Nel terzo trimestre 2022 è proseguito il trend positivo delle esportazioni dei poli tecnologici laziali
Nel terzo trimestre 2022 è proseguito il trend positivo delle esportazioni dei poli tecnologici laziali, che hanno confermato una crescita a doppia cifra pari a + 17,4% (variazione tendenziale a prezzi correnti). Nel dettaglio, il polo farmaceutico chiude per il quarto trimestre consecutivo con un incremento delle esportazioni a doppia cifra (+17,6%) mentre si registra un’accelerazione sia delle esportazioni del polo aerospaziale (+17,7%) che del polo ICT (+15,6%).
Nei primi nove mesi del 2022 le esportazioni dei poli hi-tech della regione hanno superato gli 11,5 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2021.
Il polo farmaceutico laziale con un +17,6% continua il suo trend positivo in particolare grazie alle vendite nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Buoni i risultati registrati anche nel Regno Unito, Svezia, Spagna, Austria e Giappone mentre si registra un calo delle esportazioni verso il Belgio e la Germania. Nel complesso, nei primi 9 mesi del 2022 le esportazioni del polo farmaceutico regionale hanno toccato quasi 9,5 miliardi di euro, in crescita del 18,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021, confermandosi la primaria realtà italiana del settore in termini di valori esportati.
Cresce, per l’ottavo trimestre consecutivo, l’export del polo ICT romano (+15,6%). A sostenere le vendite sono stati soprattutto gli scambi con Stati Uniti, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Pakistan che hanno confermato il trend positivo della prima parte dell’anno. Registrano invece un calo le esportazioni verso Germania, Kuwait e Regno Unito. Nel complesso, nei primi 9 mesi del 2022 le esportazioni del polo ICT romano hanno toccato quasi 830 milioni di euro, in crescita del 15,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Prosegue il trend positivo anche per il polo dell’aerospazio regionale che chiude il terzo trimestre con un +17,7%. A sostenere l’export sono stati soprattutto gli scambi con Arabia Saudita, Qatar e Giappone.
Il Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo conferma la rilevanza dei poli hi-tech regionali nel panorama manifatturiero italiano. Nel report viene analizzata l’evoluzione delle esportazioni anche dei due distretti manifatturieri tradizionali del Lazio.
Continua il trend positivo anche per i due distretti tradizionali della regione che nel terzo trimestre del 2022 hanno mostrato esportazioni in crescita. Il distretto della Ceramica di Civita Castellana segna per il nono trimestre consecutivo un incremento tendenziale delle vendite sui mercati esteri (+3,9%). Le esportazioni dei primi nove mesi dell’anno, pari a 98 milioni di euro, evidenziano i Paesi Bassi come primo partner commerciale del distretto. Bene anche Francia, svizzera, Austria, Belgio, Germania e Spagna mentre registrano un calo le vendite verso il Regno Unito. Nonostante il contesto difficile segnato da un forte incremento dei costi per le aziende del distretto, l’ottimo posizionamento competitivo delle produzioni viterbesi in termini di qualità e design, continua a sostenere le vendite sui mercati esteri. La crisi energetica continua a stimolare la ricerca di nuove soluzioni di risparmio idrico ed energetico, nuovi impasti che favoriscano l’utilizzo di materie prime locali e/o di recupero da altre filiere dell’edilizia per diversificare le forniture di argille, soprattutto quello provenienti dal Donbass.
Nel terzo trimestre 2002 forte accelerazione delle esportazioni del distretto dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino (+11,7% tendenziale). I primi nove mesi 2022 sono in linea con quelli del 2021. La Germania continua ad essere il primo mercato di sbocco, bene anche Francia e Paesi Bassi mentre registrano un forte calo le vendite verso gli Stati Uniti.
«I dati dell’export mostrano una regione dinamica, capace di reagire alle sfide di un contesto economico e geo-politico difficile commenta Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. Nonostante le incertezze del quadro macroeconomico le esportazioni dei primi 9 mesi 2022 mostrano un tessuto imprenditoriale che ha saputo innovare e che ha saputo valorizzare la filiera di prossimità. La nostra Banca non ha mai smesso di accompagnare il sistema produttivo e proprio alle filiere ha dedicato Sviluppo Filiere, un programma sottoscritto già da 18 filiere laziali che generano un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro e grazie al quale oggi migliaia di piccole e microimprese di fornitura beneficiano del rating creditizio della capofila e godono di condizioni vantaggiose di credito».