Osservatorio gruppi settoriali ACMI 2021/2023: crescono il fatturato totale e il numero dei dipendenti, diminuiscono i giorni medi per incassare i crediti (Dso) e quelli per pagare i debiti (Dpo)
CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nel fornire informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese, ha presentato oggi durante il 40° Congresso Nazionale di ACMI (Associazione Credit Manager Italiani) i risultati dell’Osservatorio Gruppi Settoriali Acmi, nato per monitorare le performance dei principali KPI economici delle società di capitali con bilancio disponibile negli ultimi tre anni (2021-2023).
L’analisi prende in considerazione oltre 500 mila aziende appartenenti a differenti gruppi settoriali (abbigliamento e calzature, agenzie per il lavoro, beni di largo consumo, beni industriali, servizi finanziari e al credito, beni per l’edilizia e le infrastrutture, elettronica di consumo, healthcare, utilities). Per quanto riguarda i dati relativi alle abitudini di pagamento, lo studio prende in considerazione informazioni provenienti dal network sui pagamenti Cribis iTrade relative a circa 1,9 milioni di imprese italiane.
Per la maggior parte dei gruppi settoriali si osserva una crescita del fatturato totale rispetto al 2022. A partire dai Beni di largo consumo (+9,1%), i Beni industriali, Servizi finanziari e al credito (4,4%), e l’Healthcare (4%). Gli unici che registrano una diminuzione sono invece le Utilities (-32,9%) e l’Elettronica di consumo (-1,3%).
Il fatturato medio mostra tendenzialmente un trend in crescita fra il 2021 e il 2023. I gruppi settoriali che hanno registrato un fatturato medio maggiore nel 2023 sono le Agenzie per il Lavoro (27, 9 milioni di euro), le Utilities (23 milioni di euro) e i Beni di largo consumo (11,3 milioni di euro).
Media fatturato 2021-2023
Il gruppo settoriale che registra la percentuale di crescita maggiore nel numero dei dipendenti dal 2021 al 2023 è quello delle Agenzie per il Lavoro (12,5%), seguito da Abbigliamento e Calzature (10,4%) e dai Beni di Largo Consumo (6,6%). Il settore dei Beni per l’edilizia e le infrastrutture registra invece una diminuzione del numero di dipendenti sia rispetto al 2021 (-2,3%) che al 2022 (-3,5%).
Media numero dipendenti
I gruppi settoriali con una maggiore percentuale di aziende in utile sono i Beni per l’edilizia e le infrastrutture (87,4%), l’Elettronica di consumo (86,1%) e le Agenzie per il Lavoro (81,7%).
Aziende in utile 2021 – 2023
Il settore che registra la media più alta di giorni per incassare i crediti (DSO) nel 2023 è quello dei Beni industriali, servizi finanziari e al credito (121 giorni), mentre quello con la media più bassa è il settore dei Beni di largo consumo (71 giorni).
Media DSO 2021 – 2023
La media più alta di giorni per pagare i debiti (DPO) si registra nelle Utilities (224 giorni), mentre quella più bassa nell’Elettronica di consumo (98 giorni).
Media DPO 2021 – 2023
Il settore che registra il valore medio più alto nel Ritorno sulle vendite (ROS) è quello dei Beni industriali, servizi finanziari e al credito (22,6%) mentre quello con la media più bassa è il settore dei Beni di largo consumo (4%).
Media ROS 2021 – 2023
La media dei crediti verso clienti è aumentata gradualmente dal 2021 al 2023 in tutti i gruppi settoriali, ad eccezione delle Utilities, Beni di largo consumo e Agenzie per il lavoro.
Media crediti verso i clienti 2021 – 2023
Per quanto riguarda invece le abitudini di pagamento per classi di ritardo, nel secondo trimestre del 2024 i gruppi settoriali più virtuosi sono stati i Beni industriali, servizi finanziari e al credito (46,1%), i Beni per l’edilizia e le infrastrutture (45,8%) e l’Elettronica di consumo (44,7%). Al contrario, Beni di Largo Consumo (13,5%) Abbigliamento e calzature (10%) e Utilities (9,7%) sono quelle con una percentuale maggiore di ritardi nei pagamenti oltre i trenta giorni.
Abitudini di pagamento per classi di ritardo