Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni dei poli tecnologici del Lazio in calo del 4,9% rispetto al corrispondente periodo del 2020
Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni dei poli tecnologici del Lazio si sono posizionate su livelli pari a circa 9,9 miliardi di euro, in calo del 4,9% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Ai segnali di recupero dei poli dell’aerospazio e dell’ICT, che hanno evidenziato una crescita a doppia cifra anche nel terzo trimestre, si contrappone il dato negativo del polo farmaceutico (-11,6%) che sconta una fisiologica decelerazione dopo il boom degli anni precedenti. Nei primi nove mesi le esportazioni del polo farmaceutico si sono attestate su livelli pari a 8 miliardi di euro, in diminuzione dell’11,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Segnali negativi si sono registrati nella maggioranza dei mercati, in particolare Stati Uniti (-59,7%), Regno Unito (-80,9%) e Francia (-54,9%) mentre restano ottimi gli scambi con Belgio e Paesi Bassi. Nei prossimi mesi le prospettive di crescita saranno influenzate anche dallo scenario che si delineerà rispetto alla produzione dei vaccini anti-Covid nella regione. Continua invece il trend positivo per il polo ICT romano che nei primi nove mesi ha registrato una variazione cumulata pari a +31,8%. Le esportazioni di prodotti ICT si sono attestate su valori pari a 697 milioni di euro evidenziando un pieno recupero rispetto ai livelli persi nel 2020. A trainare le vendite nei primi nove mesi dell’anno sono stati principalmente gli scambi con Regno Unito, Germania, Emirati Arabi e Qatar. Segnali negativi si registrano invece negli Stati Uniti, Hong Kong, Kuwait e Pakistan. In recupero il polo dell’aerospazio che evidenzia un incremento delle esportazioni del 45,3% nei primi nove mesi posizionandosi su livelli pari a 1,2 miliardi di euro. A trainare le esportazioni ha contribuito soprattutto la crescita verso l’Egitto.
Il Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo conferma la rilevanza dei poli hi-tech regionali nel panorama manifatturiero italiano. Nel report viene analizzata l’evoluzione delle esportazioni anche dei due distretti manifatturieri tradizionali del Lazio.
Bilancio positivo nei primi nove mesi del 2021 per entrambi i distretti tradizionali del Lazio che si posizionano su livelli di export superiori al pre-pandemia. Per il distretto della Ceramica di Civita Castellana i primi nove mesi del 2021 si chiudono con valori delle esportazioni pari a quasi 85 milioni di euro in crescita del 15% rispetto al medesimo periodo del 2020 e del 6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ottime le performance del terzo trimestre che registra un +6,5% tendenziale. Hanno contributo soprattutto gli scambi con l’Austria e la Svizzera mentre restano ancora sotto i livelli del 2019 gli scambi verso Regno Unito e Stati Uniti. In crescita anche il distretto ortofrutticolo dell’Agro-Pontino che nei primi nove mesi arriva a 160 milioni di euro di esportazioni (+4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020, + 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2019) nonostante una parziale battuta d’arresto del terzo trimestre. La Germania resta il primo mercato di sbocco, assorbendo da sola circa il 50% delle esportazioni del distretto.
“La ripresa dell’export, che per alcuni distretti laziali arriva dopo diversi trimestri di calo, conferma il trend di ripartenza per l’economia regionale. Stiamo attraversando una fase cruciale ove occorre rendere la crescita strutturale e diffusa, in primo luogo attraverso una lungimirante destinazione degli investimenti – spiega Pierluigi Monceri, Direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo -. In questa fase non c’è comparto che non sia coinvolto nel processo di digitalizzazione e transizione green, chi investe in queste direzioni avrà gli strumenti per affermarsi. Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo erogato circa 1,4 miliardi di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese laziali. Siamo impegnati a sostenere le esigenze dei nostri clienti gestendo, ove occorre, la scadenza delle sospensioni e delle moratorie con allungamento dei finanziamenti in essere e, soprattutto, sostenendo quegli investimenti che serviranno a recuperare competitività sul mercato interno e su quello internazionale”.