
Papa (Deloitte): I giovani italiani più stressati e in ansia per la pandemia rispetto ai loro coetanei nel mondo. Fondamentale aumentare l’attenzione delle aziende sulla salute mentale nei luoghi di lavoro
Il network ha analizzato l’impatto della pandemia sulla salute mentale dei Millennial (1983-1994) e della GenZ (1995-2003) sul posto di lavoro. I Millennial italiani sono meno aperti rispetto alla media globale con i loro datori di lavoro sulla loro salute mentale: più di due terzi (68%) non ha potuto parlare apertamente dello stress e dell’ansia causati dalla pandemia. Anche tra la GenZ italiana (44%) è diffusa l’opinione che il proprio datore di lavoro non abbia fatto niente per supportare il proprio benessere mentale durante la pandemia. Il miglioramento delle politiche aziendali con riguardo ai temi di diversità e di inclusione, di sostegno al lavoro femminile e di tutela della salute mentale è tra i principali cambiamenti richiesti.