Pagamenti digitali: come funziona e quanto torna utile il pagamento tramite sdd
La digitalizzazione ha portato all’introduzione di nuove formule per le transazioni finanziarie. Tra queste troviamo il cosiddetto pagamento tramite SDD, acronimo di Sepa Direct Debit.
Si tratta di uno strumento telematico in grado di disporre incassi all’interno dell’area SEPA, composta da 19 Paesi tutti situati nell’UE, in cui la moneta di riferimento è l’euro.
Per l’esattezza, compaiono nell’elenco Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Finlandia, Grecia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Lettonia, Lituania e naturalmente Italia.
In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sul pagamento tramite sdd , il quale ha sostituito un altro servizio: quello di RID nazionale, in vigore fino al 2014. Ulteriori informazioni sulle tipologie e sul funzionamento di questo metodo di pagamento sono presenti nell’articolo di approfondimento sull’addebito sdd.
Cos’è il pagamento sdd e come funziona
Quando si parla di pagamento tramite sdd si fa riferimento a un servizio offerto dai PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) che permette in maniera automatica di realizzare pagamenti di tipo ripetitivo aventi scadenza predeterminata, ad esempio le bollette o le rate di un finanziamento, incluse le fatture commerciali.
I soggetti coinvolti sono quindi due: il beneficiario, il quale inoltra l’ordine di pagamento, e il prestatore di servizi di pagamento, colui che esegue il pagamento attraverso l’addebito dell’importo sul proprio conto corrente.
Dal punto di vista tecnico, con sdd si indica l’addebito diretto europeo. La sigla compare accanto all’importo dei pagamenti domiciliati.
Rappresenta una soluzione che permette di gestire al meglio le spese sostenute tramite le transazioni effettuate, evitando possibili ritardi. Per realizzarla è necessario disporre di un conto di pagamento, di una carta di credito o di una carta conto.
Per proseguire con l’addebito bisognerà fornire l’opportuna autorizzazione alla società che eroga il servizio, attraverso la firma di un mandato di pagamento. Un’operazione che va fatta solo durante la fase iniziale.
Dal punto di vista dei costi, questi possono essere calcolati in due modi: a consumo oppure venire inclusi all’interno di un canone che ne prevede un numero specifico durante l’anno. La scelta dipende principalmente dalla quantità di transazioni che si presume di effettuare.
In quali casi è utile?
I pagamenti digitali con sistema ssd rappresentano una soluzione molto utile per le aziende e interessano quelle transazioni che hanno una forma ripetitiva.
Consentono, infatti, di non dover andare a pagare direttamente ogni volta, prevenendo possibili ritardi rispetto alle scadenze nonché il rischio di trovarsi a saltare pagamenti ricorrenti.
Se non vi fossero i fondi per coprire la transazione quest’ultima può essere respinta. Meglio prestare attenzione ad avere sul conto la somma opportuna: il rischio è la sospensione della fornitura del servizio.
Si tratta di una procedura che a fronte di poche e minime accortezze permette di semplificare non poco la gestione dei pagamenti, evitando possibili dimenticanze. Consente di risparmiare tempo e di far sentire tranquilli, in regola con le scadenze.
Trattandosi di pagamenti di tipo digitale la tracciabilità è garantita al 100% e facilmente monitorabile in qualsiasi momento, non solo da pc ma anche da mobile.
In questo modo i servizi base dell’impresa sono saldati in maniera ottimale, con una gestione finanziaria all’insegna della precisione e della puntualità.