Rispetto al trimestre precedente le registrazioni risultano in calo in tutti i settori, da –16,6% per i trasporti a -0,9% per gli esercizi ricettivi e di ristorazione, con l’eccezione dei servizi sanitari, di assistenza, istruzione e intrattenimento che aumentano del 2,4%. Particolarmente negativi i risultati delle costruzioni (-12,9%), del commercio (-11,5%) e dell’industria in senso stretto (-6,2%). Al netto della stagionalità, le nuove registrazioni restano ben sotto i livelli del 2019, tranne che nel settore delle costruzioni e nelle attività finanziarie, immobiliari e professionali. Rispetto al primo trimestre del 2021, il numero complessivo di registrazioni risulta pressoché stazionario (+0,2%), ma con alcuni incrementi settoriali rilevanti: +28,0% negli esercizi ricettivi e di ristorazione e +19,8% nelle costruzioni. Sempre in termini tendenziali, si rileva invece una flessione del 17,0% nel commercio e del 12,1% nei servizi di informazione e comunicazione. Relativamente ai fallimenti, a una crescita congiunturale al netto della stagionalità del 2,4% fa riscontro una forte riduzione su base tendenziale (-22,5%). A livello settoriale si segnalano decisi aumenti congiunturali dei fallimenti nei servizi di alloggio e ristorazione (+22,5%) e nelle costruzioni (+16,6%).Il commento
Nel primo trimestre dell’anno il numero totale di registrazioni si riduce considerevolmente su base congiunturale, mentre risulta quasi stazionario in termini tendenziali.
Il calo congiunturale si rileva in quasi tutti i settori, seppure in misura differenziata.
Il numero di fallimenti, al netto della stagionalità, è risultato in lieve aumento rispetto al trimestre precedente, ma si colloca su livelli ampiamente inferiori a quelli medi del 2019.