottimizzazione della propria Mission di formazione.
“Una realtà, questa, tra le più artigiane d’Italia. Qui sono iscritti al Fondo 4.618 aziende per circa 16.000 lavoratori. Di queste, 1.882 hanno un solo dipendente; 783 ne hanno 2; 973 ne contano da 3 a 5. Fondartigianato vuole proporsi come una realtà agile, collaborativa, inclusiva e vicino a questo tipo di imprese, alle quali rispondiamo in maniera diretta o per il tramite di Enti di Formazione di loro fiducia”.
L’occasione è propizia, grazie alle risorse messe a disposizione del PNRR. Occorre dunque valorizzarla con nuove elaborazioni progettuali, “in una prospettiva – come indicato dal Vice Presidente di Fondartigianato Claudio Sala – che valorizzi la nostra autonomia, il territorio, le parti sociali, gli attori pubblici e privati e che favorisca il dialogo fra i settori del mondo del lavoro, dell’istruzione e della formazione.”
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