Philip Kotler, Oscar Farinetti e Gabriele Carboni a Bologna per parlare di Impact Marketing
Un incontro illuminante si è tenuto ieri, 8 maggio 2024, a Bologna, organizzato da Weevo Srl Società Benefit nell’ambito delle iniziative di Confindustria Emilia Area Centro “Associati per Associati” e del “Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024” di ASVIS.
Il convegno “Verso un Futuro Sostenibile: Umanesimo, Innovazione e Marketing” ha visto la partecipazione di Philip Kotler, padre del marketing moderno, Oscar Farinetti, Imprenditore e fondatore di Eataly, Gabriele Carboni, cofondatore di Weevo, e altre voci autorevoli che hanno condiviso idee sul futuro dell’economia civile e dell’Impact Marketing.
L’evento è stato aperto da Gabriele Carboni, che ha presentato il Manifesto Annuale Per la Sostenibilità di Weevo per l’anno 2023, documento che integra il Rating ESG elaborato sul NeXt Index ESG – Impresa sostenibile®, il primo rating ESG italiano certificato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Carboni ha sottolineato l’importanza dell’integrazione di pratiche sostenibili nelle strategie aziendali, affermando: «Dobbiamo recuperare i fondamenti dell’Economia Civile. Concentriamoci sulle persone e sul loro scopo, puntiamo oltre il profitto, catalizziamo un cambiamento positivo. Abbracciamo l’Impact Marketing per trasformare ogni azione in un passo verso un futuro sostenibile e prospero».
Oscar Farinetti ha introdotto la sessione con una riflessione sulla prefazione del libro “Kotler Umanista”, evidenziando: «Trovo che gli imprenditori italiani, mediamente, si stiano occupando con coscienza dell’economia “civile”. Noto, in particolare da imprese di una certa levatura ed esportatrici, una presa d’atto dell’importanza dell’armonia. Armonia tra impresa e lavoratori, tra produzione e compatibilità ambientale, tra offerta e diritto alla verità da parte dei consumatori, tra profitti e investimenti rivolti anche al bene comune. Questo mi fa ben sperare per il futuro».
Il protagonista dell’evento è stato Philip Kotler, riconosciuto come il padre del marketing moderno, che ha discusso l’importanza dell’umanesimo d’impresa e dell’Impact Marketing nel contesto attuale: «Il marketing, talvolta manipolatorio nella sua ossessione per il profitto, si trova ora a un bivio storico. È imperativo che le imprese abbraccino con vigore l’umanesimo, l’economia civile e i principi della sostenibilità integrale. Le aziende che ignorano questi paradigmi sono destinate al fallimento. Al contrario, quelle che adottano l’impact marketing non solo prospereranno, ma scopriranno anche nuove opportunità di profitto trasformando ciò che una volta scartavano in innovativi prodotti generativi».
Una tavola rotonda di alto profilo è stata moderata da Carboni, con la partecipazione di Alberto Mossone, stretto collaboratore di Philip Kotler, e Chiara Coricelli, Presidente e CEO di Pietro Coricelli SPA.
Mossone ha riflettuto sul ruolo vitale dell’umanesimo nell’economia moderna: «In un momento storico in cui la parola sostenibilità, come una coperta troppo corta, è tirata di qua e di là, facendole assumere significati diversi, il Marketing ci richiama ad una riflessione profonda sul nostro rapporto con i beni e con le relazioni umane e ci chiede di approfondire il nostro pensiero su come il rapporto con la creazione di valore economico, attraverso gli scambi di mercato, si possa coniugare con il rispetto delle comunità e dei loro bisogni».
Chiara Coricelli ha avuto modo di raccontare la propria azienda al pubblico e a Kotler: «Lavoriamo con impegno e passione per costruire una cultura d’impresa dove capacità inclusiva, rilevanza sociale, impatto ambientale e economico devono andare di pari passo. Il nostro percorso di sostenibilità si basa sulla contaminazione tra persone, progetti e azioni. L’impronta sostenibile deve, infatti, abbracciare sia ogni reparto e ambiente aziendale sia il mondo esterno con trasparenza e tracciabilità, solo così possiamo creare valore. Per noi la sostenibilità oggi è anche una leva strategica per l’export per raccontare nel mondo i nostri progetti, come quello di economia circolare dell’olio di avocado, ma anche per trasferire i valori e la visione associata al nostro brand».
Questo evento non solo ha messo in luce le iniziative di Weevo nel promuovere e comunicare pratiche sostenibili, ma ha anche catalizzato un dialogo essenziale su come le imprese possono e devono evolvere per affrontare le sfide del nostro tempo, mantenendo al centro l’etica e la responsabilità sociale.