Nell’epoca dell’economia fluida la gestione dei rischi passa dal capire e supportare le aziende
Secondo il sociologo polacco Zygmunt Bauman la società contemporanea è una società liquida, dove l’unica costante è il cambiamento e l’unica certezza l’incertezza. E l’economia non fa eccezione. Lo spiega ad Adnkronos/Labitalia Girolamo Lafiosca, responsabile Divisione crediti commerciali Assiteca-Howden, primario Gruppo italiano e internazionale nella gestione dei rischi d’impresa e nel brokeraggio assicurativo.
L’esperto sottolinea come i fattori di crisi e di discontinuità degli ultimi tre anni, analizzati da Assiteca-Howden per capirne le relative implicazioni sistemiche e strutturali, abbiano significato una rottura rispetto al periodo precedente: “La pandemia ha di fatto cambiato usi e consumi in tutto il mondo. Con la guerra il prezzo del petrolio da 55 dollari al barile è oscillato fino ad arrivare a 100 dollari al barile. In più c’è stata una crisi inflattiva che ha toccato tutta l’Europa”.
Non solo, sottolinea Lafiosca: “L’Italia ha raggiunto oggi il picco più alto della sua storia del debito pubblico, circa 2.400 miliardi di euro, un dato comunque ricorrente anche per gli altri Stati europei, per non parlare della bolla speculativa del mercato immobiliare”.
La conclusione dell’esperto è che ci troviamo in una fase di decompressione della crescita: “La nostra percezione è che i fatturati iniziano ad avere qualche segnale di rallentamento, le aziende fanno fatica a trovare spazio in mercati anche nuovi”.
Ecco perché, continua, “per chi come Assiteca-Howden deve analizzare il rischio è importante capire come si muovono le imprese per poterle supportare nel loro sviluppo. Per noi ‘ricercatori di rischi’ analizzare gli scenari economici significa osservare l’economia reale, sapere cosa fanno le aziende per fare fatturato, per vendere nel mercato domestico e per vendere all’estero”.