Occupazione con incentivi +28% nel 2020 nonostante il forte calo delle assunzioni
Nonostante il periodo di emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid19 abbia determinato nel 2020 un calo delle assunzioni e variazioni contrattuali, rispetto al 2019 lo scorso anno si è registrato un aumento del numero di rapporti di lavoro che hanno beneficiato di agevolazioni contributive (+28%) e l’incidenza sul totale dei rapporti interessati è stata del 15%, pari a 1 milione di attivazioni su 6,5 milioni.
La crescita dei rapporti incentivati è dovuta principalmente all’attivazione negli ultimi mesi del 2020 degli incentivi previsti dal DL 14 agosto 2020 n.104, in particolare all’esonero per le assunzioni a tempo indeterminato (art. 6) e all’agevolazione per le aree del Mezzogiorno (Decontribuzione Sud, art.27) che hanno riguardato in totale più di 400mila rapporti di lavoro. Diversamente, l’esonero per le assunzioni a tempo determinato o stagionali nei settori del turismo e stabilimenti termali (art. 7) ha avuto scarse adesioni, probabilmente scontando ritardi rispetto alla stagionalità del lavoro e agli adempimenti previsti dalla norma stessa.
Nel primo trimestre 2021 si registra ancora un aumento dei rapporti agevolati dovuto essenzialmente all’estensione anche al 2021 dell’esonero Decontribuzione Sud, che ha interessato più di 220 mila nuovi rapporti di lavoro. Le agevolazioni dell’Esonero giovani e dell’Incentivo Donne invece, introdotte dalla L. 178/2020 e per le quali è previsto un esonero totale, non sono ancora rilevabili in quanto si è in attesa dell’autorizzazione da parte della Commissione europea, solo a seguito della quale potrà effettuarsi l’emanazione della circolare attuativa Inps che le possa rendere operative.