Perché prendiamo decisioni sbagliate
Incontri un cliente per sottoporgli un meraviglioso progetto di miglioramento organizzativo della sua azienda il lunedì mattina e lui ti ascolta distrattamente? Gli presenti il medesimo progetto il venerdì pomeriggio e ne è entusiasta?
Come può essere?
Ce lo spiegano Daniel Kahneman, psicologo del comportamento, Nobel per l’economia nel 2002, insieme ai coautori Olivier Sibony e Cass R. Sunstein, nel libro “Rumore: Un difetto nel giudizio”.
Cosa si intende per rumore?
Qualcosa che interferisce nei giudizi delle persone, che ne può compromettere l’accuratezza e la coerenza quando prendono decisioni.
Sono 5 i diversi tipi di rumore che ci disturbano nel decidere:
- Variazioni casuali, ad esempio di stato d’animo:
- Un imprenditore che deve prende decisioni su quali progetti finanziare potrebbe fare scelte differenti, anche quando le informazioni disponibili sono le stesse, semplicemente a causa di uno stato d’animo pessimista o di scarsa energia mentale.
- Differenze “di sistema” tra individui:
- Due professionisti potrebbero valutare in modi diversi la fattibilità di un progetto, in relazione di loro diversa formazione, tecnica o economica, oppure a differenti esperienze passate o preferenze personali.
- Influenza del contesto:
- Un capoofficina potrebbe essere più irritabile perché ha fame o perché è stanco, quando decide di rimproverare un collaboratore che ha commesso un errore.
- Difetti nei processi organizzativi:
- In un’azienda, un carente sistema di valutazione delle performance dei dipendenti potrebbe portare a valutazioni soggettive e divergenti da parte di differenti capi e manager, anche quando le prestazioni di due collaboratori sono sostanzialmente simili.
- Stereotipi:
- Un consulente potrebbe consigliare investimenti più rischiosi a imprenditori giovani considerandoli più orientati al rischio, e consigliare investimenti più conservativi a clienti anziani, a causa di uno stereotipo nelle sue convinzioni legato all’età dei suoi clienti.
Le soluzioni?
- Igiene decisionale: significa ad esempio
- protocolli standard per la valutazione dei candidati durante il processo di assunzione, che riducano l’impatto di pregiudizi individuali.
- Utilizzare tecniche di intervista strutturata con domande predefinite per valutare le competenze e l’adattabilità dei potenziali candidati.
- Strutturazione delle decisioni:
- Checklist o linee guida per l’analisi dei progetti di investimento, garantendo che siano considerati tutti i fattori rilevanti prima di prendere una decisione.
- Utilizzare algoritmi per analizzare i dati finanziari e identificare opportunità di investimento con un rischio calcolato.
- Utilizzo di esperti indipendenti:
- Coinvolgere consulenti esterni per valutare le strategie aziendali, garantendo un’opinione indipendente e esperta sulla loro fattibilità e sulle potenziali implicazioni.
- Creare comitati di revisione composti da esterni e interni, per valutare le decisioni importanti e fornire una prospettiva diversificata.
- Training e istruzione:
- Sensibilizzarsi con apposita formazione su stereotipi e bias cognitivi e i loro effetti sulle decisioni aziendali, educando noi stessi, imprenditori e manager a riconoscerli e mitigarli.
- Tecniche di analisi dei dati e di valutazione delle decisioni per migliorare la precisione e la coerenza decisionale.
- Revisione e feedback:
- Organizzare riunioni periodiche di revisione delle decisioni per analizzare i risultati delle scelte precedenti e identificare possibili aree di miglioramento.
- Chiedere ai dipendenti di fornire feedback anonimi sul processo decisionale, identificando così eventuali problemi o discrepanze nel processo.
- Incremento della trasparenza e responsabilità:
- Esplicitare i criteri utilizzati per prendere decisioni importanti, garantendo così la trasparenza e consentendo agli interessati di comprendere il processo decisionale.
- Assegnare responsabilità specifiche a manager per le decisioni prese nel loro ambito, incoraggiandoli ad assumersi la responsabilità delle loro scelte.
La frase su cui riflettere
Quando non sai qual è la via del dovere, scegli la più difficile.
(Indro Montanelli)