PMI® IHS Markit Flash: si ravviva l’economia dell’eurozona con la domanda in crescita al tasso più rapido degli ultimi 15 anni

 PMI® IHS Markit Flash: si ravviva l’economia dell’eurozona con la domanda in crescita al tasso più rapido degli ultimi 15 anni

Con la riapertura progressiva dei mercati dalle restrizioni pandemiche, l’attività economica dell’eurozona ha registrato a maggio una crescita molto più rapida. Il tasso di espansione ha segnato il valore più alto in più di tre anni con un flusso di ordini in entrata che è aumentato ad un ritmo mai visto in quasi 15 anni. L’ottimismo per i prossimi 12 mesi continua a segnare nuovi record, ma anche gli indicatori dei prezzi aumentano, toccando il massimo storico nel manifatturiero, poiché la domanda continua a superare l’offerta per molti prodotti e servizi.

La lettura dei dati ‘flash’ preliminari di maggio, solitamente generata da circa l’85% delle risposte finali dell’indagine, ha fatto posizionare l’Indice IHS Markit PMI® Composito dell’Eurozona su 56.9 da 53.8 di aprile. Tale valore è stato il più alto da febbraio 2018 ed ha indicato il terzo mese consecutivo di crescita della produzione.

Allo stesso tempo, la crescita dei nuovi ordini ha registrato la più forte impennata da giugno 2006, superando persino l’espansione della produzione con il maggior divario tra i due parametri in 23 anni di storia dell’indagine. L’accumulo di commesse non completate è di conseguenza aumentato ad un livello mai superato da novembre 2002, quando è iniziata la serie. Ciò evidenzia il deficit crescente dell’attuale produzione rispetto alla domanda.

Nel frattempo, le aziende fanno previsioni sempre più positive, indicando il livello di ottimismo migliore per l’anno a venire dal 2012, anno in cui i dati comparabili relativi alle aspettative future sono stati disponibili. Tale fiducia è comunemente legata alla campagna di vaccinazioni, che nei prossimi mesi porterà ad un progressivo allentamento delle restrizioni per il Covid-19.

A maggio, il rafforzamento della domanda e le migliorate aspettative economiche hanno spinto le aziende ad assumere nuovo personale per il quarto mese consecutivo. Tuttavia, il tasso di creazione di posti di lavoro, pur restando il secondo più alto in poco meno di due anni, è leggermente diminuito a causa delle difficoltà di coprire le posizioni vacanti.

Dal punto di vista settoriale, questo rialzo continua ad essere capitanato dal manifatturiero, che ha indicato l’undicesimo mese consecutivo di crescita della produzione e con un tasso di espansione solo in lieve riduzione rispetto al record assoluto di marzo.

Le aziende monitorate hanno anche riportato per il secondo mese consecutivo un leggero calo della crescita dei nuovi ordini, comunque rimasta la terza più alta della storia dell’indagine e forte a tal punto da causare un nuovo aumento record del lavoro inevaso per il terzo mese consecutivo. Le giacenze di prodotti finiti si sono ridotte ad un ritmo mai visto dal 2009 poiché le aziende hanno sempre più fatto fronte alla domanda con le scorte esistenti.

L’incapacità delle aziende di produrre a sufficienza per soddisfare la domanda è in parte dovuta al nuovo record di allungamento dei tempi di consegna, causato dal deterioramento della catena di distribuzione.

In ogni caso, se il manifatturiero ha riportato il tasso di crescita più forte, è il terziario che ha registrato la migliore prestazione generale. Dopo aver segnato ad aprile il primo e marginale aumento in otto mesi, l’attività economica dell’eurozona di maggio ha indicato la migliore prestazione da giugno 2018 grazie all’allentamento delle restrizioni anti Covid-19 che ha facilitato la ripresa della domanda. Per la prima volta da luglio scorso i nuovi ordini sono aumentati e al ritmo più rapido da gennaio 2018. Anche le giacenze di ordini non completati del settore terziario hanno indicato il maggior aumento in più di tre anni, evidenziando la limitata capacità a breve termine di molte aziende.

Con la domanda che continua a superare l’offerta per molti beni e servizi, le pressioni inflazionistiche di maggio sono di nuovo aumentate.

I prezzi medi di acquisto hanno indicato il più forte aumento da marzo 2011, guidati dall’ incremento record storico in 24 anni d’indagine dei costi manifatturieri. Anche i costi del terziario sono aumentati ad un ritmo sostenuto, indicando il maggior rialzo da novembre 2018.

I prezzi medi di vendita di beni e servizi hanno nel frattempo indicato il più rapido rialzo dal 2002, anno in cui i dati comparabili sono stati disponibili per la prima volta, alimentati dall’incremento record assoluto dei prezzi di vendita registrato dal manifatturiero. Al confronto, il settore terziario ha indicato un aumento dei prezzi di vendita solo modesto, segnando tuttavia il maggior incremento in più di due anni.

Osservando l’andamento nazionale, la crescita è accelerata soprattutto in Francia, dove ha toccato il valore più alto da luglio 2020 grazie alla più rapida espansione della produzione manifatturiera (la più veloce da gennaio 2018) e dalla rinascita dell’attività terziaria, che ha indicato il più forte incremento da luglio scorso.

Dopo aver registrato un rallentamento dell’espansione ad aprile, anche la Germania a maggio ha indicato un nuovo aumento della produzione, segnando la seconda più forte prestazione da febbraio 2018. Se il settore terziario ha tratto beneficio dal maggior rialzo dell’attività da luglio scorso, il manifatturiero, a causa della congestione sulla catena di approvvigionamento, ha registrato una decelerazione rispetto ai recenti ritmi record di espansione.

In ogni caso, è nel resto della regione che a maggio si è registrato il maggiore incremento dell’attività economica, riportando al di fuori del territorio francese e tedesco la più rapida crescita da inizio 2018 grazie all’impennata record della produzione manifatturiera ed il più forte incremento dell’attività terziaria da febbraio 2018.

Commento

Commentando i dati PMI Flash, Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit ha dichiarato: “Con la riapertura dell’eurozona a seguito dell’allentamento delle restrizioni anti Covid-19, la domanda per beni e servizi all’interno della regione è cresciuta al tasso più alto in 15 anni. A maggio, le misure di contenimento del virus sono diminuite al livello più basso dallo scorso ottobre, facilitando quindi il miglioramento particolarmente elevato dell’attività del settore dei servizi a sua volta accompagnato dell’ennesima espansione quasi record di quello manifatturiero. La crescita sarebbe stata ancora più forte se non fosse stato per i ritardi record nella catena di distribuzione e per le difficoltà nel riattivare velocemente l’attività delle aziende al fine di soddisfare la domanda, specialmente nel riavvio delle assunzioni. La carenza produttiva relativa alla domanda sta toccando valori record in 23 anni di storia dell’indagine. Questo squilibrio tra offerta e domanda ha aggiunto ulteriori pressioni sui prezzi. La durata di queste pressioni inflazionistiche dipenderà da quanto velocemente l’offerta si allineerà con la domanda. Al momento però il divario sta peggiorando, causando la più forte pressione dei prezzi sui beni mai registrata dall’indagine e l’aumento delle tariffe per i servizi”.

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