Nel 2020 l’industria manifatturiera bresciana ha perso il 10% della produzione, nonostante la ripresa nella seconda parte dell’anno
Negli ultimi tre mesi del 2020 la produzione manifatturiera in provincia di Brescia ha continuato a crescere, sebbene con minore intensità risentendo degli effetti della seconda ondata della pandemia da Covid-19. Le imprese industriali mostrano una variazione congiunturale dello 0,6% che segue al recupero più consistente segnato nel terzo trimestre (+24,8%). Nonostante questi risultati positivi non sono ancora stati raggiunti i livelli pre-Covid: il confronto, infatti, con l’ultimo trimestre del 2019 riporta un calo della produzione dell’1,5%. Nel complesso del 2020 la manifattura bresciana registra quindi una perdita pesante pari al 10,1% in linea con dato regionale ( -9,8% in Lombardia).
LE DINAMICHE SETTORIALI: tra ottobre e dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2019, aumentano la produzione i minerali non metalliferi (+9,6%); la chimica (+4,0%); la gomma-plastica (+4,6%) e l’alimentare (+4,4%). Rimangono in forte contrazione anche questo trimestre i settori del comparto moda e in particolare il tessile (-24,7%) e l’abbigliamento (-27,8%).
Complessivamente il 2020 chiude in negativo con perdite produttive per tutti i settori industriali a differenza dell’alimentare (+0,5%). Il comparto moda conferma le forti contrazioni che vanno da -26,5% (variazione media annua) del tessile al -13,9 per l’abbigliamento. Più resilienti invece la chimica (-1,9%) e la gomma-plastica (-3,8%).
Il fatturato nel complesso del 2020 è diminuito del -8,1%, risultato su cui ha pesato l’importante calo del fatturato interno (-10,0%).
Le aspettative degli imprenditori evidenziano una crescita dei livelli di fiducia. Per produzione (+12,5%), fatturato (+10,2%), domanda estera (+7,5%) e occupazione (+5,7%) i saldi tra previsione di crescita e di diminuzione svoltano in territorio positivo, mentre prevalgono ancora le indicazioni pessimiste, seppur di misura contenuta, sulla domanda interna (-1,5%).
La manifatturiera dell’artigianato bresciano replica le stesse dinamiche dell’industria. Nel 4 trimestre dell’anno la produzione cresce dello 0,8% sebbene con minore velocità. Tale recupero però non è stato sufficiente, il confronto, infatti, con lo stesso trimestre del 2019 riporta una perdita produttiva del 1,7%. Il fatturato mostra flessioni in linea con la produzione (-1,6% rispetto al 4 trim. 2019).
Nel complesso del 2020 l’artigianato segna perdite produttive dell’11,0% e identiche per il fatturato.
Nonostante i risultati complessivamente positivi degli ultimi tre mesi dell’anno, le aspettative degli imprenditori il clima di fiducia degli imprenditori artigiani non tende a migliorare. I saldi tra previsioni di aumento e diminuzione che rimangono negativi per produzione (-18,4%), per domanda interna (-21,8%) e per fatturato (-20,7%). .
Gli effetti del Covid-19 si confermano molto pesanti per le imprese bresciane dei servizi: tra ottobre e dicembre il fatturato è calato del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sul fronte dei settori le attività più colpite restano i servizi alla persona che segnano un calo del fatturato pari a -42,5% e le attività di alloggio e ristorazione che archiviano un calo tendenziale del 21,4%. Recupera il settore dei servizi alle imprese (+1,0%) per effetto dell’aumento del fatturato dei servizi informatici (+16,9% su base annua), ma si conferma importante il calo dei trasporti (-11,9%). Il commercio all’ingrosso chiude l’ultimo trimestre dell’anno con un nuovo recupero del fatturato pari al del 15,6%.
Nel quarto trimestre torna ad aggravarsi la situazione delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Brescia: il calo di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019 è pari al -3,6%. Il 2020 nel suo complesso archivia una perdita del -5,8%. Particolarmente colpito il commercio non alimentare che nel 202° ha perso complessivamente il 14,3% del fatturato.