PMI Digital Index 2020 Godaddy: cresce la digitalizzazione delle micro-imprese italiane post lockdown
Digitalizzazione post-lockdown: il 20% delle imprese presenti online ha avviato nuovi servizi di delivery e vendita sul web.
Digitalizzazione post-lockdown: il 20% delle imprese presenti online ha avviato nuovi servizi di delivery e vendita sul web.
Completato il lavoro degli esperti incaricati dal Ministero.
Novanta imprese hanno ricevuto l’incentivo anti-Covid previsto dal Decreto Rilancio.
Lo sportello per la compilazione e l’invio delle domande sarà accessibile fino al 30 settembre 2020. Sono 4 i milioni di euro a disposizione.
Nei due mesi di rilevazione l’attività registra un recupero dai minimi toccati in aprile, seppure rispetto a un anno fa la diminuzione risulti ancora particolarmente profonda. Nel secondo trimestre si accentua la caduta dell’attività (-21,6% dopo -8,4% nel primo). La domanda resta debole, in particolare quella estera, sulla quale continua a pesare la diversa tempistica nella diffusione del virus nel resto del mondo (in questa fase risultano più penalizzate le esportazioni italiane in USA e Sud America).
Primo incremento della produzione manifatturiera da luglio 2018. Riduzione più lenta del volume dei nuovi ordini. Previsioni di produzione futura maggiori in quasi 5 anni.
PMI finale del manifatturiero dell’eurozona di giugno a 47.4 (stima flash: 46.9, finale di maggio: 39.4). I PMI si riprendono notevolmente dai record negativi ma rimangono difficili le condizioni operative. Le previsioni positive celano i persistenti tagli occupazionali.
L’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni agli operatori che intendono cedere a terzi alcune tipologie di crediti d’imposta, secondo quanto previsto dal Dl Rilancio a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Un provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini approva il modello che i beneficiari del credito d’imposta per botteghe e negozi (introdotto…
“Siano accessibili, burocrazia è un freno. Su Pos servono più investimenti e meno limiti”.