L’Officina Filosofica per le PMI digitali: il “pensatoio” per manager e dipendenti che scommette sulla formazione permanente e il capitale umano
Portare in azienda il pensiero dei grandi filosofi del passato per riscoprire la potenza generativa delle idee è il più potente antidoto all’attuale crisi delle PMI italiane, messe a rischio dalla logica estrattiva del capitalismo. É questa la convinzione di Paolo Borghetti, Founder & Ceo di Future Age, azienda specializzata nel Change Management e nell’innovazione ad alto impatto, che risponde all’attuale “empasse” delle PMI puntando su una formula di business in grado di combinare profitto, sostenibilità, cultura e vocazione sociale. Ma soprattutto, in grado di riportare il capitale umano al centro dell’impresa come asset strategico, tanto importante quanto il capitale finanziario, il fatturato e persino la capitalizzazione azionaria.
“Per compiere il salto culturale ed evolutivo che porterà le PMI da aziende familiari-artigianali ad aziende digitali-evolute ci vuole una nuova cultura del lavoro, alimentata dai valori della filosofia esecutiva e di un nuovo sistema imprenditoriale che riparta dal capitale umano resistituendo alle persone la loro centralità in azienda”, spiega Borghetti. E prosegue: “L’evoluzione digitale sostenibile deve avvenire nel segno dell’integrazione fra persone, processi e tecnologie. A partire dalla valorizzazione delle soft skills e della filosofia esecutiva”.
PMI: nel Capitale Umano la risposta alla crisi
Diverse concause alimentano l’attuale crisi delle PMI italiane, che rappresentano il 95,7% del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, con una quota di occupati dell’81,4% e un valore aggiunto del 72,4% del valore complessivo. Fra queste spiccano gli “uomini soli al comando”, la scarsa managerializzazione, i disvalori organizzativi e i complessi passaggi inter-generazionali, senza dimenticare il crescente “digital divide” che separa le Pmi italiane dai competitor internazionali.
Quali soluzioni per andare oltre questo scenario? Il motore propulsivo per andare oltre alla crisi sta nella valorizzazione del capitale umano e delle persone, con un approccio disruptive, che abbia il coraggio necessario a scardinare i dogmi del “si é sempre fatto così” e della gestione padronale d’impresa.
Come? Con un format inedito, nato dall’intuizione imprenditoriale dello stesso manager: quello dell’Officina Filosofica.
Con l’Officina Filosofica decollano creatività e Problem Solving
Per riportare in primo piano l’attenzione al pensiero umano, ai valori e all’etica d’impresa, Borghetti ha dato vita all’Officina Filosofica, un format creativo inedito concepito inizialmente per i dipendenti e poi allargato a manager e a imprenditori per avvicinare il mondo industriale alla filosofia. Un “pensatoio” che è diventato, nel tempo, anche laboratorio di idee e progetti e che opera anche per far sì che nella delicata integrazione fra mondo reale e digitale la persona mantenga la sua centralità.
“Per coinvolgere i collaboratori nella creazione della mission aziendale e nelle sfide da affrontare non è necessario regalare monopattini, come fanno alcune multinazionali, ma condividere valori e obiettivi, che diventano il motore della crescita e della continua evoluzione d’impresa”, prosegue Borghetti. “Solo così la filosofia entra davvero in azienda e diventa esecutiva, guidando le persone all’azione con passione e dedizione”.
La meritocrazia e le idee delle persone sempre al centro del business. È questo il nucleo dell’Officina Filosofica, che oggi continua a portare le conoscenze umanistiche e tecnologiche nelle aziende affinché abbiano gli strumenti per migliorare i propri KPI e la qualità di vita di tutti i collaboratori. Parole d’ordine? Creatività, intelligenza emotiva e problem solving.
Dalle lezioni di Yoga integrale alle tecniche di respirazione fino ai bagni di Gong
E non mancano le curiosità: parte integrante dell’Officina Filosofica sono anche seminari speciali e lezioni concepite per favorire la riscoperta del proprio baricentro emotivo e della propria spiritualità.
Qualche esempio? Le lezioni di Yoga integrale, momenti di ispirazione per ritrovare il contatto con il proprio io e l’equilibrio psico-fisico e affrontare al meglio uno scenario lavorativo sempre più mutevole. E ancora: le lezioni per imparare a gestire al meglio la respirazione e i bagni di Gong, uno strumento terapeutico grazie al quale il corpo viene massaggiato dal suono, si rilassa e mette a tacere la mente logica, le convinzioni limitanti e i meccanismi automatici con cui si risponde alle esperienze.
Percorsi di formazione personalizzati: dalla storia all’arte fino alle neuroscienze
E non mancano in Future Age anche le iniziative speciali promosse per far ritrovare ai dipendenti il piacere della formazione attraverso percorsi personalizzati che comprendono: lezioni di storia moderna e contemporanea, storia dell’arte con visita e musei, la riscoperta dei centri storici italiani, percorsi spirituali, corsi formativi interni di neuroscienze, intelligenza emotiva, Programmazione Neurolinguistica (Pnl). E ancora: i dipendenti dell’azienda potranno beneficiare anche di corsi di analisi biostrutturale, corsi motivazionali e corsi tecnici, senza dimenticare i percorsi di educazione nutrizionale.
Dall’Officina Filosofica al Business Mentoring: il braccio operativo del cambiamento
Future Age accompagna le PMI nella transizione digitale sostenibile, traducendo in azioni i valori fondanti dell’Officina Filosofica. Attraverso la digitalizzazione, analizzando i processi organizzativi e identificando le opportunità di cambiamento, il management di Future Age affianca le aziende come un Mentore per portare la cultura aziendale al centro del progetto. E al centro della digitalizzazione virtuosa c’è il capitale umano come fulcro del benessere futuro, della ricchezza dell’azienda e dei suoi stakeholders, collaboratori compresi.
Borghetti, profondo conoscitore della realtà della fabbrica – che ha vissuto in prima persona – e da sempre attento osservatore dei processi organizzativi e delle dinamiche interne del cuore pulsante dell’imprenditoria bresciana, racconta così la sua vision e la mission di Future Age, braccio operativo dell’Officina Filosofica: “Gli imprenditori amano fare business con chi sa davvero fare business. Ecco perché oggi le PMI devono essere guidate con un approccio che va oltre la consulenza standardizzata. In questo scenario ci posizioniamo come Business Mentor, ovvero partner e generatori di reale valore aggiunto per le aziende. E non è un caso che i nostri manager siano stati tutti direttori di linee di produzione e offrano al cliente un profondo know-how dei processi produttivi e organizzativi”.
La “porta” della digitalizzazione verso la “future age”
Attraverso la “porta” della digitalizzazione, obbligatoria per restare in vita, Future Age dimostra che la tecnologia non significa automazione, intelligenza artificiale, standardizzazione di processi e persone. Anzi, la direzione sorprende e conforta. Non verso la sostituibilità dell’essere umano, ma verso la psicologia che esalta le differenze, la cultura che rende partecipi, la sostenibilità sociale il cui obiettivo finale è l’arricchimento – non il profitto – materiale, morale e spirituale di tutti gli stakeholders del Sistema. Una “nuova era”, una “future age” ci aspetta
La case study: in arrivo la prima NewCo “People-Centered”
Il nuovo concetto di capitale umano ispira l’ambizioso progetto di Paolo Borghetti per la realizzazione della prima azienda manifatturiera “People-Centered”, che diventerà l’espressione in 3D della Vision del manager, trasformando in realtà i valori dell’Officina Filosofica. Un’entità produttiva “faro”, unica nel firmamento imprenditoriale italiano e disegnata per ottimizzare il rapporto fra digitalizzazione e qualità del lavoro grazie a processi organizzativi di nuova concezione. Operativa entro il 2025, la nuova azienda svolgerà il duplice ruolo di laboratorio e vetrina per Future Age, offrendo un vero benchmark della reale evoluzione delle PMI “4.0”.
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