L’Istat conferma la crescita dello 0,3% del Pil nel primo trimestre dell’anno

 L’Istat conferma la crescita dello 0,3% del Pil nel primo trimestre dell’anno

Nel primo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del primo trimestre del 2023.

La crescita congiunturale del Pil diffusa il 30 aprile 2024 era stata anch’essa dello 0,3%, mentre quella tendenziale era stata dello 0,6%.

Il primo trimestre del 2024 ha avuto tre giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2023.

La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6%, quella diffusa il 30 aprile 2024 era stata del +0,5%.

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in crescita, con un aumento dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,5% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono diminuite dell’1,7% e le esportazioni sono cresciute dello 0,6%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), +0,1 gli investimenti fissi lordi e contributo nullo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Per contro, la variazione delle scorte ha sottratto 0,7 punti percentuali alla crescita del Pil, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato positivo e pari a 0,7 punti percentuali.

Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con l’agricoltura cresciuta del 3,3% e l’industria e i servizi entrambe dello 0,3%.

Il commento

La stima completa dei conti economici trimestrali nel primo trimestre dell’anno conferma la crescita congiunturale dello 0,3% dell’economia italiana rispetto a quanto registrato in via preliminare. In termini tendenziali la crescita si attesta ora allo 0,7% rispetto allo 0,6% della stima preliminare. La crescita acquisita per il 2024 si attesta al +0,6%.
La crescita del Pil è dovuta ai consumi delle famiglie e delle ISP e agli investimenti, che hanno fornito rispettivamente un contributo positivo di 0,2 e 0,1 punti percentuali, mentre nullo è risultato il contributo della spesa delle AP. Positivo il contributo della domanda estera netta per 0,7 punti percentuali e negativo quello della variazione delle scorte, risultato anch’esso pari a 0,7 punti percentuali.
Lo sviluppo positivo è stato diffuso nei grandi comparti produttivi, con il valore aggiunto cresciuto del 3,3% in agricoltura e pesca e dello 0,3% sia nell’industria sia nei servizi.
Si stima che le ore lavorate siano cresciute dello 0,6%, le posizioni lavorative dello 0,3%, le unità di lavoro dello 0,5% e i redditi pro-capite dell’1,4%.

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