Liquidità per famiglie e imprese: gli strumenti in campo
Finanziamenti sino a 25.000 euro
Crescono a ritmo elevato le domande di finanziamento assistite dal Fondo centrale di Garanzia da parte di piccole e medie imprese colpite dalle conseguenze del lockdown dovuto al Covid-19. Migliaia di richieste, nel complesso, sono arrivate al sistema bancario, soprattutto in remoto, e sono già partite le prime erogazioni. Le richieste per i finanziamenti da 25.000 euro, assistiti da garanzia statale totale, a tassi particolarmente vantaggiosi e dedicati principalmente a professionisti e microimprese, registrano ritmi molto intensi tant’è che a un mese dall’approvazione del decreto l’accelerazione è decisamente netta: si marcia a pieno regime e le domande arrivano da tutti i profili di clientela.
Finanziamenti garantiti al 90% e sino a 5.000.000 di euro
Più interessante però la partita dei prestiti di taglio maggiore assistiti da garanzia del Fondo: fino al 90% per finanziamenti sino a 5/mil di euro con accesso alla garanzia anche alle imprese con un numero di dipendenti sino a 499 indipendentemente dal fatturato e con durata massima di 72 mesi di cui max 36 mesi di preammortamento. Possono infatti rivelarsi occasioni per le aziende strutturate e abituate a dialogare in via continua con le banche e quindi a fare i conti con le richieste di dati per programmare la finanza funzionale all’uscita dalla crisi. Tra le finalità la richiesta di nuova liquidità, il rifinanziamento delle linee di credito e la moratoria. Occorre che l’Azienda espliciti sempre l’attuale situazione dell’attività, i pagamenti sospesi nel periodo ed il fabbisogno finanziario complessivo stimato da emergenza Covid-19. Così se già all’inizio le pratiche sopra i 25.000 euro coprivano un quarto degli importi, ora rappresentano il 40% circa delle domande e il 75% degli affidamenti. Le richieste di chiarimento e consulenza alle Associazioni di categoria ed alle banche sono ancora parecchie ma le difficoltà e le incertezze operative si vanno risolvendo.
Moratorie
Nelle prime settimane, inoltre, dopo il varo del DL ‘cura Italia’ sono state centinaia le moratorie concesse su mutui e prestiti. Un congelamento delle rate, sempre più richiesto dalle famiglie, per avere maggiore liquidità e far fronte alle nuove forme di disagio economico emerse all’interno dei nuclei familiari. Il trend è in costante crescita e riflette sia lo stop delle rate introdotto a metà marzo con il DL 18/2020 sia le moratorie concesse volontariamente dalle banche. Il 40% si riferisce a mutui immobiliari e rappresenta l’1% circa del totale in essere. Sui mutui si accentra il maggior numero di richieste di moratorie. Ma la sospensione è stata chiesta anche per prestiti personali, prestiti legati all’acquisto di un bene, leasing.
Anticipi cassa integrazione
Sono poi migliaia i beneficiari complessivi di cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario. Dei relativi benefici 2/3 sono già stati anticipati dalle Aziende con conguaglio INPS mentre 1/3 sono a pagamento diretto o in corso di pagamento. Rispetto al mese scorso raddoppia inoltre la richiesta presso le banche dell’anticipazione del trattamento di cassa integrazione ordinaria in deroga: infatti sulla scia di quanto stabilito dal decreto i lavoratori sospesi dal lavoro per l’emergenza Covid-19 possono chiedere agli Istituti di Credito l’anticipo su quanto verserà successivamente l’INPS.
Direttore di Filiale (Retail e Corporate) per oltre 20 anni presso diversi Istituti di Credito. Attualmente Responsabile Commerciale di Hub presso Istituto di Credito di grandi dimensioni.