Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio nella top-5 del crowdfunding “ESG-Centered”
«Nel nostro Paese il mercato dei prestiti alle imprese tramite gli strumenti di finanza alternativa continuerà a crescere soprattutto grazie al contributo degli investimenti “ESG centered”, gli unici in grado di rappresentare un processo equo di partecipazione e di redistribuzione della ricchezza, non basato dunque su dinamiche meramente speculative che, come nel caso dell’immobiliare, continuano ad ampliare le disuguaglianze ed accentrare la capacità finanziaria» spiega Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore di Ener2Crowd e Chief Analyst del GreenVestingForum.
«Con una crescita del 60% all’anno, il crowdfunding ESG-centered rivolto alla decarbonizzazione delle imprese e dell’energia raggiungerà i 100 milioni di euro nel 2028» aggiunge Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore della piattaforma e app numero uno in Italia per gli investimenti sostenibili etici.
Quali sono le regioni più virtuose? «Sul podio si collocano Lombardia con il 36% degli investimenti, Veneto (15%) ed Emilia-Romagna (11%)» mettono in evidenza gli analisti di Ener2Crowd.com. Buone performance anche in Piemonte (9%), Lazio (6%) e Toscana (5%).
Seguono poi Campania (3%), Friuli-Venezia Giulia (2%), Marche (2%), Sicilia (2%), Molise (1%), Abruzzo (1%), Puglia (1%), Valle d’Aosta (0,5%), Sardegna (0,5%), Trentino-Alto Adige (0,5%), Umbria (0,5%), Calabria (0,5%) e Basilicata (0,5%).
«Ottimi segnali vengono dalla Campania e dalla Sicilia, dove si è concentrata l’attenzione di grandi utility che hanno sperimentato modelli di coinvolgimento delle comunità locali nella condivisione dei benefici prodotti dalla presenza di impianti agrivoltaici, ma procapite ad investire di più sono i residenti delle regioni del Nord Italia» sottolineano gli analisti di Ener2Crowd.
La graduatoria procapite vede infatti sul podio Valle d’Aosta con 10.000 euro, Veneto (9.600 euro) e Lombardia (7.400 euro). Seguono poi Liguria (7.000 euro), Molise (6.900 euro), Piemonte (6.700 euro), Emilia-Romagna (6.300 euro), Abruzzo (5.700 euro), Lazio (5.000 euro), Friuli-Venezia Giulia (4.700 euro), Marche (4.600 euro) e Campania (4.400 euro), Puglia (4.000 euro).
Sotto i 4.000 euro troviamo infine Sardegna (3.500 euro), Toscana (3.100 euro), Trentino-Alto Adige (3.100 euro), Sicilia (2.800 euro), Umbria (1.700 euro), Calabria (850 euro) e Basilicata (100 euro).