berry Sea, l’Osservatorio realizzato da berry Srl, ha analizzato l’attività dei tribunali fallimentari nazionali nel periodo gennaio-dicembre 2024 con un focus sulle prime venti sezioni per volume di attività, che aprono oltre il 50% delle procedure di tutta Italia (140 tribunali), ovvero: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.
L’analisi copre un ampio spettro di indicatori chiave, tra cui le performance dei tribunali, le variazioni regionali e mensili, oltre alla gestione dei casi pendenti.
Punti salienti dell’osservatorio:
- Le iscrizioni complessive nei tribunali sono aumentate del 15% rispetto al 2023.
- Il tasso di clearance*, indicativo dell’efficienza nella gestione dei casi, ha raggiunto il 46% nella media nazionale, con picchi superiori all’80% in alcune sedi. Bari e Venezia si sono distinte per significativi miglioramenti rispetto all’anno precedente.
- La performance nell’insieme dei Top 20 tribunali italiani evidenzia Torino quale unico tribunale con clearance rate negativo, a causa di un incremento del 47% delle nuove liquidazioni rispetto al 2023, mantenendo costante il numero di procedure chiuse. Venezia, all’opposto, ha il miglior clearance rate (120%) grazie a un forte aumento di procedure concluse; Milano è il tribunale con il maggior numero di nuove procedure (756) e anche quello che ne chiude di più (1094), distanziando nettamente Roma (734 nuove e 827 chiuse). Degni di nota i tribunali di Bergamo e Brescia che hanno subito una forte diminuzione nelle procedure chiuse.
“I dati raccolti dall’osservatorio Berry SEA rappresentano uno strumento prezioso per monitorare l’efficienza del sistema e individuare aree di miglioramento. Questo report conferma l’impegno delle istituzioni nel migliorare la gestione dei casi, a beneficio della comunità e della giustizia”, ha dichiarato Giacomo Fava, Lead Artificial Intelligence Engineer presso berry srl.
Variazioni regionali
- La Calabria ha registrato un incremento del 12% nel numero di casi definiti, con un aumento del 26% nelle iscrizioni.
- L’Abruzzo ha mantenuto costanti i livelli di definizione, mentre la Basilicata ha visto un calo dell’8%.
- La regione Marche si distingue per il clearance rate più alto: vengono chiuse 442 procedure rispetto alle 183 nuove aperte, più del doppio .
- Il Molise è l’unica regione con clearance rate negativo, ma data la bassa volumetria complessiva, il suo impatto sul quadro nazionale è marginale.
Tendenze mensili
- Gennaio: ha registrato un aumento del 5% nei casi definiti rispetto allo stesso mese del 2023, grazie a una ripresa delle attività post-festive che ha portato a una maggiore efficienza nelle definizioni.
- Marzo: ha subito una flessione del 9% nei casi definiti, attribuibile a un rallentamento nelle attività amministrative e a un incremento delle iscrizioni che ha sovraccaricato il sistema.
- Aprile e Maggio: si sono distinti per un andamento stabile, mantenendo volumi di definizioni in linea con la media del primo semestre.
Secondo semestre: ha evidenziato un’oscillazione nei volumi di definizioni, con picchi positivi a luglio (+4% rispetto al 2023) e cali significativi a novembre (-16%). Questi dati riflettono le dinamiche stagionali e le campagne di chiusura pendenti.
Gestione dei casi pendenti
Il numero di procedure pendenti al 31.12.2024 é pari a 50.107 (fallimenti e liquidazioni giudiziali) (54.169 al 31.12.2023) in continua decrescita (-7%), con un clearance rate complessivo del 46%; si chiude circa una procedura e mezza per ogni nuova procedura aperta.
I fallimenti pendenti diminuiscono in maniera più significativa, -24%) al 31.12.2024 pari a 35.784 (47.143 al 31.12.2023) poiché non vengono più aperti nuovi casi, mentre le liquidazioni giudiziali stanno aumentando in maniera decisa 14.323 al 31.12.2024 (7.026 al 31.12.2023, +104%).
Da sottolineare che il numero di nuove procedure è cresciuto del 15%, mentre le procedure definite sono diminuite dell’8% rispetto al 2023. Ciò rallenta la velocità di riduzione dei pendenti.