“PNRR….e le PMI?”: imprenditori, esperti e istituzioni hanno dialogato per tracciare insieme una roadmap verso il futuro
Si è tenuto ieri, presso lo storico Palazzo Isimbardi, attuale sede della Città Metropolitana di Milano che si affaccia su Corso Monforte 35, l’evento dal titolo “PNRR…e le PMI?” organizzato da A.P.I. – l’Associazione delle Piccole e Medie Industrie (sopra, il panel dei relatori). “Un importante momento di dialogo” come ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Paolo Galassi “creato con il duplice obiettivo di portare all’attenzione della politica le istanze concrete delle PMI e focalizzare, energia e attenzione, nella creazione di un piano industriale pluriennale, chiaro e fattivo, che rimetta finalmente al centro della strategia di sviluppo la piccola manifattura italiana, vero motore della ripresa. Un’esigenza resa, ora più che mai, imprescindibile, non solo per valorizzare in modo efficiente le risorse previste dal PNRR, ma anche allo scopo di costruire progetti in grado di moltiplicare la resa degli investimenti sostenuti”.
Ma quali sono gli indirizzi su cui è necessario lavorare? La transizione ecologica rimane una priorità o come (e se) sarà rimodulato il PNRR in relazione alle attuali esigenze? Perché i fondi del PNRR avranno una rilevanza strategica per il futuro delle PMI? Come potranno agganciare questa opportunità? Come arriveranno sul territorio i fondi del PNRR? Quali le criticità per la sua implementazione? Quale Lombardia, quale Italia avremo dopo il PNRR? Cosa ne sarà delle PMI?
Questi, dunque, i principali temi di discussione alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Barbara Weisz, che si è aperta con le parole di Stefano Valvason, Direttore Generale di A.P.I. e i saluti istituzionali della Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Milano Elena Buscemi, del Presidente di Confartigianato Imprese Lombardia Eugenio Massetti e del Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli. Successivamente, sono intervenuti sull’argomento relatori d’eccellenza quali: Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica; Carmine Pacente, Presidente della Commissione consiliare fondi europei e PNRR del Comune di Milano; Gianmarco Senna, Consigliere regionale e Presidente IV Commissione permanente – Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione di Regione Lombardia; Giulia Sormani, Direttrice tecnica @Master in Design the Digital Strategy, POLI.design – Politecnico di Milano e Francesco Vassallo, Consigliere delegato all’Organizzazione e Personale, Sviluppo economico, marketing territoriale, digitalizzazione e semplificazione di Città metropolitana di Milano.
Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia – non potendo partecipare in presenza per impegni -, ha inviato un video, dedicato agli imprenditori associati A.P.I, in cui evidenzia l’importanza delle PMI per lo sviluppo della Lombardia e le azioni della Regione per il loro sostegno.
“Dopo lunghi anni di crisi, il nostro tessuto imprenditoriale ha bisogno di ricevere un segnale forte e positivo da parte delle Istituzioni, con risposte fattive e immediate, finalizzate a ricreare quel clima di fiducia, solidità e stabilità in cui operare, per dare nuova energia e impulso alla loro crescita”. Interviene ancora il Presidente Galassi che aggiunge: “Gli imprenditori ci credono e, ancora una volta, si fanno trovare pronti a raccogliere questa sfida, sostenendo nuove idee, progetti e investimenti”.
Lo dimostrano chiaramente i dati emersi da un sondaggio condotto dall’Ufficio Studi A.P.I. secondo cui il 67% delle PMI associate che hanno risposto all’indagine, valuta positivamente il PNRR. In particolare, il 66% degli intervistati, lo ritiene veramente un’opportunità per le piccole e medie imprese, proprio alla luce delle possibilità offerte in termini di investimenti in sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e industria 4.0: elementi ormai imprescindibili per continuare a operare in un mercato aperto, sempre più competitivo. Il 52%, infatti, dichiara di voler accedere alla richiesta dei fondi al fine di promuovere proprio progetti di digitalizzazione e/o sostenibilità. Tuttavia, il 44% del campione non è strutturato internamente per gestire l’intero processo e si dovrà, dunque, appoggiare a società esterne.
“Il sondaggio condotto mette, ancora una volta, in luce quanto gli imprenditori abbiano le idee chiare su come vorrebbero utilizzare i fondi del PNRR. Chiedono, in sostanza, che si lavori all’eliminazione di quelle pratiche che minano di fatto la loro competitività a livello globale, come l’abbattimento del cuneo fiscale, la riduzione dei costi del lavoro e dell’energia, per tornare finalmente a investire nel fare impresa: con risorse dedicate all’innovazione, alla ricerca e sviluppo, alla creazione di progetti che consentano il rilancio dell’economia reale. Perché, sempre guardando alla survey A.P.I., per il 38% degli imprenditori l’Italia, pur essendo un Paese manifatturiero, è frenata nella crescita proprio dalla prolungata assenza di una politica industriale, oltre che per un eccesso di burocrazia (26%), per una PA inefficiente (20%) e per la Politica (16%).” Incalza il Presidente Galassi, che aggiunge: “È un messaggio positivo quello che gli Imprenditori vogliono dare: lavorando insieme possiamo riuscire a rilanciare l’economia lombarda e più in generale, parlando al Governo, quella dell’Italia. Ciò che saranno le PMI negli anni a venire, dipenderà da come le Istituzioni nazionali e locali, si impegneranno a far sì che le risorse arrivino correttamente e velocemente alle realtà imprenditoriali italiane. Da qui al 2026 sono previste rigorose scadenze trimestrali per l’attuazione del PNRR. Rispettare i tempi sarà cruciale per non perderne l’accesso”. E conclude: “Come Associazione ci interroghiamo, ogni giorno, su come supportare le PMI lombarde associate, per metterle in condizione di resistere, investire e competere, ad armi pari, anche sul mercato globale. I fondi del PNRR non potevano arrivare in un momento migliore. Senza visione sul futuro un Paese non cresce. Senza imprese non c’è sviluppo e benessere sociale, generato dal lavoro. Ecco perché, ancora una volta, A.P.I. è scesa in campo, con l’obiettivo di far sedere gli imprenditori “al tavolo” con le Istituzioni locali e gli esperti del settore, per tracciare insieme la nuova roadmap verso il futuro delle PMI”.